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Psicologia Sociale:
Appunti delle lezioni di Psicologia Sociale, contengono tutte le teorie e i vari approcci propri della disciplina, oltre che una descrizione dettagliata dei fenomeni sociali ad essa correlati quali, ad esempio, l'aggressività e l'obbedienza. Vengono descritte, inoltre, le varie metodologie di ricerca e le varie tipologie di relazioni sociali.
Dettagli appunto:
- Autore: Federica Sidella
- Università: Università degli Studi di Bari
- Facoltà: Psicologia
- Corso: Scienze e Tecniche Psicologiche
- Esame: Psicologia Sociale
- Docente: Giuseppe Mininni
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Psicologia Sociale Appunti di Federica Sidella Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" Facoltà: Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche Esame: Psicologia Sociale Docenti: Prof. Giuseppe Mininni A.A. 2019/2020Indice: 1. Lezione 1 “Psicologia Sociale” 2. Lezione 2 “Tipi di ricerca” 3. Lezione 3 “Percezione” 4. Lezione 4 “Comportamenti” 5. Lezione 5 “Conformismo, Obbedienza e Persuasione” 6. Lezione 6 “Interazioni” 7. Lezione 7 “I pregiudizi” 8. Lezione 8 “Aggressività” 9. Lezione 9 “Conflitto e Riappacificazione” Psicologia sociale → studio scientifico del modo in cui le persone e i gruppi percepiscono gli altri e si pongono in relazione con essi. Studia l’intersoggettività: relazioni tra le persone, i gruppi e il contesto sociale in cui la persona vive ⤷ disciplina che studia i modi e le forme con cui l'esperienza, l’attività mentale e i comportamenti si articolano con il contesto sociale psicologi sociali → hanno individuato processi mentali inconsapevoli che operano affianco a processi consapevoli ⤷ pensiero, percezioni, memoria e atteggiamenti operano a due livelli: ○ livello conscio (deliberativo) elaborazione duale ○ livello inconscio (automatico) ⎬ «L ’uomo è un animale sociale» (Aristotele) → desideriamo essere in relazione con gli altri, appartenere ai gruppi ed essere giudicati bene dagli altri Mehl e Pennebaker → esperimento per quantificare il comportamento sociale di alcuni studenti dell’università del Texas. L ’esperimento prevedeva che gli studenti portassero con sé per un intero week-end un microfono e un audioregistratore. Risultati: gli studenti impiegavano almeno il 30% del loro tempo in conversazioni ⤷ relazioni = parte importante della nostra vita → a volte il potere della situazione sociale può indurci ad agire in maniera molto diversa dai nostri soliti atteggiamenti (es. soldati che durante la 2° guerra mondiale contribuirono all’olocausto) 1La cultura di appartenenza ha ruolo fondamentale nel definire le nostre percezioni delle situazioni in cui ci troviamo → «Le persone, dopo tutto, sono malleabili» (Markus) → le persone si adattano al contesto sociale in cui vivono Nei contesti sociali i ricercatori devono mantenere una posizione oggettiva → essendo esseri umani, i valori di cui gli psicologi sociali sono portatori si fanno strada nel loro lavoro mediante due vie: ○ Manifesta: per esempio, i valori del ricercatore diventano manifesti durante la scelta dell’oggetto di studio ○ Non manifesta: durante l’interpretazione sulla base delle proprie categorie mentali → tendenza a leggere la realtà in maniera pregiudiziale = aspetto di base della nostra mente Per Moscovici → rappresentazioni sociali: frutto di credenze condivise di cui non siamo consapevoli e che non vengono sottoposte a verifica Critiche alla psicologia sociale: 1) documenta l’ovvio ⤷ Bias della retrospezione: tendenza ad esagerare le proprie abilità nel prevedere un evento dopo che si è effettivamente verificato 2) è pericolosa perché manipola le persone - Sviluppo storico della psicologia sociale Il termine “Psicologia sociale” fu coniato da Carlo Cattaneo in un articolo pubblicato nella sua rivista “Il politecnico” ⤷ l’articolo non era dedicato alla psicologia sociale ma al tentativo di applicare il pensiero hegeliano alle relazioni interpersonali → l’articolo non ebbe una grande diffusione a causa della lingua ⤷ maggior diffusione ebbe il testo di Lindner che sosteneva che la società non è nulla se non l’insieme delle persone in