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Paolo III e l'arte di propaganda


Paolo III comprese il valore di propaganda dell’arte e impiegò le sue limitate risorse finanziarie per i progetti che avrebbero agevolato le sue ambizioni religiose, politiche e dinastiche. Le sue scelte dipendevano sempre dai fini da raggiungere. Si avvalse di Michelangelo nelle opere di maggior impiego pubblico e civile, di Tiziano per i ritratti della sua famiglia, di Antonio da Sangallo il Giovane per la sua disponibilità di architetto di corte, di Perino del Vaga per la maestria nel montare un apparato decorativo di rilievo spettacolare.
Inizi dei lavori a Castel Sant’Angelo
La più impegnativa commissione farnesiana è costituita dalla decorazione dell’appartamento privato di Paolo III a Castel Sant’Angelo, iniziata da Luzio Romano nel settore nord (1543 – 5), proseguita sotto la direzione di Perino nelle sale di rappresentanza del settore sud fino alla sua morte nel 1547 e conclusasi con Domenico Zaga nel 1548.

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