Filosofia naturale in Hobbes
I presupposti fondamentali di essa sono il meccanicismo e il materialismo.
Da un lato tutta la realtà è corpo dall’altro questo corpo è strettamente connesso al movimento, poiché ogni cambiamento che avviene nella realtà si riduce a movimento dei corpi. Hobbes critica il passaggio che Cartesio fa dal pensiero al riconoscimento di una res cogitans indipendente dalla sostanza materiale. Per Hobbes infatti anche il pensiero è frutto di un movimento di alcune parti del copo umano e non può avere autonomia dalla materia estesa. Da questa concezione scaturisce anche quella etica secondo la quale anche ogni singola passione umana è frutto delle sensazioni che riceviamo dal mondo esterno. Qualcosa sarà considerato buono se risulterà in linea con il nostro equilibrio e sviluppo biologico, sarà cattivo se risulterà un impedimento. Si proveranno di conseguenza desiderio o avversione. Bene e male non sono valori assoluti ma dipendono dalle esigenze che ogni individuo sente di soddisfare. Cade così un una radicale relativismo etico e ad esso è certamente legato un radicale determinismo. La scelta volitiva infatti non diventa altro che la sopraffazione di una passione su un altro nei confronti di una precisa cosa.
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Dettagli appunto:
- Autore: Carlo Cilia
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Storia della filosofia moderna
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