La responsabilità amministrativa e contabile
I dipendenti della PA possono incorrere, qualora arrechino un danno patrimoniale alla propria amministrazione o ad un alto ente pubblico, nella responsabilità amministrativa e contabile.
Con l'espressione responsabilità contabile si intende la responsabilità di quei soggetti che avendo avuto a vario titolo in consegna denaro, beni o altri valori pubblici, o comunque avendone avuto la disponibilità materiale, non adempiano all’obbligo di restituzione che a loro incombe.
Per responsabilità amministrativa si intende la responsabilità per i danni causati all’ente nell’ambito o in occasione del rapporto d’ufficio: affinché un soggetto possa essere chiamato a rispondere in sede di responsabilità amministrativa occorre che lo stesso, con una condotta dolosa o gravemente colposa collegata o inerente al rapporto esistente con l’amministrazione, abbia causato un danno pubblico risarcibile che si ponga come conseguenza diretta e immediata di detta condotta.
La responsabilità amministrativa è caratterizzata dai seguenti elementi: dolo o colpa grave (elemento psicologico), danno alla PA (concreto, non necessariamente patrimoniale: danno ambientale, morale, all’immagine, ecc.), nesso causale tra la condotta illecita e l’evento del danno. La principale differenza tra i due tipi di responsabilità sta nel fatto che per la responsabilità amministrativa è la Procura della Corte dei Conti a dover dimostrare la colpevolezza del presunto autore del danno all'erario, mentre per la responsabilità contabile si assiste in questo caso all'inversione dell'onere della prova.
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