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La rettifica in diminuzione


Le dichiarazioni possono essere integrate dai contribuenti per correggere errori od omissioni che abbiano determinato l’indicazione di un maggior reddito o di un maggior debito d’imposta o un minor credito. La dichiarazione correttiva va presentata entro il termine prescritto per la presentazione della dichiarazione relativa al periodo d’imposta successivo.
Su questo argomento vi erano due orientamenti:
- Un primo affermava che il contribuente può rettificare in diminuzione la dichiarazione ma solo nel termine entro cui deve essere assolto l’obbligo di presentare la dichiarazione. Decorso tale termine, il dichiarante non ha nessuna possibilità di porre rimedio agli errori commessi. Secondo questo, l’immodificabilità della dichiarazione era giustificata dal fatto che, se si riconoscesse al contribuente la possibilità di modificare la dichiarazione oltre i termini, verrebbero meno le norme che prevedono limiti temporali rigorosi per l’adempimento dell’obbligo di dichiarazione;
- Un orientamento di tipo liberale affermava che il contribuente può rimediare anche dopo la scadenza dei termini presentando istanza di rimborso.
La questione è stata sottoposta alle sezioni unite della Cassazione che si sono pronunciate a favore di quest’ultimo orientamento.

Tratto da DIRITTO TRIBUTARIO di Alessandro Remigio
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