quanto la sua vita mentale non è altro che ciò che accade nella vita mentale delle persone che la compongono Radici della psicologia sociale ricondotte a due approcci che si svilupparono in Europa nel XIX secolo con lo scopo di comprendere i fenomeni sociali ⤷ entrambi gli approcci hanno matrice socio-costruttivista → secondo cui la costruzione della conoscenza da parte dei soggetti in merito a sè stessi e al mondo affonda le radici nel contesto sociale (inteso come contesto organizzato nei sistemi simbolici e reali a cui le persone ↙ appartengono) 2I due approcci: ○ Psicologia delle folle → nome tratto dal libro di Gustave Le Bon. Le idee contenute in questo volume erano state proposte inizialmente da Sighele che accusò di plagio il collega. Nonostante il plagio, è grazie a Le Bon se queste idee sono state diffuse. ⤷ si occupò di un tema delicato: le folle → espressione di grandi movimenti di massa capaci di portare a cambiamenti sociali e politici (tipo quelli che portarono alla rivoluzione francese) Le Bon ha una visione negativa delle folle → irrazionali, impulsive, poco influenzate dalle leggi e incapaci di avere un’opinione diversa da quelle suggerite dagli altri. Nelle folle le persone si annullano e danno vita ad un corpo composto da elementi differenti che manifesta caratteristiche comuni di pensiero e di azioni diverse da quelle di cui ognuno si fa portatore ⇒ secondo Le Bon ciò è dovuto al fatto che il comportamento umano è sorretto da motivi inconsci che portano la folla a sviluppare un’anima collettiva e quindi a regredire verso un inconscio collettivo ⇒ perdita della coscienza soggettiva Secondo Le Bon alla base di questo fenomeno → 3 meccanismi fondamentali: 1. contagio mentale: analogo a quello batteriologico → porta a confondersi con l’anima collettiva propagando atti e sentimenti 2. Senso di potenza: si genera dal riunirsi in gruppo → ha come conseguenza la riduzione del senso di responsabilità 3. Suggestionabilità: l’indebolirsi della coscienza porta all’annullamento della volontà personale trasformando le persone in automa Le Bon sottolinea l’importanza dei capi all’interno delle folle e della loro personalità: uomini carismatici, dalla forte volontà e capaci di imporsi e guidare un gruppo di persone. Gabriel Tarde → altro sostenitore di questo approccio ⤷ rifiuta l’idea che l’attività collettiva sia priva di coscienza. Per lui dietro ogni fatto sociale vi è la persona e il suo contesto di vita ⇒ neanche nelle situazioni più estreme vi è l’annullamento delle differenze individuali → fenomeno alla base delle folle no annullamento ma imitazione ⤷ alla base della vita sociale → tre cause di ordine psicologico: 1. desiderio: ciò che spinge verso quello che si crede desiderabile 2. invenzione: fa riferimento all’operazione per cui vengono create nuove idee sia nella realtà interna, sia in quella sociale 3. relazione interpsicologica: centro d’interazione tra 1) e 2) 3○ Psicologia dei popoli (Völkerpsichologie) → psicologia che si occupa dei prodotti della cultura che derivano dall’interazione sociale ⤷ massimo esponente → Wilhelm Wundt → fondò nel 1879 a Lipsia il primo laboratorio di psicologia sperimentale. Per lui psicologia sociale e psicologia sperimentale distinte ma complementari ⇒ P .sociale si occupa di fenomeni collettivi non indagabili con metodi sperimentali; P .sperimentale: studia l’individuo con metodi sperimentali Concetti di base dell’approccio della psicologia sociale: 1. l’essere umano ha natura sociale quindi lo il focus dello studio è il rapporto tra persona e comunità 2. la psicologia sociale è una disciplina storica perchè non può prescindere dal contesto storico socio-culturale in cui si sviluppa 3. oggetto di studio: rapporto tra le persone e i prodotti della loro interazione Sia la psicologia delle folle, sia la Völkerpsichologie si concentrano sui fenomeni collettivi piuttosto che sulle singole persone - La psicologia sociale in America ⚬ Esordio (1885-1934): Triplett è considerato il primo ricercatore di psicologia sociale. Nel 1895 Triplett si chiese “com’è la performance di una persona quando sono presenti altre persone?” ⇒ ideò il primo esperimento di psicologia