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Definizione di antinomia in ambito di diritto

Sono contrasti fra  norme, che  si hanno quando le norme qualificano lo stesso comportamento in modi contrastanti. E’ compito dell’interprete risolvere le antinomie, individuando la norma applicabile al caso. Ciò è possibile talvolta con l’interpretazione sistematica.  I criteri di risoluzione delle antinomie sono 4.
1)criterio cronologico: fra 2 norme dello stesso livello gerarchico preverrà quella più recente, e la norma più antica si considererà abrogata;
2)criterio gerarchico: quando le norme sono di diverso livello gerarchico, e quindi prevarrà quella di livello superiore, e la norma di livello gerarchico inferiore è dichiarata incostituzionale.
3)criterio di specialità: si deve preferire la norma speciale a quella generale, anche se questa è successiva.
Tale criterio(non proprio codificato) opera solo sul piano dell’interpretazione, perché la preferenza per la norma speciale non si esprime ne con abrogazione ne con annullamento: infatti le norme in conflitto restano entrambe efficaci e valide, l’interprete opera solo una scelta di quale norma deve essere applicata.
4)criterio di competenza: tale criterio interviene quando le fonti sono ordinate dalla costituzione secondo la competenza riguardante o l’ambito territoriale in cui le norme devono operare, o la materia o lo specifico oggetto regolato. Eventuali antinomie in questa ipotesi vanno risolte dando applicazione alla norma posta dalla fonte competente con conseguente esclusione di qualsiasi altra. Anche in questo caso la norma non competente è invalida e deve essere eliminata dall’ordinamento tramite annullamento.

Tratto da ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO di Antonio Amato
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