Appunti in cui si propone una modalità di presa in carico della coppia in psicoterapia innovativa: si tratta di vedere la coppia nel suo contesto e quindi considerando anche la famiglia d'origine e i figli.
Il malessere che la coppia attraversa viene quindi letto in una prospettiva più ampia di significati e si aprono nuove possibilità di terapia.
Ampia descrizione dei passaggi salienti dei testi, volti a dare chiare indicazioni su come strutturare una terapia di coppia, dalla presa in carico al follow up, coinvolgendo anche le rispettive famiglie d'origine e i figli.
La terapia di Coppia in una prospettiva trigenerazionale
di Antonino Cascione
Appunti in cui si propone una modalità di presa in carico della coppia in
psicoterapia innovativa: si tratta di vedere la coppia nel suo contesto e quindi
considerando anche la famiglia d'origine e i figli.
Il malessere che la coppia attraversa viene quindi letto in una prospettiva più
ampia di significati e si aprono nuove possibilità di terapia.
Ampia descrizione dei passaggi salienti dei testi, volti a dare chiare indicazioni
su come strutturare una terapia di coppia, dalla presa in carico al follow up,
coinvolgendo anche le rispettive famiglie d'origine e i figli.
Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
Facoltà: Psicologia
Corso: Psicologia
Docente: Andolfi
Titolo del libro: La terapia di Coppia in una prospettiva
trigenerazionale -
Autore del libro: Falcucci et al.
Editore: A.P.F.
Anno pubblicazione: 20061. La coppia: evoluzione e crisi in una prospettiva trigenerazionale
Non è possibile guardare una coppia che viene in terapia isolandola da ciò che riguarda la trasformazione
storica e culturale dell’idea di famiglia; se non si utilizzano la dimensione evolutiva e quella sociale come
quadro di riferimento dei problemi che ci arrivano, si rischia di lavorare coi paraocchi.
Le coppie di oggi sembrano dover affrontare due momenti critici della loro vita coniugale: uno entro i primi
tre anni di matrimonio e l’altro dopo quindici anni. In passato si riteneva che intorno ai 7 anni di vita di una
coppia ci fosse il famoso prurito del settimo anno, riferendosi al periodo di crisi che coinvolgeva un’alta
percentuale di coppie.
La crisi del 15esimo anno è più comprensibile in quanto riconducibile alla storia della coppia: è il momento
in cui i figli cominciano ad uscire dalla famiglia, l’adolescenza esplode con le rispettive dinamiche
relazionali.
La coppia di oggi può essere considerata una coppia “sandwich”, schiacciata tra due forze: dall’alto dalla
generazione “anziana” e dal basso dai figli.
Da una parte, infatti, oggi si assiste al fenomeno del prolungamento della vecchiaia: i genitori hanno una vita
sempre più lunga e ciò comporta problemi di accadimento e complesse forme di relazione che influiscono
sulla dinamica di coppia. La generazione anziana continua a essere presente nei confronti della coppia
almeno in tre modalità: il vecchio genitore che necessita del badante; i nonni in qualità di baby sitter per i
nipoti e, infine, l’anziano che non aspetta passivamente la morte, ma vive diversamente la sua nuova
condizione esistenziale.
Dall’altra parte si assiste sempre più spesso all’uscita tardiva dei figli dal nucleo familiare, fenomeno che
potremmo definire il nido pieno, in contrapposizione alla fase del ciclo vitale della coppia definita del nido
vuoto, quando al’uscita dei figli corrisponde la necessità della coppia di ritrovare un equilibrio e uno spazio
proprio.
Di fatto, se i figli non escono più di casa e gli anziani vivono di più, la coppia, anche la più solida, si vede
negata la possibilità di sentirsi “due”.
Un ulteriore aspetto della trasformazione della famiglia da tenere in considerazione quando si incontra una
coppia è quello relativo alle diverse modalità con cui si forma il legame. Sembrerebbe quasi che si sia
passati da un’idea di amore cieco, in cui comunque bisognava mantenere il rapporto indipendentemente
dalla sua validità, a un’idea di amore cauto (ci si divide i beni prima ancora di sposarsi, prevedendo in
anticipo una possibile separazione).
Un altro tema fondamentale che riguarda le coppie è quello della responsabilità genitoriale e la sua influenza
all’interno della dinamica di coppia.
Attualmente questo concetto si confronta con alti livelli di irresponsabilità genitoriale. Sempre più spesso le
coppie pianificano temporalmente la nascita di un figlio in base a variabili economiche, di carriera, ecc. I
figli vengono programmati.
A seconda del contesto, della storia della famiglia, della situazione di coppia, il figlio, non per suo volere,
può tanto unire quanto separare.
Una cosa molto frequente che accade nel periodo della gravidanza è che i mariti cercano un’evasione
coniugale, questo perché il marito si sente come un terzo escluso.
