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La concezione “personalistica” e la concezione“utilitaristica” dell’essere umano


L’ambito e i limiti della tutela dell’essere umano sono definiti dal tipo di concezione che un ordinamento ha dell’uomo:
1. Concezione utilitaristica (uomo-cosa, uomo-massa, uomo-mezzo), l’uomo è “utilizzato” per raggiungere finalità extrapersonali, quali:
- utilitarismo statuale-collettivistico, il fine ultimo è l’utilità pubblica;
- utilitarismo maggioritario, il fine ultimo è il bene dei più;
- utilitarismo individualistico-egocentrico, il limite unico alla disponibilità dell’uomo è il suo consenso.
L’utilitarismo porta alla disponibilità dell’essere umano.
2. Concezione personalistica (uomo-valore, uomo-persona, uomo-fine), la disponibilità dell’uomo incontra due limiti:
- oggettivi, salvaguardia della vita, integrità della fisica, tutela della salute, centralità della dignità umana e dell’eguaglianza;
- soggettivi, consenso del soggetto.
Il personalismo porta all’indisponibilità dell’essere umano.

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