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Miglioramento genetico in alcune razze equine - CAVALLO TROTTATORE

Anche per il trottatore la selezione si concentra nell’ottenere animali capaci di vincere le gare di trotto. In modo molto più semplice che per i cavalli Purosangue, tutte le informazioni inerenti i trottatori si riconducono comunque a 3 dati: cronometaggio di ogni corsa sostenuta; posizione finale raggiunta in gara. –vincita ottenuta per ogni gara. Non esiste quindi una variabilità legata all’handicap o, in ogni caso, a diverse lunghezze di percorso come nel galoppo (solo due categorie: 1600 e 2000 mt e maggior parte delle partenze con auto-starter). Il criterio adottato per la valutazione dei riproduttori e poi la selezione dei migliori è variabile tra stati:
– in Germania per esempio è basato sulla media dei tempi in gara (h2 tra 20 e 30%);
– in Svezia sulle vincite (h2 tra 30 e 40%). Anche in tal caso il metodo più utilizzato per la valutazione è attualmente il BLUP Animal model che considera alcuni fattori fissi di possibile causa di disturbo (Ippodromo, Giorno di Gara, Pesantezza del Terreno, etc..

Tratto da GENETICA E ALLEVAMENTO DEGLI EQUINI di Denis Squizzato
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