sociale: chiese a dei bambini di avvolgere velocemente una lenza da soli e in presenza di altri bambini. Egli si rese conto che effettivamente i bambini avvolgevano la lenza più velocemente se in presenza di altri. Nonostante il primo esperimento sociale venne condotto da Triplett, il merito della nascita della psicologia sociale come disciplina è attribuito a McDougall → sosteneva che la persona deve essere la principale unità di analisi della nuova disciplina ⚬ Anni della costituzione (1935-1945): due eventi determinarono l’indirizzo che la disciplina avrebbe preso: 1. crisi del Ventinove → a seguito di questa crisi molti psicologi persero il lavoro e si occuparono di tematiche sociali. Nel 1936 fondarono un’associazione tutt’ora attiva, la Society for Psychological Study of Social Issues (SPSSI), il cui merito fu quello di introdurre il tema dell’etica nell’ambito della ricerca psicologica 2. Ascesa del nazismo ⇒ forte clima antisemita ⇒impossibilità per molti psicologi ebrei di esercitare la loro professione. Molti di questi psicologi emigrarono in USA e applicarono le loro conoscenze sul comportamento umano alla selezione e formazione del personale, alle forze militari e alla formazione di strategie per minare il morale delle truppe nemiche 4⤷ uno degli psicologi più influenti → Kurt Lewin → fuggito dalla Germania, contribuì alla costruzione della SPSSI diventandone presidente nel ‘41. Alla fine della guerra, il prestigio della psicologia sociale crebbe tanto da portare all’assegnazione di fondi di ricerca e alla sua diffusione in tutte le università. ⚬ Rapida espansione (1946-1969): Per comprendere ciò che era successo durante il nazismo, Adorno studiò i parametri per delineare la “personalità autoritaria”. Dopo qualche anno, Milgram condusse una serie di esperimenti volti a comprendere il comportamento delle persone in presenza di persone autoritarie che impartiscono loro ordini (anche atroci). Sempre in questi anni Festinger propose la teoria della dissonanza cognitiva → afferma che le persone tendono a mantenere una coerenza cognitiva tra comportamenti ed atteggiamenti. ⚬ Anni della crisi e della rinascita: All’inizio degli anni ‘60 gli psicologi sociali iniziarono a dubitare della correttezza di alcune procedure → vennero messi in discussione i risultati delle ricerche e i metodi utilizzati. Venne contestato anche il metodo sperimentale di laboratorio perchè definito non etico e, soprattutto, influenzato dalle aspettative dei ricercatori ⤷ psicologia sociale americana spaccata in due: ○ prospettiva “calda” → focalizzata sulle emozioni ○ prospettiva “fredda” → sottolinea l’influenza delle cognizioni sul modo in cui le persone percepiscono, sentono e desiderano ⚬ Dal 1985 ad oggi: recente sviluppo all’interno della psicologia sociale → Neuroscienze sociali: caratterizzate da sfide proprie della psicologia sociale e dai paradigmi propri della neuropsicologia ⤷ neuroscienze: scienza che studia come i processi neurofisiologici implementano i comportamenti sociali → focus sulle modalità con cui il cervello media e modula le interazioni sociali - Psicologia delle folle in Europa La psicologia delle folle, dopo una rapida espansione in Europa, subì un drastico declino che la portò quasi a scomparire. Dopo il ‘45, però, grazie agli USA iniziò una lenta ripresa. Punto d’inizio di questo cammino → un progetto di ricerca interculturale e interdisciplinare su minaccia e rifiuto. La ricerca non condusse a risultati rilevanti ma permise al gruppo di psicologi di creare un’identità di gruppo tanto da portare alla loro prima conferenza ufficiale a Sorrento. ⤷ psicologia sociale europea ≠ psicologia sociale americana → fortemente individualista 5Critiche alla psicologia americana 1. Assunzione di una prospettiva troppo individualista → comportamento sociale spiegato in riferimento a processi individuali 2. Assunzione di una concezione della società ingenua e astorica → società vista come un mix di individui collegati tra loro da relazioni interpersonali Moscovici sosteneva che l’oggetto di studio della psicologia sociale è il comportamento simbolico dei soggetti sociali, persone o gruppi, e si basa sui seguenti punti: 