Definizione di linguaggio di programmazione
Un programma viene creato assumendo la forma di una successione di istruzioni, di comandi, con riferimento alle azioni che l’elaboratore dovrà svolgere per lo svolgimento dell’attività.
Questi comandi sono strutturati utilizzando vere e proprie sintassi, utilizzando quindi linguaggi con proprie sintassi, regole diverse.
Queste regole diverse sono i LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE, che si possono classificare.
Prima il criterio di classificazione era cronologico - temporale, quindi i linguaggi si definivano di 1°, 2°, 3° e 4° generazione.
Passando da una generazione all’altra questi linguaggi si avvicinavano sempre di più al linguaggio umano, allontanandosi dal linguaggio macchina.
Oggi i linguaggi si distinguono sulla base della caratteristica della loro sintassi:
- LINGUAGGI IMPERATIVI / PRESCRITTIVI
- LINGUAGGI DESCRITTIVI DI PROGRAMMAZIONE
- LINGUAGGI ORIENTATI ALLE CONOSCENZE
- LINGUAGGI A OGGETTI
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Dettagli appunto:
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Autore:
Valentina Minerva
[Visita la sua tesi: "Le strategie di contrasto al fenomeno del riciclaggio: tutela penale e tutela amministrativa"]
- Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
- Facoltà: Economia
- Esame: Informatica Generale
- Docente: Bissola Rita
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