Obiettivi e profondità di campo
La scelta di un obiettivo serve a costruire una determina rappresentazione dello spazio e una precisa iscrizione dei personaggi nello spazio.
La camera ha un obiettivo e la parte meccanica che adesso è digitale e può registrare su un supporto che ora può essere una scheda sd, mentre prima era la pellicola.
L’ottica è data dall’obiettivo che è rimovibile e può essere sostituito da un altro obiettivo a seconda delle esigenze. Se abbiamo bisogno di una inquadratura larga usiamo il 18. Se abbiamo bisogno di una inquadratura lunga cioè il soggetto lontano da noi usiamo il 300. Questo riguarda l’aspetto della profondità di campo.
Tutto dipende dalle esigenze della rappresentazione, ad esempio ho bisogno di avere tutto a fuoco come nel telegiornale, tutto il contesto della rappresentazione e quindi useremo un’ottica larga e l’esposizione che permetta la chiusura del diaframma il più possibile per tenere tutto perfettamente a fuoco.
Se ho bisogno di creare un effetto introspettivo, una fotografia dinamica e se voglio ottenere maggiore profondità, creerò una fotografia in cui utilizzerò un diaframma quasi completamente aperto e questo creerà più livelli. La profondità di campo si gioca mettendo a fuoco soltanto una parte dell’inquadratura.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Nunzia Marullo
[Visita la sua tesi: "Lathgertha e le altre: shield-maiden nel mondo norreno"]
[Visita la sua tesi: "Singing Translations: il caso Måneskin"]
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Scienze Umanistiche
- Corso: Lingue e culture europee euroamericane e orientali
- Esame: Storia e Critica del Cinema
- Docente: Alessandro De Filippo
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