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Definizione di costituzione

Il termine costituzione assume diverse accezioni:
1)tratti fondamentali che  caratterizzano un determinata società: in tal senso parla di costituzione anche con riferimento a quei sistemi politici del passato che non avevano un documento solenne (costituzione egiziana). Sono i sociologi ad interessarsi a questa interpretazione descrittiva (il sistema è descritto nella sua organizzazione e nel suo funzionamento).
2)programma politico: in tal senso la costituzione è un documento che fa promesse ed indica le soluzioni atte alla realizzazione dei programmi. Ad essa fanno riferimento gli storici.
3)testo normativo: la principale fonte del diritto che disciplina diritto e doveri, al distribuzione dei poteri e le forme del loro esercizio. E’ questo il significato a cui guardano i giuristi.
E’ da sottolineare che tutti i  sistemi politici hanno una costituzione in senso descrittivo, ma non tutti hanno una costituzione intesa quale testo normativo, che è, invece,  frutto di movimento filosofico e politico, il costituzionalismo, che fece della costituzione scritta un obiettivo irrinunciabile, sinonimo di libertà.
Tanto è vero che questo limite si trova trascritto nell’ultimo art della costituzione (art139) del 1948, dove si vieta di modificare la forma repubblicana. Qualche  monarchico aveva immaginato che si potesse aggirare l’ostacolo compiendo 2 passaggi: a)abrogare l’art 139; b)sostituire le istituzioni repubblicane con quelle monarchiche. Ma la decisione costituente non può essere rinnegata senza compiere una rivoluzione.

Tratto da DIRITTO PUBBLICO - COSTITUZIONALE di Antonio Amato
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