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Lesioni da vibrazioni nella medicina legale


Si tratta generalmente di tecnopatie che si instaurano nei lavoratori che fanno uso di strumenti in grado di trasmettere direttamente o indirettamente al corpo umano vibrazioni di varia frequenza.
Le vibrazioni possono essere distinte in:
a. vibrazioni a bassa frequenza (tra 0 e 2 Hz), originate dai mezzi di trasporto, interessano tutto l’organismo e sono responsabili di cinetosi quali il mal d’aria, il mal d’auto e il mal di mare;
b. vibrazioni a media frequenza (fra 2 e 20 Hz), interessano anch’esse tutto l’organismo e sono generate da particolari mezzi di trasporto o di lavoro perlopiù ancorati al suolo (trattori, autocarri, escavatrici); gli effetti dannosi si concentrano al livello dell’apparato osteoarticolare, ma non sono rari una sintomatologia gastro-duodenale, che può condurre fino alla formazione d’ulcere, disturbi neurologici e cardiovascolari;
c. vibrazioni a elevata frequenza (sopra il 20 Hz), sono prodotte da strumenti con movimento rotante, a percussione o misto, che le trasmettono generalmente agli arti superiori, causando lesioni articolari e angioneurosi; talora si osservano anche alterazioni della sensibilità delle dita e può instaurarsi la sindrome del tunnel carpale.

Tratto da MEDICINA LEGALE di Stefano Civitelli
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