La Massimizzazione del profitto
In genere tutte le imprese vogliono massimizzare il proprio profitto.
Il profitto di un'impresa π = R – C.
Se il profitto è negativo, l'impresa subisce una perdita.
E' possibile misurare il profitto in maniera diversa. Lasciando invariato il ricavo (prezzo per quantità) la differenza di valutazione è data dalla misura dei costi. Alcune imprese considerano solo i costi espliciti, atre il costo economico (include sia i costi espliciti che impliciti) corrispondente al costo opportunità.
Il profitto economico è pari alla differenza tra ricavo e costo economico (il profitto contabile è basato solo sul costo esplicito quindi spesso maggiore di quello economico).
Due fasi di massimizzazione del profitto:
Il profitto di un'impresa varia con il livello di prodotto realizzato. La funzione di profitto dell'impresa è:
π (q) = R (q) – C(q)
Per raggiungere l'obiettivo ogni impresa deve risolvere 2 questioni:
- Decisione di quantità di produzione
- Decisione di cessazione dell'attività
Continua a leggere:
- Successivo: Le regole di produzione
- Precedente: Ricavare la curva di domanda di un'impresa concorrenziale
Dettagli appunto:
- Autore: Alessia Chiovaro
- Università: Università degli Studi di Palermo
- Facoltà: Economia
- Titolo del libro: Microeconomia
- Autore del libro: Perloff Jeffrey M.
- Editore: Apogeo
- Anno pubblicazione: 2007
Altri appunti correlati:
- Microeconomia
- Analisi e dimensione economica del turismo
- Microeconomia
- Linguaggi del Cinema
- Marketing. Mercati, prodotti e relazioni
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Overdose da Proibizionismo: un'analisi economica del mercato delle sostanze stupefacenti
- La soddisfazione etica del consumatore: fondamenti logici ed evidenza empirica
- La Soddisfazione del Cliente - Consumer Behavior
- Customer Relationship Management (CRM)
- Le Politiche di Yeld Management nel Settore Turistico
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.