La colpa: componente normativa
Consiste nella violazione di una norma cautelare: la c.d. misura oggettiva della colpa, un reato colposo sussiste quando il soggetto agente viola alcune norme cautelari che l’ordinamento ha previsto ed entro cui il rischio è ritenuto accettabile.
Queste regole cautelari non sempre sono richiamate dalle norme incriminatrici, ed ecco che i reati colposi necessitano di un processo di concretizzazione che viene effettuato dal giudice.
Tale processo può aprirsi anche a fonti extra-legislative mettendo in crisi il principio di legalità.
Le norme cautelari si ricavano in base a tre fattori:
- pericolosità della fattispecie concreta, ad esempio saranno più rigide le misure cautelari della circolazione stradale in caso di nebbia rispetto a condizioni meteorologiche normali;
- riconoscibilità ed evitabilità del pericolo, cioè in base a quanto il pericolo di una certa attività è conosciuto dall’uomo a da quali mezzi per contrastarlo si sono escogitati;
- ponderazione tra l’interesse a contenere la pericolosità dell’attività e i contro-interessi ad avvantaggiarsi della sua utilità sociale.
Ma quali sono le fonti nel nostro ordinamento che sono autorizzate a dare alle regole cautelari la natura di veri e propri obblighi giuridici?
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto penale I, a.a. 2006/2007
- Titolo del libro: Corso di Diritto Penale
- Autore del libro: Francesco Palazzo
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