Il vincolo di bilancio dinamico
bt = (gt - τt) + (1 + r/1 + n) * bt-1
b è il rapporto debito/PIL
g è la spesa primaria
τ è la leva fiscale
r è il tasso si interesse nominale
n è il tasso di crescita del PIL
- variazione del rapporto debito/PIL delle Amministrazioni Pubbliche → bt – bt-1
- rapporto indebitamento netto primario/PIL → (gt - τt) DISAVANZO PRIMARIO
- impatto del divario tra onere medio del debito e tasso di crescita del PIL → (1 + r/1 + n) * bt-1
La variazione del rapporto si è verificata perché, pur avendo un avanzo primario, il rapporto debito/PIL è cresciuto perché, in quegli anni, (1 + r/1 + n) * bt-1 era molto elevato. La variazione del rapporto debito/PIL è spiegata da due fattori : il disavanzo primario e (1 + r/1 + n) * bt-1. Dal 1995 al 1999, il rapporto debito/PIL è diminuito perché gli avanzi primari sono stati molto grossi. Si è presentata una piccola riduzione di (1 + r/1 + n) * bt-1 anche se , comunque, è rimasta elevata.
Dal 2000, gli avanzi primari hanno teso a diminuire, sino quasi ad annullarsi nel 2006.
Nel 2005, invece, è accaduto che, nonostante ci sia stato un piccolo avanzo, il rapporto debito/PIL è teso ad aumentare perché (1 + r/1 + n) * bt-1 era molto grosso.
La PRESSIONE FISCALE è il rapporto tra le entrate tributarie ed il PIL al netto delle imposte in conto capitale.
Il SALDO PRIMARIO è la differenza tra le entrate e le spese pubbliche, senza considerare gli interessi da pagare sul debito.
L’ ALIQUOTA MEDIA è pari al rapporto tra l’ammontare dell’imposta e l’ammontare della base imponibile.
L’ ALIQUOTA MARGINALE misura la variazione del debito d’imposta alla variazione unitaria o infinitesimale del reddito.
Le variabili che comportano un aumento del rapporto debito/PIL sono il disavanzo primario, cioè la differenza tra spese ed entrate al netto degli interessi, e gli interessi. Le variabili che comportano una diminuzione del rapporto debito/PIL sono l’avanzo primario (τt > gt).In presenza di un avanzo primario non sempre ci sarà una diminuzione del rapporto debito/PIL perché, appunto, potrei avere un avanzo primario, ma potrei anche avere un tasso d’interesse più alto del tasso dell’economia.
Un sistema di tassazione soddisfa la CEN se i fattori fiscali non influiscono sulle scelte di localizzazione degli investimenti di un investitore domestico. Un sistema di tassazione soddisfa la CIN se, all’interno di un paese, i fattori fiscali non influiscono o penalizzano gli investimenti provenienti da paesi diversi. Dal punto di vista economico, la CEN è desiderabile perché realizza un’allocazione efficiente del capitale tra paesi. La CEN è possibile realizzarla attraverso il principio della residenza, cioè tutti i redditi afferiscono immediatamente e integralmente al loro titolare e sono oggetto di tassazione nel paese di residenza del percettore. La CIN è possibile realizzarla attraverso il principio della fonte, cioè i redditi sono tassati nel paese di produzione del reddito, prescindendo dal luogo di residenza e dalla posizione reddituale complessiva del percettore. Non è possibile realizzare congiuntamente CEN e CIN perche il principio della fonte non realizza la CEN e il principio della residenza non realizza la CIN.
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Autore:
Mariarita Antonella Romeo
[Visita la sua tesi: "La selezione del personale in Iveco Saicar Industriali S.p.A."]
- Università: Università degli Studi di Lecce
- Facoltà: Economia
- Esame: Scienza delle finanze e della regolamentazione dei mercati
- Titolo del libro: Elementi di scienza delle finanze
- Autore del libro: Roberto Artoni
- Editore: Il Mulino
- Anno pubblicazione: 2005
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