Tecnica di allevamento del broiler: gestione dell’ambiente
TEMPERATURA
A capannone intero (poco diffuso, richiede un elevato consumo di combustibile, la temperatura minima è di 29-31°C con una riduzione di 2°C ogni settimana fino a 18-21°C alla 5° settimana, gli impianti ad aria calda tendono a seccare eccessivamente l’ambiente e la lettiera)
Recinzioni mobili con cappa calda (un tempo il più usato, prevede la creazione di recinti circolari (H 30-45cm Ø 2-4 m) con pannelli di faesite con cappa calda(45-50cm H) e attrezzature mobili per 1-2 settimane , l’ambiente deve presentare una temperatura di 23-24°C, mentre le cappe devono assicurare 32-33°C sotto e 27°C nel perimetro interno
Riscaldamento a zone di luce (attualmente è il più diffuso, per riduzione della manodopera e per il risparmio per le attrezzature specifiche per il primo periodo, vengono usate cappe calde lineari, senza recinzioni, illuminando direttamente la zona centrale di incubazione, senza illuminare le fasce laterali del capannone, tuttavia i consumi energetici sono maggiori. La temperatura iniziale è di 32-35°C sotto cappa e di 29-30°C al limite della zona alluminata, successivamente viene ridotta di 3°C ogni settimana, fino a 18-21°C alla 5° settimana)
VENTILAZIONE
Se diminuisce la temperatura diminuisce la ventilazione , mentre se aumenta l’umidità relativa aumenta la ventilazione.
Questi sono i valori di ventilazione (l/min/kg peso vivo) in funzione della temperatura e UR dell’aria.
ILLUMINAZIONE
Illuminazione continua e senza interruzioni (in caso di interruzioni i pulcini potrebbero presentare problemi di panico e ammassamento)
Illuminazione continua con interruzione (23h di luce + 1h di buio, in questo caso evita i problemi di panico e favorisce la cattura; determina consumi elettrici elevati e intensa attività degli animali)
Illuminazione intermittente (presenta una riduzione dei consumi elettrici, una riduzione dell’attività degli animali e dell’aggressività, un leggero miglioramento dell’accrescimento e dell’IC, tuttavia presenta un accesso contemporaneo a mangiatoie e abbeveratoi che devono essere dimensionati ottimamente)
Un esempio di programma luce intermittente potrebbe essere :
0-21d illuminazione continua (23h luce + 1 h buio)
22-35d cicli di 3h luce e 1h buio aumentano le ore di buio perché mangia più velocemente.
36-49d cicli di 2h luce e 2h buio
da 50d cicli di 1h luce e 3h buio
L’intensità luminosa rappresenta un fattore di maggiore importanza rispetto al programma luce; una luce troppo debole a inizio ciclo impedisce l’orientamento dei pulcini, invece una luce troppo intensa a fine ciclo causa attività eccessiva, aggressività, cannibalismo e riduzione delle prestazioni.
0-7d 15-25lux 8-21d riduzione graduale oltre 21d 1-2lux
Continua a leggere:
- Successivo: Tecnica di allevamento del broiler: ambiente, cattura, indici tecnici
- Precedente: Tecnica di allevamento del broiler: il capannone
Dettagli appunto:
- Autore: Denis Squizzato
- Università: Università degli Studi di Padova
- Facoltà: Agraria
- Corso: Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali
- Esame: Zoocoltura
- Docente: Girolamo Xiccato
Altri appunti correlati:
- Parassitologia veterinaria
- Genetica e allevamento degli equini
- Prevenzione delle patologie di allevamento
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Analyse Financière des entreprises du secteur avicole en Italie 1997/1998 et positionnement de Sant' Angelo dans le secteur
- Elementi di benessere del cavallo sportivo
- Risposta comportamentale dei suinetti alla caudectomia nella fase di post-svezzamento
- Il packaging innovativo dei prodotti alimentari freschi: un caso di studio
- Introduzione degli insetti nella dieta occidentale: studio preliminare sulla disponibilità a sperimentare diete alternative
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.