Durata del Parlamento Italiano
Le camere durano in carica 5 anni. La costituzione prevede però dei casi in cui le camere possono esercitare i propri poteri anche oltre il naturale termine, ovvero:
-proroga: si può disporre solo in caso di guerra; si tratta di un semplice spostamento in avanti di un termine;
-prorogatio: fa sopravvivere temporaneamente i poteri delle camere, e tende ad assicurare la continuità di funzionamento dell’organo durante l’intervallo necessario al suo rinnovo. Durante la prorogatio le camere possono compiere solo gli atti di ordinaria amministrazione.
Per la validità delle sedute delle camere è richiesta la maggioranza dei componenti. Le deliberazioni invece sono valide se adottate a maggioranza dei presenti. In merito alle modalità di votazione, la regola è quella del voto palese, costituendo il voto segreto soltanto l’eccezione, allo stesso modo anche le sedute alle camere sono pubbliche.
Secondo i regolamenti della camera e del senato non si può discutere o decidere su materie che non sono iscritte all’ordine del giorno, che è programmato, per un certo numero di sedute dai presidenti di ciascuna camera: il governo può cosi far riferimento a tempi predeterminati per esaminare le iniziative legislative volte all’attuazione del programma.
I membri del parlamento godono di alcune prerogative, atte a garantire il corretto esercizio delle loro funzioni, ovvero:
-insindacabilità: i parlamentari non possono essere perseguiti per le opinioni espresse ed i voti dati nell’esercizio delle loro funzioni;
-immunità penale: secondo il nuovo testo dell’art68cost (modificato dalla l.cost 3/93’) non si può arrestare un parlamentare, ne intercettare o perquisire le sue comunicazioni, senza la preventiva autorizzazione della camera cui appartiene, ma può essere sottoposto ad indagini o arrestato quando:
-una sentenza di condanna è divenuta irrevocabile(tale prerogativa si applica anche dopo la scadenza del mandato parlamentare);
-commette un reato per cui è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza(prerogativa limitata alla durata dell’ufficio).
Anche le camere godono di alcune prerogative, infatti ogni camera è dotata di:
-autonomia normativa: perché ciascuna camera adotta il proprio regolamento a maggioranza assoluta dei suoi componenti;
-autonomia contabile: ogni camera delibera il proprio bilancio ed il proprio consuntivo;
-autodichia: delle giurisdizione esclusiva sui ricorsi relativi ai rapporti di lavoro con i dipendenti.
Quindi verso le camere vige il principio dell’insidacabilità degli interna corporis, per il quale gli atti e procedimenti che si svolgono in ambito parlamentare sono sottratti a qualsiasi controllo esterno.
Le prerogative dei parlamenti si fondano sull’esigenza di garantire l’autonomia e l’indipendenza cost delle camere, evitando cosi i condizionamenti esterni.
Da ricordare anche il principio di interna corporis acta, che consiste nella sottrazione a qualsiasi controllo esterno degli atti e dei procedimenti che si svolgono all’interno delle assemblee parlamentari.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Antonio Amato
[Visita la sua tesi: "La condizionalità nelle organizzazioni internazionali economiche"]
- Università: Istituto Universitario Navale di Napoli
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto Pubblico
- Titolo del libro: Diritto Costituzionale
- Autore del libro: Bin R., Petruzzella G.
- Editore: Cedam
- Anno pubblicazione: 2008
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