1. oggetto di studio della psicologia sociale = conflitto che si genera tra persona e società → conflitto: tensione continua che deve trovare punti di risoluzione ed equilibrio nella storia delle persone e dei gruppi 2. la psicologia sociale deve studiare anche la genesi , la struttura e il funzionamento dei fenomeni della cognizione e della comunicazione Moscovici propone una visione ternaria delle relazioni → si basa su tre poli: soggetto individuale, soggetto ↓ sociale e oggetto (Io-Altro-Oggetto) tra soggetto e oggetto vi è un terzo elemento che funge da mediatore ⇒ la relazione tra soggetto e oggetto è sempre mediata dall’altro attraverso le rappresentazioni, le credenze costruite da questo sistema. Caratteristiche della psicologia sociale europea: 1. Assunzione di una prospettiva interazionista del soggetto → le persone sono soggetti sociali e la società è costituita dalle loro interazioni 2. Concezione del sociale → la società non è vista come un aggregato di persone ma come una realtà articolata composta di gruppi e sottogruppi gerarchicamente organizzati in base a relazioni di potere 3. Scelta metodologica → le persone non sono considerate come soggetti sperimentali ma come cittadini situati in un contesto e in una struttura sociale - Psicologia sociale di Lewin Lewin → uno dei padri fondatori della psicologia sociale ⤷ interessato ai problemi concreti e a quelli di fondazione retorica propose la distinzione tra concezione aristotelica (conoscenza di tipo classificatorio: si basa sull’assunto che gli eventi che si possono studiare sono solo quelli che si ripetono con una certa frequenza) e concezione galileiana (sostiene che tutti gli eventi seguono delle leggi ed è basata sul rapporto tra il loro verifericarsi e la presenza di determinate condizioni nell’ambiente) della scienza 6Assunto di base della teoria di Lewin → qualsiasi comportamento entro un campo psicologico dipende dalla configurazione del campo in quello specifico momento ⤷ definito come la totalità dei fatti coesistenti nella loro interdipendenza → sistema dinamico di forze Lewin individua tre ambiti in cui i mutamenti sono di particolare interesse: 1. Lo spazio di vita → relazione tra persona (P) e ambiente psicologico (A) ⇒ equazione di Lewin: C=f(PA) → il comportamento di una persona è funzione di elementi personali e di elementi ambientali 2. I fatti che non hanno effetti diretti sulla persona non entrano nel campo 3. I fatti posti al confine del campo ci permettono di comprendere i mutamenti del campo e la direzione con cui possono avvenire - I livelli di spiegazione secondo Willem Doise Doise individuò 4 livelli di spiegazione (di analisi) in psicologia sociale: 1. psicologico: ci permette di comprendere come una persona organizza la sua percezione del mondo sociale e si comporta in esso. Le teorie di questo livello mirano a spiegare come una persona organizza la propria esperienza 2. intra-situazionale:consente di comprendere le dinamiche tra le persone indipendentemente dalle loro posizioni sociali 3. posizionale: permette di comprendere l’impatto che le differenze di status tra le persone hanno sui processi psicosociali osservati 4. ideologico: permette di comprendere come le credenze ideologiche universali conducano a rappresentazioni mentali e sociali e come queste si traducano in comportamenti discriminatori In psicologia sociale → persona ≠ individuo → soggetto contenuto nel proprio spazio psicologico separato dalla ↓ realtà materiale e dagli individui soggetto capace di libero pensiero dotato di pensieri, credenze e valori unici e relazioni sociali significative Persone “comuni” ≠ psicologo sociale perchè gli psicologi sociali formulano ipotesi e risposte mediante il metodo scientifico → serie di regole convenzionali che hanno lo scopo di guidare la produzione di info su un dato oggetto di studio Questione cruciale della psicologia sociale → intersoggettività: relazione tra persone, gruppi e tra la persona e il contesto sociale in cui è inserita 7Spiegazioni dei fenomeni sociali → organizzate in teorie → insieme di principi che spiegano e predicono gli eventi osservati ↓ devono essere verificate dai fatti Una ricerca parte