Teologia in Newton
L'opera di Newton riveste grande importanza anche nella teologia, non solo nella scienza, e la sue teologia sarà a fondamento del deismo (Si arrivava all'esistenza di Dio con argomentazioni naturali). Da questo punto di vista Newton concepirà la teologia come un proseguimento tra scienza e natura, questo obiettivo venne raggiunto togliendo alla scienza il compito di definire l'essenza della realtà e attribuendolo interamente alla teologia, affermando che di meccanico nel mondo c'erano solo l'apparenza dei fenomeni, e che proprio l'esistenza di tale meccanicità dimostra che il cosmo, troppo ordinato per essersi prodotto casualmente, è stato creato da una Potenza superiore. In questa maniera l'esistenza di Dio veniva garantita dalla stessa ricerca scientifica. Ma il Dio di Newton era un semplice ordinatore dell'universo, ciò spezzava il dominio esercitato dalla vecchia teologia metafisica e segnava l'inizio della nuova teologia naturale.
Continua a leggere:
- Successivo: Quattro regole del filosofare in Newton
- Precedente: Metodo di analisi e sintesi in Newton
Dettagli appunto:
- Autore: Carlo Cilia
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Storia della filosofia moderna
Altri appunti correlati:
- Storia della filosofia moderna
- Storia della filosofia contemporanea
- Questioni filosofiche medioevali
- La filosofia nel medioevo
- Letteratura e Cultura dell'Italia Contemporanea
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Ateismo e materialismo nelle voci dell'''Encyclopédie''
- La fondazione kantiana della conoscenza attraverso la deduzione delle categorie
- Dall'analisi filosofica della felicità alla prassi educativa
- Il principio del verum-factum in G.B. Vico. Un percorso tra razionalismo ed empirismo.
- J. Brucker interprete della modernità, l'Historia critica tra Rinascimento e Illuminismo
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.