Performance di lungo periodo
Numerosi studi evidenziano rendimenti inferiori nei 5 anni successivi all’aumento di capitale; non si rileva in media under performance nei primi 6 mesi, probabilmente per un effetto “momentum”. Alcuni giustificano tale andamento con una riduzione del rischio sistematico degli emittenti determinata dalla riduzione del leverage; altri ritengono che si determini un eccesso di ottimismo da parte di manager e investitori in corrispondenza dell’offerta. Una spiegazione più maliziosa è rappresentata dall’eventualità che le società manipolino i propri risultati con interventi di window dressing prima di effettuare un’offerta (IPO o SEO).
I risultati di alcune ricerche evidenziano che temporanee sopravvalutazioni dei titoli sono la motivazione principale della decisione di emettere nuove azioni. Baker e Wurgler per esempio hanno rilevato che la struttura del capitale delle società quotate tende ad essere il risultato del continuo ricorso tempestivo al mercato primario del capitale azionario per sfruttare le temporanee sopravvalutazioni del prezzo dei titoli azionari susseguitesi nel corso del tempo.
Modalità di emissione delle obbligazioni e dei prestiti sindacati.
Una società può emettere obbligazioni per una somma complessivamente non eccedente il doppio del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio approvato.
Tale limite può essere superato se:
Le obbligazioni eccedenti sono destinate alla sottoscrizione da parte di investitori professionali soggetti a vigilanca prudenziale
Le obbligazioni sono garantite da ipoteche di 1° grado su immobili della società emittente, sino a 2/3 del valore degli immobili
L’emissione è effettuata da società le cui azioni sono quotate in mercati regolamentati, limitatamente alle obbligazioni quotate
Ricorrono particolari ragioni che interessano l’economia nazionale, previo autorizzazione dell’autorità governativa.
Gli investitori hanno bisogno di avere un benchmark per misurare il rischio di insolvenza di emittenti; le aziende che non dispongono del rating attribuito da una delle più importanti agenzie di rating incontrano difficoltà crescenti nella raccolta di debito sui mercati finanziari.
Il mercato delle obbligazioni di emittenti corporate può essere separato in 2 segmenti principali (in funzione della diversa probabilità di insolvenza o di default che le caratterizza:
Investment grade: all’interno del quale sono inclusi tutti gli emittenti con un rating almeno pari a BBB-
Non-investment grade (o speculative grade), composto da emittenti con rating inferiore a BBB-. Tali emittenti devono corrispondere un tasso di interesse più elevato in ragione di un profilo di rischio aziendale maggiore. I bond appartenenti a questo segmento vengono perciò denominati high yield o titoli ad alto rendimento.
I due segmenti di mercato sono separati non solo per gli emittenti ma anche per gli investitori e le banche di investimento che curano l’emissione. Il segmento investment grade è cmq di gran lunga dominante.
Continua a leggere:
- Successivo: Obbligazioni investment grade.
- Precedente: Reazione del mercato agli annunci di aumento di capitale
Dettagli appunto:
- Autore: Alessia Chiovaro
- Università: Università degli Studi di Palermo
- Facoltà: Economia
- Esame: Finanza aziendale
Altri appunti correlati:
- Finanza d'impresa
- Analisi di Bilancio
- Diritto delle Procedure Concorsuali
- Ragioneria
- Istituzioni di diritto privato
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Il Mercato Obbligazionario e le determinanti dei Credit Ratings
- Le decisioni di investimento nell'ottica della finanza comportamentale
- Analisi e pianificazione finanziaria di una fondazione
- L'esorbitante privilegio del dollaro e il suo ruolo nell'egemonia statunitense
- Rendimento Etico e responsabile. Una difficile pratica economica e sociale
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.