Scrima e i centri della tradizione
In un altro passo della lettera S considera la formazione del padre spirituale, e lì si parla di sorgenti che gli antichi padri custodivano nel deserto. S parla qui di una topologia del nascondimento, riferito a luoghi in cui la tradizione ha le sue sorgenti, gelosamente custoditi da sentinelle. Padre Ivan avrebbe esplorato tali cose. Ciò integrerebbe secondo lui l’ortodossia con quella che lui chiama “tradizione orientale”. Secondo lui si ritrova in oriente questa coscienza del centro. Sono cose molto guenoniane. L’idea di centri iniziatici che nel mondo moderno tendono sempre più a ritirarsi e venir assorbiti nel centro supremo, che è nascosto in Oriente…, l’idea del mondo tradizionale, il solo reale, la necessità di abbandonare lo stato di degenerazione in cui posson esser conservate verità tradizionali tipo folclore e sostituirle con un' elite intellettuale conscia delle sue possibilità iniziatiche..
Qui S sostituisce allo scetticismo di G la previsione ottimistica di una palingenesi restauratrice della tradizione. Poi parla di consonanze con l’oriente nella “coscienza del centro”.. Insomma pare che quando S fu libero di parlare e al sicuro in patria esprimesse il suo reale sentire. La contraddizione è però nel fatto che il vecchio Scrima, quando non usa gli schemi guenoniani non allude a cose tipo ciò che Dumitriu confiderà a Valsan. Invece parla molto di benedizione di grazia nel libro del 96, attingendo a un guenon che non l’aveva indicata come veicolo iniziatico. Ciò fa sì che le testimonianze di Dumitiu e Scrima si risolvono in un circolo vizioso: non provano l’esistenza di un esoterismo cristiano se non grazie all’interpretazione in senso guenoniano che si dà di certi riti.
Secondo Valsan comunque, il caso del roveto ardente sembra indicare la disponibilità dell’esicasmo ad accogliere in certe condizioni ambientali consapevoli innesti di carattere iniziatico. Ma S non risolve se tali innesti riguardano la realtà dell'esicasmo o un sua rappresentazione originata da schemi tipo quello guenoniano. Quindi bisogna riconsiderare gli elementi dell'esicasmo, anche perchè tutto l’orientamento tradizionale considerava già esoterico l’esicasmo, senza attendere le conferme di Valsan. Ora tenteremo una comparazione usando soprattutto lo Dhikr Allah, che morfologicamente ha somiglianze con la preghiera…e che i tradizionalisti usano per giustificare la natura esoterica dell'esicasmo.
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Dettagli appunto:
- Autore: Dario Gemini
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Teorie della conoscenza morale
- Titolo del libro: La Fatica del Cuore. Saggio sull'ascesi esicasta
- Autore del libro: Enrico Montanari
- Editore: Jaca Book
- Anno pubblicazione: 2003
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