Scanderbeg (Giorgio Castriota) e l'indipendenza albanese
Nell’idea nazionale albanese, questo simbolo eroico è incarnato da Giorgio Castriota (1405-1468), detto Scanderbeg, animatore della rivolta che alla metà del XV secolo scoppiò contro il dominio dei turchi.
Nato a Kruja, città dell’Albania centrale, da una famiglia di feudatari che avevano prestato giuramento di fedeltà a Sultano, Scanderbeg venne condotto a 9 anni, insieme ai suoi fratelli, a Konye, allora capitale dell’Impero turco, affinché fosse cresciuto come un “giannizzero”.
I “giannizzeri”, cioè i nuovi soldati, erano bambini cristiani, che, strappati alle loro famiglie in quanto considerati i più belli o i più intelligenti a giudizio di una commissione incaricata della leva, erano avviati ad un lungo tirocinio, studiavano l’arabo e il persiano, praticavano equitazione e scherma, diventavano esperti di diritto islamico, alla cui fede dovevano convertirsi.
Giorgio Castriota, come giannizzero cambiò il proprio nome in Scanderbeg e cominciò una brillante carriera militare all’interno dell’esercito ottomano.
Grazie alle sue capacità fu posto dal Sultano alla guida dell’esercito di occupazione dei Balcani.
Nel 1443, durante la battaglia di Nis, combattuta fra ottomani e ungheresi, Scanderbeg lasciò l’armata ottomana e con uno stratagemma si fece consegnare la cittadella di Kruja, capitale del feudo del padre.
Dette così inizio ad una rivolta che impegnò le truppe ottomane per molti anni.
Il 28 Novembre 1443, Giorgio Castriota proclamava la sua ribellione al Sultano.
Dopo aver abbracciato il cattolicesimo, Scanderbeg divenne uno dei simboli della lotta contro gli ottomani, e per questo fu finanziato generosamente sia dal Papa Pio II, sia dal re di Napoli Alfonso il Magnanimo.
Nel 1444, Scanderbeg convocò a Lezhë, città sotto il dominio di Venezia, una conferenza dei vari signori albanesi, con lo scopo di formare una Lega, chiamata in seguito “Lega Albanese”, per opporsi al Sultano.
La “Lega di Lezhë” fu sostanzialmente un’alleanza carismatica, in quanto molti nobili, allarmati dalla paura di perdere le proprie terre, si ritirarono dalla Lega, che morto Scanderbeg fu destinata ad una rapida dissoluzione.
La morte di Scanderbeg, nel 1468 a Lezhë, segnò l’inizio della fine della ribellione albanese, che cessò definitivamente nel 1501 con la conquista di Durazzo.
Con il 1501 iniziò il periodo d’occupazione ottomano, che si concluderà soltanto il 28 Novembre del 1912, quando Ismail Qemali proclamerà a Valona l’indipendenza dell’Albania.
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Autore:
Stefano Civitelli
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- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Sistemi Giuridici Comparati, a.a. 2006/2007
- Titolo del libro: "La tradizione giuridica occidentale" e "Diritto consuetudinario albanese"
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