Delitto tentato
Quando fatti concreti sono conformi ad una fattispecie astratta ma da essa si differenziano per la mancanza di qualche elemento, in base al principio di tipicità sarebbero impunibili.
Ma il loro disvalore è lo stesso del fatto tipico, così che il nostro ordinamento punisce, previa ovviamente espressa previsione legislativa, i reati tentati.
- Il fondamento del delitto tentato si distingue in due profili:
profilo sostanziale, il disvalore del reato tentato è sia soggettivo, in quanto la determinazione criminosa è presente sia all’interno del reo che all’esterno in virtù della sua condotta, sia oggettivo, in quanto il bene tutelato viene messo in una situazione di concreto pericolo.
Le pene sono, ovviamente, minori in quanto non si produce l’evento.
Sussisterà un reato tentato quando l’azione non si compie o l’evento non si realizza ma in ogni caso il bene deve essere messo in pericolo quantomeno da un principio di condotta del reo;
- profilo formale, la configurazione di un reato come tentato fa sorgere una nuova e autonoma fattispecie.
Il nostro codice penale prevede la norma generale sul tentativo all’art. 56 c.p. e quindi ogni fattispecie tentata sarà il risultato della combinazione tra la norma che prevede il reato perfetto e l’art. 56 c.p.
L’art. 56 c.p. definisce la riduzione della pena per il reato tentato in base a quella prevista per il reato perfetto.
Inoltre configura il tentativo solo per i delitti, escludendo così le contravvenzioni, inoltre, siccome nell’art. 56 c.p. non si fa riferimento espresso (come sarebbe richiesto) al delitto colposo, si esclude che il tentativo possa essere usato sui reati colposi ma soltanto su quelli dolosi.
Infine si ritiene che l’art 56 c.p. non sia applicabile alle norme il cui campo applicativo sia espressamente riservato ai fatti perfetti, ma solo se sfavorevoli.
La struttura del tentativo deve essere idonea a combinarsi con qualunque delitto tipico.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto penale I, a.a. 2006/2007
- Titolo del libro: Corso di Diritto Penale
- Autore del libro: Francesco Palazzo
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