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Struttura finanziaria


Attraverso lo Stato Patrimoniale riclassificato secondo i due criteri illustrati, sia possibile valutare le decisioni connesse alla gestione del capitale.
L’osservazione statica dello S.P permette di trarre utili indicazioni sul rispetto degli equilibri finanziari di carattere strutturale, attraverso la costruzione di rapporti, tra cui:
Indice dall’Indebitamento finanziario (dallo S.P riclassificato secondo i 2 criteri):
Debiti finanziari/Capitale proprio
(rapporto tra le fonti di finanziamento strutturali: segnala quanti euro di debiti finanziari esistono per ogni euro di capitale di rischio apportato in azienda
Struttura finanziaria ottimale: rapporto di indebitamento considerato preferibile a ogni altro, in rapporto ai riflessi sulla redditività e sul valore dell’impresa. 
Valore segnaletico dell’indice:
È una misura di garanzia nei confronti di finanziatori terzi  solvibilità, cioè attitudine a remunerare e rimborsare i prestiti ottenuti (maggiore è l’indice più critica è la solvibilità facendo crescere i rischi di fallimento):
È una componente del rischio di impresa in quanto espressione del rischio finanziario  influisce sulla variabilità  del reddito netto (amplificando le oscillazioni derivanti dal rischio operativo del business o dell’azienda)
È un fattore influente sulla redditività del capitale di rischio e sul valore economico dell’azienda (a parità di condizioni operative) attraverso il meccanismo della leva finanziaria. 

Indici di Posizione di liquidità. (dallo S.P riclassificato secondo il criterio finanziario).
Struttura strutturale di liquidità: attitudine a fronteggiare economicamente e tempestivamente i propri impegni finanziari a breve termine. Ciò avviene ponendo in relazione fonti e impieghi di capitale omogenei sotto il profilo del grado della liquidità.
Indice di disponibilità = Capitale circolante lordo / debiti a breve
Indice di liquidità = (Capitale circolante lordo – Scorte) / Debiti a breve
Per segnalare una situazione di liquidità equilibrata i 2 rapporti devono assumere un valore superiore a 1.
Nb: considerando che l’indice di disponibilità contiene a numeratore porzioni di investimentio durevoli (scorte) dovrebbe assumere un valore intorno al 2.

Tratto da FINANZA D'IMPRESA di Alessia Chiovaro
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