L’obbedienza e il potere direttivo del datore di lavoro
Il secondo requisito caratteristico dell’obbligazione di lavoro è quello dell’obbedienza.
Essa si manifesta nell’osservanza delle disposizioni impartite per l’esecuzione e per la disciplina del lavoro, in cui si estrinseca il potere direttivo del datore di lavoro.
I comportamenti o i comandi dell’imprenditore possono essere di due tipi: o attinenti all’organizzazione del lavoro, cioè al modo di rendere utilizzabile la prestazione resa dal lavoratore e quindi ai necessari controlli sull’esecuzione della prestazione del lavoro; oppure attinenti alla disciplina del lavoro, cioè alla regolamentazione della convivenza della comunità formata da coloro che collaborano all’impresa.
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto del lavoro, a.a. 2007/2008
- Titolo del libro: "Diritto del Lavoro" di E. Ghera, "Solidarietà, mercato e concorrenza nel welfare italiano" di S. Sciarra
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