Le modificazioni sociali ed economiche dell’ultimo trentennio hanno accettato l’iperdipendenza dalla
famiglia di origine. Le generazioni anziane sono sempre più spesso chiamate a supplire a funzioni di baby-
sitter dei nipoti: se da una parte ciò costituisce evidentemente un vantaggio, dall’altra aumenta i livelli di
Antonino Cascione Sezione Appunti
La terapia di Coppia in una prospettiva trigenerazionale dipendenza della coppia nei confronti dei “piani alti”.
Infine, non possiamo fare a meno di accennare alle nuove forme di coppie e famiglie.
La coppia ricostituita è una realtà in grande crescita. Una delle più importanti necessità in questo tipo di
coppia, è quella di costruire un proprio spazio di intimità. La bilancia dell’intimità, in una famiglia
ricostituita, è molto diversa perché deve fare i conti con una serie di fantasmi e realtà nuove. Le “presenze”
di chi è assente, a volte, sono molto più forti di chi realmente c’è.
Antonino Cascione Sezione Appunti
La terapia di Coppia in una prospettiva trigenerazionale 2. Differenziazione dalla famiglia di origine
Nel momento in cui si incontra una coppia è importantissimo domandarsi immediatamente qual è il grado di
differenziazione del sé che ognuno dei due componenti ha raggiunto rispetto alla propria famiglia di origine.
E’ possibile pensare alla differenziazione come un equilibrio dinamico tra appartenenza e separazione.
La differenziazione del Sé è strettamente relativa a ciò che Bowen definisce la “Posizione Io”, la posizione
di adulto. Differenziarsi permette di acquisire tale posizione, diventando un “intero” e non più una “metà”.
La Posizione Io di adulto, infatti, non si acquisisce attraverso la semplice uscita di casa. Williamson sostiene
che per acquisire una Posizione Io si deve arrivare all’età matura, che si aggira intorno ai 35/40 anni, ovvero
quando ci si svincola realmente dalla famiglia di origine.
Williamson parla della conquista dell’Autorità Personale.
Nel considerare una coppia ed il suo funzionamento rispettivo al livello di differenziazione del Sé dei due
membri dalle rispettive famiglie di origine, è utile suddividere i tre piani generazionali (quello della famiglia
di origine, quello della coppia e quello dei figli).
Possiamo parlare di posizione bilanciata per le coppie con un sufficiente equilibrio tra appartenenza e
separazione e di diverse tipologie di posizioni sbilanciate.
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La terapia di Coppia in una prospettiva trigenerazionale 3. Posizione di coppia bilanciata
La coppia è bilanciata quando c’è sufficiente equilibrio tra appartenenza e separazione. Quando si
considerano i tre piani generazionali nella famiglia bilanciata, questi tra piani rimangono ben distinti.
In seduta è importante valutare se il bambino sia libero di muoversi nel suo piano relazionale senza
collocarsi costantemente in mezzo alla coppia. I matrimoni a tre si possono verificare spesso quando i figli
nascono troppo presto, oppure quando nascono dopo molto tempo.
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La terapia di Coppia in una prospettiva trigenerazionale 4. Posizione di coppia sbilanciata: orfani psicosociali
Coppia instabile tra due orfani psicosociali in attesa di sicurezza dai piani inferiori.
Si verifica quando ci sono stati dei tagli emotivi con la famiglia di origine. Molte persone non riescono a
separarsi dalle famiglie d’origine e scappano, creando dei tagli emotivi.
Molte coppie non riescono a stare in rapporto e scappano perché non hanno dei modelli a cui sono riusciti ad
appartenere e cui separarsi.
Se la sicurezza non viene dai piani di sopra, la coppia la ricerca dai piani di sotto. Quindi la coppia instabile,
quella formata da due orfani psicosociali, ha un’elevata possibilità che vada a ricercare la sicurezza al livello
dei figli.
Purtroppo, a volte, la parte che sta di sotto è proprio quella che presenta aspetti di problematicità, perché
questo ruolo è molto faticoso. In questi casi il bambino svolge un ruolo di accudimento e risponde ai bisogni
di sicurezza del piano di sopra sviluppando, a esempio, un problema come figlio.
Antonino Cascione Sezione Appunti
La terapia di Coppia in una prospettiva trigenerazionale 5. Posizione di coppia sbilanciata: adottati da una famiglia d'origine
Coppia conflittuale adottata dalla famiglia di origine di uno dei due.
Riguarda quei casi in cui il matrimonio viene adottato dalla famiglia di origine di uno dei due. Questi
matrimoni adottati soffrono molto, da una parte a causa dell’interdipedenza con la famiglia di origine di uno
dei due e dall’altra per il distacco emozionale dall’altra.
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La terapia di Coppia in una prospettiva trigenerazionale