Definizione di mozione di sfiducia
La costituzione prevede l’istituto della mozione di sfiducia, l’atto cui il parlamento rompe il legame di fiducia che lo legava al governo. Tale mozione deve essere:
a)firmata, da almeno un decimo dei componenti della camera;
b)motivata, cioè deve contenere l’indicazione delle ragioni per cui non si ritiene + opportuno avallare l’orientamento politico del governo in carica;
c)votata per appello nominale, per favorire una chiara assunzione di responsabilità da parte di determina la caduta dell’esecutivo.
Nella storia repubblicana una sola crisi di governo è stata prodotta dalla votazione di una mozione di sfiducia, in occasione del governo Prodi nel 1998.
Per quanto riguarda i singoli ministri, i regolamenti parlamentari ammettono la mozione di sfiducia individuale al singolo ministro, istituto legittimato dalla corte costituzionale quando, nel 1995, fu votata la sfiducia nei confronti del ministro Mancuso, membro dell’allora governo Dini.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Antonio Amato
[Visita la sua tesi: "La condizionalità nelle organizzazioni internazionali economiche"]
- Università: Istituto Universitario Navale di Napoli
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto Pubblico
- Titolo del libro: Diritto Costituzionale
- Autore del libro: Bin R., Petruzzella G.
- Editore: Cedam
- Anno pubblicazione: 2008
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