REDIFINIZIONE DEI CONFINI TRA ECONOMIA E SOCIOLOGIA
Con i lavori di Polanyi e Shumpeter si manifesta un declino della tradizione di analisi di sociologia basata su modelli analitici volti ad interpretare le caratteristiche del capitalismo occidentale. In particolare, nel 2° dopoguerra, l'eredità dei classici assume una maggiore specializzazione tematica, che segue 2 direzioni principali di evoluzione:
-Il tema dello sviluppo economico perde rilevanza nello studio dei paesi più avanzati dell'Occidente. Le tematiche macroeconomiche sono rielaborate dalla nuova economia keynesiana. L'originario interesse della sociologia economica al rapporto tra istituzioni e sviluppo economico continua a vivere nello studio sulle aree e sui paesi arretrati, dove il ruolo delle istituzioni non economiche nel condizionare il processo di sviluppo appare ancora particolarmente rilevante e anzi trova la sua linfa nel processo di decolonizzazione e nell'affermarsi di nuovi stati sulla scena internazionale. Quindi la prospettiva originaria della sociologia economica si ridefinisce in una prima direzione costituita dalla sociologia dello sviluppo.
-Le tematiche più microeconomiche, (organizzazione delle imprese e del lavoro) : assumono un profilo autonomo, anche sotto l'influsso del processo di istituzionalizzazione degli studi sociologici all'interno dell'insegnamento e della ricerca universitari. Si manifesta dunque lo sviluppo di discipline più specialistiche come la sociologia industriale, gli studi sulle organizzazioni e la sociologia del lavoro.
I fattori che più hanno influito sul processo di frammentazione e specializzazione disciplinare sono:
1) trasformazioni economiche e sociali che investono i paesi più sviluppati dopo la guerra: si ha una ridefinizione dei confini tra stato e mercato che porta ad un maggiore impegno dei governi a sostegno dell'occupazione e nello sviluppo dei sistemi di protezione sociale. Questo processo si accompagna ad una fase di intensa crescita economica e di stabilizzazione sociale e politica. Ciò avviene soprattutto nei paesi più sviluppati dove si diffondono le politiche keynesiane e le forme di organizzazione fordista delle imprese.
2) ridefinizione dei confini tra economia e sociologia. da un lato, l'economia recupera capacità di aderenza alla realtà storico-empirica, specie con la rivoluzione keynesiana, e si propone con strumenti rinnovati per guidare la nuova fase di crescita economica; dall'altro, il processo di istituzionalizzazione della sociologia spinge gli studiosi verso aree meno presidiate dagli economisti ed incoraggia la frammentazione e la specializzazione della sociologia economica.
Continua a leggere:
- Successivo: STABILIZZAZIONE ECONOMICA E SOCIALE NEL DOPOGUERRA
- Precedente: CONFRONTO POLANYI/SCHUMPETER
Dettagli appunto:
-
Autore:
Antonio Amato
[Visita la sua tesi: "La condizionalità nelle organizzazioni internazionali economiche"]
- Università: Università degli studi di Napoli "Parthenope"
- Facoltà: Giurisprudenza
- Corso: Scienze dell'Amministrazione
- Titolo del libro: Sociologia Economica
- Autore del libro: Trigilia
- Editore: Il Mulino
- Anno pubblicazione: 1998
Altri appunti correlati:
- Sociologia dei processi culturali
- Sociologia del diritto
- Sociologia generale
- Storia economica contemporanea
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Genere e consumi nella discussione sociologica
- Guala: un'azienda italiana tra sviluppo territoriale e internazionalizzazione
- Dio è morto? Analisi dei processi di secolarizzazione e desecolarizzazione nella società contemporanea
- L'operaio nella letteratura "paternalista" inglese del XIX secolo e la ricezione italiana della morale selfhelpista
- L'idea di Europa nel pensiero filosofico di Massimo Cacciari
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.