dalla curiosità di uno studioso nel capire il perchè di ciò che lo circonda; il secondo passo,invece, consiste nel controllare la letteratura per vedere se il quesito che ci siamo posti ha già una risposta. Se non si trova una risposta → processo della ricerca ⤷ può essere: ○ pura → se deriva da riflessioni rispetto a delle teorie ○ applicata → se deriva da un’attenta osservazione della realtà Ogni ricerca parte da una teoria per arrivare, poi, ad una conferma della teoria stessa o ad una sua revisione. Le teorie sono quindi un insieme di costrutti che sintetizzano e/o spiegano i fatti ↓ concetti astratti non osservabili direttamente ma che vengono resi osservabili tramite le variabili ↴ quasi caratteristica (fisica o psichica) del soggetto che può assumere valori diversi in un dato intervallo Una buona teoria deve: ○ sintetizzare un buon numero di osservazioni ○ formulare chiare ipotesi (proposizione testabile che descrive la possibile relazione che potrebbe esistere tra gli eventi) utilizzabili per: ■ confermare/modificare la teoria ■ generare nuove vie d’indagine ■ suggerire implicazioni pratiche ● Validità della ricerca Ricerca valida quando il ricercatore è sufficientemente sicuro delle conclusioni a cui la ricerca stessa giunge ⤷ validità → migliore approssimazione disponibile della verità o falsità delle conclusioni ottenute → per capire se ↓ una ricerca è valida bisogna analizzare l’intero processo di ricerca dipende dal controllo che il ricercatore ha attuato nelle diverse fasi della ricerca Obiettivo della ricerca → giungere a risultati sufficientemente validi restando, però, consapevoli che tenere sotto controllo tutti i possibili fattori di una ricerca è impossibile ● Finalità della ricerca → una ricerca può porsi uno o più obiettivi Finalità diverse ⇒ diverse strategie di ricerca 8⤷ ⚬ descrizione di un fenome ⚬ previsione di un determinato fenomeno attraverso lo studio delle associazioni tra gli eventi ⚬ comprensione di un fenomeno attraverso l’identificazione delle sue cause - Ricerche correlazionali → indagano le correlazioni tra due o più variabili ⤷ Tumin misurò il livello d'istruzione e il grado di pregiudizio verso gli afroamericani → correlazione negativa (all’aumentare dell’uno, diminuisce l’altro → più il livello d’istruzione è alto, meno si tende al pregiudizio) → il legame tra le due variabili può avere diverse spiegazioni: 1. il livello d’istruzione produce il pregiudizio 2. il pregiudizio produce un basso livello d’istruzione 3. esiste un terzo fattore che spiega la relazione tra queste due variabili (es. livello di intelligenza) La correlazione indica una relazione tra due variabili ma non implica necessariamente una relazione di causa-effetto (errore molto comune nella psicologia non scientifica) ⤷ consente di fare un’ipotesi di causa ma non permette di indicare se il cambiamento di una variabile influisca sul cambiamento dell’altra variabile ↴ Correlazione tra autostima e risultati scolastici ⇒ i bambini con una buona autostima tendono ad avere risultati scolastici migliori → ipotesi verificata mediante due studi (uno su 1600 studenti americani e l’altro su un campione di 715 ragazzi del Minnesota) → quando è stata controllata l’influenza di altri fattori (quali il livello di intelligenze, lo status socio-economico) la correlazione tra autostima e risultati scolastici è scomparsa ⤷ il legame tra due variabili può essere spiegato considerando anche altri fattori intervenienti Vantaggio: permettono di indagare il legame fra le variabili sul campo e di considerare variabili non manipolabili dal ricercatore (es. età, status sociale) Limite: i risultati non dicono nulla in termini di causa-effetto → le tecniche di analisi dei dati consentono di fare ipotesi causali ma non permettono di indagare il loro legame sul campo a causa delle eventuali terze variabili non controllabili. - Ricerche sperimentali → difficoltose per gli psicologi sociali perchè, occupandosi di interdipendenza e ↓ relazioni fra persone, le variabili intervenienti potrebbero essere molte gli psicologi sociali non puntano al realismo mondano (grado in cui un esperimento è simile alle situazioni quotidiane), quanto al