Dinamica di evoluzione
Dinamica di evoluzione
Anomalia (di tipo strutturale), che deve affrontare il management delle Imprese di Servizi Pubblici nell’applicazione dei principi del management strategico consiste proprio nella diversa dinamica di evoluzione dei condizionatori strutturali della strategia. Laddove, normalmente, nelle altre tipologie di imprese, i condizionatori strutturali appaiono essere “costanti e non subiscono cambiamenti significativi ad ogni ciclo di pianificazione”, nelle Imprese di Servizi Pubblici le tensioni e i condizionamenti del potere politico e degli enti regolatori rendono estremamente più fluidi e mutevoli nel tempo gli elementi su cui si basa la visione di impresa e la cultura gestionale. Quindi l’anomalia è’ costituita dal fatto che queste imprese non possono lavorare in senso razionale, funzionale agli obiettivi perché sono condizionate:
- dall’aspetto politico
- dalla presenza di una regolamentazione con cui fare i conti.
La strategia nei servizi pubblici deve essere capace di coniugare la dimensione economica con la “centralità dei bisogni pubblici, delle aspettative dei cittadini. La caratteristica di fondo dunque che deve contraddistinguere i sistemi di pianificazione strategica delle Imprese di Servizi Pubblici consiste nell’adottare un approccio “negoziale” piuttosto che “autoreferenziale” nella formulazione degli obiettivi strategici. Negoziazione che il management deve avviare con il potere politico facendo leva non solo sulle proprie conoscenze tecniche ma anche sulle proprie capacità di comunicazione.
Il primo, determinante punto di verifica della capacità del management nello svolgimento di un efficace ruolo di interfaccia tra esigenze di tipo “aziendalistico” e esigenze di tipo “sociale”, sicuramente si ha nel momento della definizione del contratto di servizio con la P.A. Tale contratto racchiude in se i tratti fondamentali della visione d’impresa.
Nella definizione del contratto di servizio però, il rischio che si crei uno squilibrio strutturale tra le parti contraenti a favore dell’ente pubblico è più che concreto. Il rischio è acuito dalla difficoltà di stabilire a priori e nello specifico i contenuti di un rapporto estremamente articolato e complesso e suscettibile di assumere connotati sostanzialmente diversi col passare del tempo, sia a causa dell’evoluzione del quadro normativo, che dell’evoluzione del contesto territoriale. Ciò porta a una indeterminabilità oggettiva del contratto di servizio, il che offre ampi margini di manovra alla parte contraente più forte (ente locale). Inoltre l’Ente Locale nomina gli amministratori e ne definisce il compenso, approva i bilanci (e verosimilmente utilizzerà questo potere per dilatare gli oneri a carico dell’Impresa di Servizi pubblici a beneficio delle proprie esigenze di bilancio e del mantenimento del consenso politico. La capacità del management di negoziare gli obiettivi strategici in questa fase, contenendo le spinte all’attribuzione di oneri e vincoli impropri, si basa sulla capacità di identificare gli interessi dei vari stakeholders, trovando un minimo comune denominatore che riesca a coniugare le diverse aspettative.
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