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L’ambito di operatività della sostituzione tributaria


L’ambito di operatività della sostituzione tributaria, conforta l’assunto per cui il fulcro di essa è rappresentato dal particolare rapporto di provvista intercorrente fra sostituto e sostituito, reso possibile dal fatto che il primo detiene somme che sono giuridicamente di spettanza del secondo.
Ciò anche e soprattutto sotto il profilo della giustificazione costituzionale dell’istituto: detto rapporto è in grado di preservare il sostituto dal rischio che l’onere impositivo resti a suo carico, con la conseguente inosservanza del precetto dettato dall’art. 53 cost.; così come potrebbe verificarsi se egli fosse titolare semplicemente di una facoltà di rivalsa, consistente nel diritto di pretendere dal sostituito, senza alcuna garanzia di risultato, il ristoro di quanto tenuto a pagare all’amministrazione.
Per finire, resta da spendere qualche parola sul problema dell’esercitabilità della rivalsa da parte del sostituto che abbia omesso di eseguire la ritenuta all’atto del pagamento delle somme dovute al sostituito.
Il problema deve essere risolto in senso positivo a meno che, per effetto dell’omessa ritenuta, il sostituito abbia già provveduto ad adempiere per suo conto e direttamente la propria obbligazione tributaria.

Tratto da CONCETTI SUL DIRITTO TRIBUTARIO E SULL'IVA di Stefano Civitelli
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