Appunti utili per l'esame - Antropologia della parentela e di genere -
La ricerca antropologica mostra che l’aborto, sebbene deplorato e non rappresentato, è una pratica comune ad ogni società conosciuta. L’analisi di Boltanski muove da una ricerca basata su osservazioni ed interviste con donne che hanno vissuto questa esperienza, intrecciando alle loro parole considerazioni di ordine storico sulle differenti modalità con le quali si è governata la penalizzazione e la depenalizzazione dell’aborto.
La condizione fetale (una sociologia della generazione e dell'aborto)
di Viola Donarini
Appunti utili per l'esame - Antropologia della parentela e di genere -
La ricerca antropologica mostra che l’aborto, sebbene deplorato e non
rappresentato, è una pratica comune ad ogni società conosciuta. L’analisi di
Boltanski muove da una ricerca basata su osservazioni ed interviste con donne
che hanno vissuto questa esperienza, intrecciando alle loro parole
considerazioni di ordine storico sulle differenti modalità con le quali si è
governata la penalizzazione e la depenalizzazione dell’aborto.
Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
Facoltà: Scienze della Formazione
Corso: Antropologia
Esame: Antropologia della parentela e di genere
Docente: Claudia Mattalucci
Titolo del libro: La condizione fetale (una sociologia della
generazione e dell'aborto)
Autore del libro: Luc Boltanski
Editore: Feltrinelli
Anno pubblicazione: 20041. Le dimensioni antropologiche dell'aborto
L'aborto è una pratica:
- universalmente riconosciuta;
- oggetto di riprovazione generale;
- tollerata viene eseguita nell'ombra e costituisce il paradigma del potere femminile che resta illegittimo e
nascosto contrapposizione tra ufficiale (pubblico / mondo degli uomini) ed ufficioso ( privato, stregonesco /
mondo delle donne);
- poco rappresentata anche nei testi filosofici e mai associata a forme di ritualismo o simbolismo perché il
feto, sino ad un'epoca recente, non veniva riconosciuto come essere dotato di un'identità specifica ed era
assente dalla sfera dei rapporti sociali.
Rimane sospesa fra il trasgressivo e l'accettabile.
Si occupano della riproduzione:
- la demografia: si interessa dei fenomeni biologici per studiarne con metodi matematici gli effetti sulla
società;
- la sociologia: studia come la società si comporta con i neonati che le vengono forniti dalla biologia, in
particolare attribuisce importanza ai bambini in quanto oggetto di educazione e formazione scolastica. Così
facendo ratifica la divisione tra una fabbricazione del bambino in quanto essere di carne (il cui studio
rientrerebbe essenzialmente nel campo delle discipline biologiche e mediche) ed una formazione del
bambino che dopo la nascita viene preso in carico dal sociale.
Gli esseri umani:
- sono membri di una specie;
- sono oggetto di classificazioni e collocati in insiemi, detti categorie / classi, basati su un principio di
equivalenza che permette di dire: da questo o quel punto di vista il tale è equivalente al tal'altro.
Le classi si perpetuano malgrado la partenza o la morte degli individui che le compongono ed un essere
inclassificabile è un essere asociale;
- vanno considerati nella loro singolarità un individuo, in quanto appartenente ad una classe, ne può
sostituire un altro della medesima classe in una certa funzione ma non sarà lo stesso e questa differenza è
insuperabile.
Non esiste società in cui gli esseri umani non siano oggetto di un processo di singolarizzazione che assegna
loro un (o più) nome, che li designa in proprio, ed un posto unico in un insieme ordinato (nella maggior
parte dei casi un sistema di parentela). Questo processo si innesca nel corso di un continuum che va dal
concepimento alla gravidanza, alla nascita, fino all'integrazione in un gruppo sociale.
Viola Donarini Sezione Appunti
La condizione fetale (una sociologia della generazione e La vita sociale modella la condizione umana in un andirivieni costante fra generalizzazione e
singolarizzazione: viene riconosciuta l'appartenenza di certi esseri all'umanità; questi esseri vengono
accostati in classi di equivalenza in base a tratti impliciti o espliciti capaci di far emergere fra loro delle
somiglianze tali che, colti da un certo punto di vista, possano essere considerati relativamente sostituibili
ma, mediante la stessa operazione, vengono anche singolarizzati in modo che ciascuno di essi, in quanto è se
stesso, non possa essere sostituito da nessun altro. I nomi propri fanno riferimento al carattere rigido
dell'identità di cui dispongono gli esseri umani, che li segue attraverso la loro attribuzione a diverse classi o
il loro passaggio in diversi mondi. Per descrivere le operazioni che consentono di passare dal più generale al
più particolare e viceversa, conviene evitare la metafora della verticalità, che trova il suo fondamento nella
costruzione dello stato moderno e presuppone che gli elementi di base, i singoli, siano meno "sociali" e più
vicini ad uno stato biologico, animalesco dell'umanità rispetto alle entità generali, ai "collettivi" in cui sono
compresi. La singolarità di ogni essere umano preso individualmente, tuttavia, è una creazione della società
quanto le classi di equivalenza pertanto è corretto parlare di risalita in singolarità.
La parentela è l'anello di congiunzione fra due insiemi:
biologico: riproduzione degli esseri umani e delle società umane.
sociale: sistemi, termini, relazioni (di parentela).
Negli esseri umani la sessualità (substrato biologico comune alle specie viventi, mammiferi, primati), da cui
dipende la riproduzione, si trova inquadrata e vincolata dalla parentela (sistema di alleanza) .un fenomeno
biologico viene trasformato in processo sociale.
La rete di parentela è strutturata dall'alleanza che stabilisce una relazione stabile e pubblicamente
riconosciuta fra un uomo e una donna, residenti in genere nello stesso luogo, che gestiscono in comune un
patrimonio e i cui rapporti sessuali generano dei figli legittimi che entreranno a far parte della parentela,
portando un nome e, in misure diverse, potranno vantare il diritto a un'eredità. All'interno del gruppo di
parentela gli individui sono qualcuno, occupano un posto unico contrassegnato dalla dotazione di un nome
che li designa in proprio.
Godelier
Alla riproduzione biologica dell'uomo potrebbe assolvere anche una sessualità non addomesticata (divieto di
impossessarsi sessualmente degli esseri presenti nella cerchia familiare) ma fra i numerosissimi rapporti
sessuali non proibiti che possono avere luogo, solo alcuni garantiscono la riproduzione dell'ordine che deve
regnare fino ad un certo punto nella società umana affinchè esista una società (rigenerazione della società),
vale a dire la generazione di esseri di cui si può identificare la provenienza che, essendo valida, dà loro la
possibilità di occupare un posto unico e identificabile all'interno di un intreccio di relazioni.
Viola Donarini Sezione Appunti
La condizione fetale (una sociologia della generazione e Devereux
Definisce due diversi usi della sessualità:
- fun: è un diversivo e fa parte della sfera privata ed individuale;
- asservita alla generazione: si inserisce nel quadro delle relazioni legittime istituite dalla parentela.
La sessualità, che può essere giocosa, è diventata la base dello sviluppo della vita sociale e quindi della vita
propriamente umana.
Viola Donarini Sezione Appunti
La condizione fetale (una sociologia della generazione e