Skip to content

La domanda di turismo e la teoria della scelta direzionale


il modello studia il percorso di scelta, oltre che la posizione finale di tale processo, grazie alla definizione di preferenze solo locali (in senso spaziale, dove il consumatore turista non dispone dell’intera gamma di alternative possibili e spesso sceglie lungo un sentiero geografico determinato e limitato, l’insieme delle alternative a disposizione, e in senso temporale, dove il campo di scelta del consumatore turista può risultare vincolato dalla storia delle vacanze fatte in passato). Venne proposta da Georgescu Roegen nel 1936, che parte dall’osservazione dei dati di mercato dai quali si può risalire al paniere di beni scelto dal soggetto per ogni data situazione di bilancio, in modo del tutto analogo a quanto indicato dall’approccio delle preferenze rivelate. Può però accadere che la scelta del turista tra due beni turismo possa cambiare a seconda del contesto. Nella teoria di scelta tradizionale, la scelta dell’individuo è analoga a quella dell’uccello che, dopo aver ispezionato dall’alto un vasto appezzamento di terreno, si cala direttamente sul punto preferito; nella teoria della scelta direzionale, la scelta è piuttosto simile a quella di un verme che, da una posizione qualsiasi, segue una direzione e si muove lungo di essa, poiché il consumatore è in grado di esprimere una preferenza solo per punti vicini a quello in cui si trova. Si considerino due solo beni e il vincolo di bilancio AB: il consumatore è un soggetto razionale che, dati i prezzi dei beni e il reddito, parte da un punto nell’insieme di bilancio delimitato dalla retta AB e si muove nella migliore direzione alla ricerca di un punto di saturazione che si troverà sulla retta di bilancio AB. L’aspetto rilevante è rappresentato dalla limitazione posta sull’insieme di scelta, che risulta costituito dalle alternative entro una data area geografica preferita, o entro una data storia di vacanze effettuate in precedenza dal soggetto. I tre assiomi su cui si basa la teoria sono:
1) a ogni punto regolare (non di saturazione) corrisponde un elemento lineare tale che qualsiasi direzione in uno di due semipiani chiusi da esso delimitati è di non preferenza e tutte le altre sono direzioni di non preferenza;
2) tutte le direzioni che si allontanano da un punto di saturazione sono direzioni di non preferenza;
3) se MB è una direzione limite per M, indicato con K un punto della semiretta MB, si ha che MB è una direzione di non preferenza per K. Questa impostazione consente di pervenire a funzioni di domanda di beni perfettamente definite senza dover ricorrere all’apparato formale della massimizzazione delle funzioni di utilità, e di incorporare alcuni fenomeni estranei alla teoria tradizionale, permettendo di distinguere due grandi tipologie di turisti: il turista innovativo, poco influenzati dalle abitudini e dal contesto e orientati più a conoscere il mercato dell’offerta (canoni neoclassici), e il turista abitudinario, influenzati dall’abitudine geografica e dall’abitudine di consumo (canone della teoria di scelta direzionale).

Tratto da I CONCETTI CHIAVE DELL'ECONOMIA DEL TURISMO di Elisabetta Pintus
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.