I fattori criminogeni della bande giovanili
Il grave e pericoloso fenomeno delle associazioni criminali (bande, gangs) è stato oggetto di studio maggiormente rispetto alle bande giovanili che rispetto alle bande adulte:
Circa le bande giovanili, le ricerche hanno dimostrato che i giovani delinquenti, nella grande maggioranza dei casi, commettono reati in associazione con coetanei.
Da un punto di vista sociologico, la banda delinquente è stata spesso interpretata quale fenomeno sottoculturale, in quanto costituente l’espressione di una concezione e di un tipo di vita, di norme e di valori, tipici di gruppi sociali appartenenti a classi inferiori.
Per altri, tale delinquenza, più che una espressione diretta della cultura delle classi inferiori, sarebbe il risultato di un conflitto frustrante tra la cultura della classe media e le limitate opportunità degli appartenenti alle classi inferiori, che reagiscono respingendo i valori inaccessibili della classe media attraverso la delinquenza distruttiva delle bande.
Per altri ancora, la delinquenza in bande è stata suggestivamente considerata l’equivalente dei riti di passaggio tra pubertà ed età adulta, propri delle società primitive, ravvisandosi un significato rituale nelle abitudini tipiche delle bande giovanili.
Ricerche descrittive hanno portato a concludere che attualmente le bande delinquenti giovanile sono una sorta di collettività, di dimensioni e coesione variabili, spesso costituite da un nucleo di individui stabili e da giovani fluttuanti, dalla scarsa organizzazione e dalle norme sfumate, con frequente ridistribuzione dei ruoli ed un alto ricambio, e più frequentemente centrato sul furto o sulla violenza.
In verità, la teoria sub-culturalistica per il suo carattere riduttivamente classista non è in grado di spiegare l’ampia fascia di delinquenza giovanile associata che negli ultimi lustri conosce ampiamente il fenomeno di bande delinquenti formate da giovani delle classi medie e superiori.
Così come non ha esteso le proprie implicazioni alla delinquenza adulta.
Oltre che in motivazioni sociologiche, si è affermato che l’associazione in bande trova le proprie cause anche in reazioni psicologiche, dovute, oltre che alle caratteristiche dell’età, anche ad inadeguatezza della famiglia.
L’attrazione della banda diventa più spiccata quando il gruppo rappresenta una compensazione affettiva o una reazione oppositiva all’ambiente familiare, che può poi ampliarsi alle figure di autorità in generale o, addirittura, contro tutta la società.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Criminologia, a.a. 2008-09
- Titolo del libro: Il problema della criminalità
- Autore del libro: Ferrando Mantovani
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