realismo sperimentale (grado in cui l’esperimento coinvolge i partecipanti) ↳ il comportamento dello sperimentatore non deve essere necessariamente uguale a quello che si osserva nella realtà, ma l’esperimento deve essere realistico → deve coinvolgere i partecipanti così come li coinvolgerebbe nella realtà 9In questo tipo di ricerche gli sperimentatori alterano le variabili indipendenti e verificano cosa succede alle variabili dipendenti (variabile che viene misurata) ⤷ esperimenti caratterizzati da: ○ presenza di una o più variabili indipendenti manipolate ○ assegnazione casuale dei soggetti → ogni persona ha la stessa probabilità di essere assegnata al gruppo sperimentale o a quello di controllo ↳ grazie ad essa possiamo imputare le differenze riscontrate nella variabile dipendente alla manipolazione della variabile indipendente Nel famoso esperimento di Bandura sull’influenza dell’osservazione di comportamenti aggressivi i ricercatori manipolavano la variabile indipendente (osservazione/non osservazione del comportamento aggressivo) facendo vedere ad un gruppo di bambini un adulto che picchiava una bambola (variabile dipendente) e all’altro gruppo un adulto che gioca con la bambola → i due gruppi, poi, venivano messi a giocare in una stanza in cui vi era una bambola uguale a quella utilizzata dall’adulto - Campo o laboratorio? I ricercatori si trovano spesso ad un bivio → ricerca sul campo o in laboratorio? → controllo di tutte le variabili poco o zero controllo sulle variabili esterne ⤶ Ricerca sul campo ≠ ricerca in laboratorio perché: ○ presenza di più o meno controllo ○ tipo di validità della ricerca: ■ interna → garantisce il legame di causa tra variabile dipendente e indipendente ⇒ una ricerca è valida quando si può affermare che la modifica della variabile indipendente provoca modificazioni nella variabile dipendente ■ esterna → legata alla generalizzazione dei risultati a dati e individui diversi da quelli dell’oggetto di ricerca Non si può affermare che una ricerca sul campo sia “più valida” di una in laboratorio o viceversa, sono entrambe valide ma in maniera diversa → gli psicologi sociali integrano queste due strategie di ricerca ⤷ gli psicologi sociali costruiscono in laboratorio dei “piccoli mondi sociali” caratterizzati da realismo sperimentale che coinvolgono emotivamente i partecipanti dell’esperimento → quando si parla di ricerche in laboratorio, però, bisogna avere cautela nel generalizzare i risultati della ricerca alla vita reale ↴ la situazione in laboratorio rimane sempre una semplificazione controllata della realtà - Strumenti della ricerca → tre tipi di strumenti utilizzati, sia nelle ricerche sul campo, sia in quelle di laboratorio 10○ osservazione → consente la registrazione del comportamento. Bisogna scegliere: - dove osservare ◽ campo (es. moglie e marito in un’agenzia viaggi) ◽ laboratorio (es. moglie e marito dietro uno specchio unidirezionale) - chi osserva ◽ osservazione naturalistica (osservatore esterno → cerca di non influenzare quello che avviene) ◽ osservazione partecipante (osservatore coinvolto → influenza e viene influenzato da ciò che avviene) - cosa osservare - come osservare ◽ tipo di rilevazione (continua o ad intervalli) ◽ numero delle sedute - il contesto - il ruolo dell’osservatore - tempo ◽ durata di ogni singola osservazione ◽ durata della ricerca stessa - categorie di comportamento ◽ molari → comportamenti che hanno una durata (inizio e fine) e che sono dotati di senso (es. madre che saluta il bambino che entra all’asilo) ◽ molecolari → comportamenti che durano pochi secondi (es. sguardo del bambino o della madre) - tecniche di registrazione → entrambe sono seguite dalla codifica dei comportamenti o dal completamento della check list (scheda di osservazione) ◽ registrazione ◽ videoregistrazione ○ intervista - strumento di raccolta dati che consente di conoscere l’opinione delle persone su diverse tematiche - aspetto importante → rapporto intervistatore-intervistato - tre tipi di interviste: ◽ intervista non-strutturata → tema definito ma domande non definite. L ’intervistato esprime le sue opinioni sul tema però l’intervistatore può richiedere che si soffermi