Verso una "specialità diffusa" nell'autonomia delle Regioni
La riforma del 2001 pone le premesse per l’avvento di una “specialità diffusa”: ciò lo si deduce sia dal fatto che ogni Regione, a statuto ordinario o speciale, può darsi la propria forma di governo; sia, soprattutto, dal fatto che “ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia”, riguardanti determinate materie, possono essere attribuite ad altre Regioni (diverse da quelle a statuto speciale) “con legge dello Stato approvata dalle Camere a maggioranza assoluta dei componenti”.
Da qui la prospettiva che la “specialità” possa essere attributo di tutte le Regioni, non più solo di alcune, e che si dia vita ad una pluralità di ordinamenti regionali.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto Costituzionale Speciale, a.a. 2008/2009
- Titolo del libro: Le fonti del diritto amministrativo
- Autore del libro: Federico Sorrentino
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