L’analisi differenziale nel sistema di programmazione e controllo decisionale
IL RUOLO DEI SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DECISIONALE
Un efficace sistema di Programmazione e Controllo deve fornire ai decisori aziendali le informazioni necessarie per operare scelte coerenti con il raggiungimento degli obiettivi aziendali. I sistemi di PC si occupano quindi di rilevare in modo selettivo e articolato, e rielaborare i dati per poter prendere le decisioni.
IL SISTEMA DECISIONALE D’IMPRESA
Una decisione d’impresa implica la scelta tra corsi d’azione alternativi futuri.
Le decisioni d’impresa sono tra loro legate spazialmente e temporalmente in quanto finalizzate a contribuire al raggiungimento dell’obiettivo generale e degli obiettivi particolari d’impresa.
Il criterio decisionale è la funzione di preferenza che orienta la scelta degli operatori d’impresa. Nel nostro caso la funzione di preferenza è quella che minimizza il risultato economico.
LE DECISIONI DI BREVE PERIODO
Si assume che, nel breve periodo, la capacità produttiva e la struttura d’impresa non siano modificabili. Pertanto le decisioni di breve periodo riguardano le modalità di utilizzo di una capacità produttiva data.
Si assumono quindi come fissi nel breve periodo i costi fissi.
Ad esempio per la scelta dell’accettazione di una commessa esterna, l’analisi differenziale permette di capire se è conveniente accettare o meno.
L’ANALISI DIFFERENZIALE
L’analisi differenziale è una tecnica d’indagine che permette di orientare, nel breve periodo, la scelta tra corsi alternativi d’azione.
Prende in considerazione esclusivamente i valori differenziali: costi, ricavi, margine di contribuzione.
Sono grandezze che si modificano passando da un’alternativa all’altra. Si ragiona sulle differenze. Sono valori che si modificano perché o cessano (costi cessanti) o sono costi che cambiano valore passando da un’alternativa all’altra.
VALORE RILEVANTE O DIFFERENZIALE
Valore previsto futuro che varia nelle diverse alternative decisionali.
- I valori storici non sono di per sé rilevanti poiché le decisioni sono orientate al
futuro : se nella decisione compare un costo già sostenuto, non è un valore rilevante per la scelta.
- I valori storici possono solamente costituire una base di riferimento per le decisioni : i valori storici servono per fare delle previsioni
- Un valore non è rilevante se non varia nelle differenti alternative
Quindi i valori differenziali possono essere:
- VALORI EMERGENTI : valore che emerge passando da un’alternativa decisionale ad un’altra
- VALORI CESSANTI : valore che viene meno passando da un’alternativa decisionale ad un’altra
- RICAVI
- COSTI VARIABILI
- COSTI FISSI SPECIFICI
Non sono mai valori differenziali i costi fissi comuni, perché non sono tendenzialmente influenzati nel breve periodo.
Continua a leggere:
- Successivo: Esempio di analisi differenziale
- Precedente: La classificazione dei costi in relazione alle esigenze di controllo direzionale
Dettagli appunto:
-
Autore:
Valentina Minerva
[Visita la sua tesi: "Le strategie di contrasto al fenomeno del riciclaggio: tutela penale e tutela amministrativa"]
- Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
- Facoltà: Economia
- Esame: Programmazione e Controllo
- Docente: Pogna Alberto
Altri appunti correlati:
- Metodologie e determinazioni quantitative d'azienda
- Appunti analisi delle informazioni contabili
- Pianificazione e controllo aziendale
- Macroeconomia
- Fondamenti di economia aziendale
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- L'impatto dei Sistemi di Pianificazione e Controllo nelle PMI
- Il supporto informativo per il controllo di gestione negli enti locali. Il controllo nel comune di Gagliano del Capo
- Il controllo di gestione nelle PMI: il caso GIS S.p.A.
- Il controllo di gestione nelle imprese di assicurazione
- La Metodologia del Business Case - Il Caso Ferrari SpA
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.