La forma del negozio di licenziamento
Oltre ai limiti sostanziali della giusta causa o del giustificato motivo e ai divieti di licenziamento, la legge impone al potere di licenziamento un ulteriore limite, che attiene alla forma del negozio con il quale tale potere viene esercitato.
La l. 604/66 stabilisce, infatti, che il licenziamento sia comunicato al lavoratore in forma scritta.
Per quanto riguarda, invece, i motivi del licenziamento, la norma non ne impone la comunicazione contestuale (per tutelare la privacy e la dignità del lavoratore): ove essa non sia stata effettuata, il lavoratore può richiederli entro 15 giorni dalla comunicazione del recesso e, in questo caso, l’imprenditore deve farli conoscere entro 7 giorni dalla richiesta.
La loro comunicazione indispensabile per determinare in maniera definitiva il thema decidendum dell’eventuale controversia, in quanto l’imprenditore non può addurre motivi diversi o ulteriori rispetto a quelli originariamente dichiarati.
La sanzione prevista contro l’inosservanza degli adempimenti formali previsti è in ogni caso l’inefficacia del licenziamento.
Tale espressione, in sé equivoca, deve essere riportata nell’ambito della nullità: il negozio di licenziamento è privo di effetti.
È comunque evidente che, trattandosi di inefficacia, il datore di lavoro potrà comunque legittimamente rinnovare in forma scritta, naturalmente con efficacia non retroattiva, il licenziamento viziato nella forma.
Continua a leggere:
- Successivo: L’impugnazione del licenziamento e il termine di decadenza: l'onere della prova
- Precedente: Le ipotesi di nullità del licenziamento
Dettagli appunto:
-
Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto del lavoro, a.a. 2007/2008
- Titolo del libro: "Diritto del Lavoro" di E. Ghera, "Solidarietà, mercato e concorrenza nel welfare italiano" di S. Sciarra
Altri appunti correlati:
- Microeconomia
- Diritto Amministrativo
- Microeconomia
- Diritto del rapporto individuale di lavoro privato
- Economia Politica
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Il Salario minimo legale: tra legge e contrattazione collettiva
- Retribuzione proporzionata e sufficiente e ''nuovi lavori''
- Profili giuscommercialistici del decreto 23maggio 2011 n. 79
- Antitrust e tutela dei consumatori: il confronto con le azioni collettive risarcitorie
- Il Costituzionalismo alla prova: il lavoro in Italia e in Unione Europea
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.