Collasso puerperale della bovina o milk fever
Collasso puerperale della bovina o milk fever
E’ una paralisi flaccida della bovina da latte(flaccidità del muscolo cardiaco, prolasso uterino), che compare entro le 72 ore dal parto e viene trattato immediatamente con un’infusione endovenosa con una soluzione di Sali di calcio; questa si instaura per una rapida produzione lattea portando ad una diminuzione improvvisa del calcio ionizzato sierico (in asciutta aumenta il riassorbimento dalle ossa), da un sovraccarico ruminale, diarrea dovuta ad un pascolo acquoso, da una dieta ricca di ossalati (foglie di barbabietole), da digiuno o da trasporto. Una dieta ricca in calcio durante l’asciutta (>100g/die) è stata associata ad un’alta incidenza del collasso, in tali condizioni non sono capaci a reagire ad un rapido incremento dei livelli plasmatici di calcio perso con l’inizio della lattazione e possono quindi andare incontro all’ipocalcemia. Rappresenta una malattia che colpisce principalmente le bovine da latte ad alta produzione , (la Jersey è la più colpita), e vacche adulte ,mentre nelle primipare e vacche da carne è infrequente.PREVENZIONE
Viene utilizzata una cartina tornasole per osservare il pH nelle urine, e con l’uso di acidificanti viene abbassato il pH fino a 6,8, azione non effettuata sulle manze in quanto provoca danni al metabolismo. Sette giorni prima del parto la dieta dovrò presentare una contenuto di calcio <20 g/die , mentre normalmente il contenuto ottimale è di 30 g/die (deve essere inferiore a 80), e il contenuto del fosforo deve essere <35g/die, in questo modo il legame intestinale di D3 aumenta e con esso aumenta l’assorbimento di Ca e P, oppure somministrare direttamente elevate dosi di vit D3 (10 mln IU),sapendo che tuttavia può provocare calcificazioni nel sistema cardiovascolare e nel rene; se la somministrazione di D3 viene effettuata prima di 7 giorni o dopo 24 ore dal parto l’effetto scompare, ultimamente sostituita con l’inoculazione del 25-idrossicolecalciferolo. La dieta dovrà presentare molti anioni (Cloro e Zolfo) rispetto ai cationi (Sodio e Potassio), portando così ad un assorbimento di calcio dall’intestino ed un riassorbimento dall’osso (equilibrio ionico <8000meq).
La dieta in asciutta dovrebbe presentare 100g NH4Cl , 100g (NH4 )2SO4 con base di 75-150 g di Ca.
I Sali d’ammonio sono poco appetibili, per questo dovranno essere miscelati nel concentrato o nella dieta intera, concentrati che verranno somministrati a piccole dosi durante le ultime 2-3 settimane prima del parto; durante le prime fasi dell’asciutta i fabbisogni possono essere coperti con miscele di foraggi di alta qualità, mentre al parto la somministrazione di medica riduce la depressione dell’appetito.
Continua a leggere:
- Successivo: Ipocalcemia nella capra e nella pecora
- Precedente: Insufficienza del trasferimento passivo fpt nel vitello
Dettagli appunto:
- Autore: Denis Squizzato
- Università: Università degli Studi di Padova
- Facoltà: Agraria
- Corso: Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali
- Esame: Prevenzione delle patologie di allevamento
- Docente: Massimo Morgante
Altri appunti correlati:
- Educazione alla salute
- Misure di profilassi
- Elementi di metodologia epidemiologica
- Epidemiologia
- Le strategie della medicina preventiva
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Introduzione degli insetti nella dieta occidentale: studio preliminare sulla disponibilità a sperimentare diete alternative
- Sistemi foraggeri per ovini da latte: un esempio di evoluzione nella pianura irrigua della Nurra
- Produzione di carne bovina biologica con la razza Mucca Pisana
- Approcci immunoenzimatico e biomolecolare allo screening e alla diagnosi della paratubercolosi negli allevamenti ovini
- Come la condizione di depressione post-partum influisce sullo sviluppo generale del bambino
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.