CUP: metodo del confronto del prezzo
Un prezzo viene considerato valido quando è uguale al prezzo applicato da un’impresa indipendente.
Con il termine indipendente si intende un’impresa appartenente a terzi.
Se è una controllata, anche se indipendente nella gestione, non si può applicare tale metodo.
Questo è il metodo principale. Spesso però non si trova un prodotto comparabile ➔ la transazione presa a confronto deve essere uguale. Anche se il prodotto è uguale, è difficile che la transazione sia uguale.
Non basta che il prodotto sia uguale, le transazioni a confronto possono avere frequenza diversa ad esempio.
Se un’impresa acquirente opera in un mercato difficile, ciò giustifica il fatto che ci siano dei prezzi più bassi per poter penetrare sul quel mercato (vengono concessi sconti).
Ci possono essere anche modalità di trasporto diverse, tempi diversi ecc.
Quindi è difficile che tutte le transazioni siano uguali, dunque si utilizza il cosiddetto aggiustamento per far si che il prezzo sia comprabile. Questi aggiustamenti sono soggettivi → certa discrezionalità.
Si cerca di adeguare il prezzo del concorrente aumentandolo o diminuendolo in modo da renderlo comparabile con le condizioni delle transazioni in oggetto.
Questo metodo non conduce ad un unico risultato corretto, ma conduce ad un intervallo di valori considerati corretti.
Può accadere che viene usato lo stesso prezzo sia che l’azienda sia del gruppo o esterna; supponiamo che siano entrambe estere. Se la società del gruppo è sempre in perdita, lo Stato estero può dire che il prezzo è troppo alto e quindi abbassarlo. Nei casi in cui la società in perdita sia una start-up oppure si applica una politica aggressiva di penetrazione sono concesse le perdite, altrimenti quel prezzo di trasferimento non è comparabile o comunque è un campanello d’allarme.
Il terzo soggetto deve essere indipendente, ma può essere un soggetto con cui opero (confronto interno). Il confronto esterno si ha quando il soggetto esterno acquista da un altro fornitore; quest’ultimo metodo è più complesso perché spesso la transazione è difficilmente comparabile.
→ Occorre analizzare la catena del valore per la corretta determinazione del prezzo e dei margini.
Se io vado ad utilizzare un confronto di prezzo per prezzi marginali allora andrò ad utilizzare come confronto il costo marginale. L’importante è che le operazioni siano comparabili.
Continua a leggere:
- Successivo: RPM (RESALE PRICE METHOD): metodo del prezzo di rivendita
- Precedente: Modelli per la determinazione del prezzo di trasferimento
Dettagli appunto:
- Autore: Mattia Fontana
- Università: Università degli Studi del Piemonte Orientale A.Avogadro
- Facoltà: Economia
- Corso: Amministrazione Controllo e Professione
- Esame: Economia dei Gruppi e dei sistemi informativi integrati
- Docente: Albertinazzi
Altri appunti correlati:
- International Accounting -corso progredito
- International accounting
- Revisione aziendale avanzato - Parte 2
- Metodologie e determinazioni quantitative d'azienda
- Diritto Commerciale
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Il transfer pricing interno: analogie e criticità rispetto alla disciplina del transfer pricing internazionale
- Il bilancio consolidato nelle cooperative
- Il contratto di Rete: una nuova opportunità di crescita per le nostre imprese
- Il bilancio consolidato nei gruppi aziendali: profili teorici, valenza informativa e principi contabili alla base della redazione
- Bilancio consolidato: la valutazione delle Joint Venture secondo i prinicpi contabili internazionali (IAS/IFRS)
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.