Contributi di natura tributaria: contributo integrativo di utenza stradale
La distinzione sulla quale fare luce è quella fra contributi aventi natura tributaria e contributi che tale natura non hanno.
Con riferimento ai contributi di natura tributaria, occorre inoltre darsi carico di verificare se essi si differenziano o meno, e, in caso affermativo, sotto quale profilo, dalle altre categorie di entrate tributarie costituite dalle imposte e dalle tasse.
È opportuno muovere dalle ipotesi classiche di contributi, per poi passare all’esame di alcune figure di contributi di più recente istituzione:
il contributo integrativo di utenza stradale risultava previsto a carico dei soggetti che, in dipendenza dell’esercizio di un’industria o di un commercio, cagionavano, col transito dei veicoli, un eccezionale logorio nelle strade.
Alla stregua dei correnti criteri di classificazione, in questo caso ci si trovava senz’altro di fronte ad una tassa, stante la presenza di un rapporto di scambio (commutativo) tra l’entrata e il godimento da parte del singolo di un determinato servizio (uso aggravato delle strade comunali); e più precisamente di una prestazione ascrivibile alla seconda categoria di tasse innanzi enucleate.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto Tributario, a.a. 2008/2009
- Titolo del libro: "Manuale di diritto tributario" di P. Russo e "L'imposta sul valore aggiunto" di F. Padovani
- Autore del libro:
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