su alcuni aspetti 11◽ intervista semi-strutturata → consiste in una serie di domande prestabilite presentate nell’ordine che l’intervistatore preferisce ◽ intervista strutturata → consiste in una serie di domande prestabilite presentate nell’ordine prestabilito ⇒ codifica delle risposte più semplice - l’intervistatore deve tener conto sia della comunicazione verbale, sia della comunicazione analogica ○ questionario - strumento caratterizzato da un grado di strutturazione maggiore - utilizzato per misurare opinioni e pensieri delle persone - composto da domande standardizzate poste in un ordine preciso uguale per tutti - le risposte possono essere: ◽ codificate → il soggetto deve scegliere un’opzione tra quelle proposte ◽ aperte → il soggetto può esprimere liberamente la propria opinione ◽ dicotomiche (vero o falso) ◽ unipolari → prevedono un certo numero di risposte che vanno in un’unica direzione (da “per niente frequentante” a “frequentante”) ◽ bipolari → prevedono risposte opposte agli estremi ed una neutrale al centro (da “poco” a “tanto” passando per “nè poco nè tanto”) - le domande devono essere: ◽ chiare ◽ non ambigue ◽ semplici ◽ prive di doppie negazioni ◽ prive di doppia domanda (es. sei favorevole all’eutanasia e all’aborto?) - bisogna tener conto della desiderabilità sociale → spesso le persone sono portate a rispondere in modo da poter dare una migliore immagine di sè rispetto a quella reale - Relazione tra ricercatore e partecipante Lo psicologo sociale quando fa una ricerca deve anche esaminare la relazione inevitabile tra ricercatore e gli individui della ricerca stessa → come fare? ⤷ uso dei confederati → persone non implicate direttamente nella ricerca che interpretano un ruolo definito dal ricercatore (es. un bisognoso, un aiutante) ⤷ relazione che si instaura tra confederato e soggetto = oggetto di ricerca 12Conoscere gli obiettivi della ricerca può influenzare il setting → i ricercatori utilizzano storie di copertura o inganno per evitare che i partecipanti confermino le ipotesi della ricerca ⤷ il tono di voce, le parole o i gesti del ricercatore potrebbero influenzare i comportamenti dei partecipanti alla ricerca - Etica della ricerca Inganno → i partecipanti sono disinformati e/o ingannati sui metodi e gli obiettivi di studio (es. si racconta ai ↓ soggetti una storia o si comunicano finalità differenti) + storia di copertura ⇒ permettono di ottenere il realismo sperimentale ↓ Dilemma etico consiste nel decidere se sia più corretto ingannare il soggetto sui reali obiettivi della ricerca per far si che la ricerca progredisca o se sia più corretto fermarsi per non incorrere in problemi etici La soluzione che spesso si sceglie è quella di ricorrere all’inganno a cui però deve seguire sempre un debriefing → spiegazione successiva alla conclusione in cui i partecipanti vengono informati delle reali intenzioni della ricerca Il ricercatore si domanda circa l’etica della ricerca anche quando deve decidere che tipo di stimoli sottoporre ⤷ credere di fare del male a qualcuno (vedi l’esperimento di Milgram) o la forte pressione sociale possono arrecare problemi ai soggetti sperimentali ⇒ sollevano questioni etiche (“il fine giustifica i mezzi”?) La ricerca psicologica fa riferimento ad un codice etico proposto dall’AIP (associazione italiana di psicologia) ⤷ tre principi generali: ○ competenza ciò significa che il ricercatore deve essere competente così da utilizzare in modo ○ integrità ⇒ consapevole gli strumenti della ricerca ed evitare rischi per il benessere dei ○ responsabilità sociale partecipanti; è tenuto, per integrità e correttezza, a comunicare le sue esperienze formative precedenti e deve essere responsabile socialmente, vale a dire che deve impegnarsi a far rispettare le leggi e preoccuparsi del benessere delle persone con cui lavora Il codice etico comprende nove classi di norme etiche, tra le quali il consenso informato dei partecipanti e la loro libertà di abbandonare la ricerca in qualsiasi momento ↓ principio etico che richiede che i partecipanti siano informati a sufficienza in modo da poter avere le info necessarie affinché si possa scegliere se partecipare alla ricerca o meno 13