APPROFONDIMENTI
La casa ecologica: un'abitazione vivibile e sicura
Il pianeta Terra - inutile negarlo - è ormai da tempo afflitto da una pericolosa e a quanto sembra inarrestabile malattia: l’inquinamento ambientale, generato dal progredire della società civilizzata ed industriale.
A questo fenomeno ha spesso contribuito anche l’attività edilizia, tanto da poterla definire una delle maggiori fonti di distruzione dell’ambiente. E da diversi anni a questa ha cominciato a risentirne anche la salute umana, dal momento che i luoghi in cui abitiamo e lavoriamo risultano sempre più inquinati, tossici ed insalubri, tanto che a partire dagli anni ’80 è stato coniato il termine di sick building sindrome (sindrome da costruzione malsana), causa di molti disturbi di salute.
E’ in questo contesto e sulla base di queste considerazioni che nasce e prende piede il concetto di architettura biologica, il cui obiettivo principale è la progettazione di luoghi e spazi che rappresentano le esigenze ed i bisogni di coloro che li andranno ad abitare, nel massimo rispetto e tutela dell’ambiente naturale dell’intero pianeta.
Per far questo occorre sfruttare le condizioni climatiche e disegnare le migliori geometrie per la casa ideale.
Si può dunque cominciare a parlare di “casa ecologica”, la quale si adatta all'ambiente circostante, si modella in base a quelle che sono le esigenze del luogo, sfruttando al massimo tutto ciò che è naturalmente utilizzabile (luce, calore ed energia solare, vento, vegetazione circostante….) con lo scopo non solo di garantire il benessere psicofisico degli utenti, ma anche il risparmio delle risorse ambientali.
La casa così concepita dall’architettura biologica diventa “ecologica” perché tali sono le sue fonti energetiche (il più possibile naturali), i suoi materiali da costruzione (tali da consentire la evapo-traspirazione dell’umidità, reperibili in loco, naturali e non inquinanti, e soprattutto riciclabili) e le sue tecniche costruttive (volte al rispetto e alla cura dell’ambiente esterno, ma anche all’isolamento acustico e termico e alla protezione dalla tossicità e dai campi magnetici). Non solo, ma anche il luogo (privo di fattori geologici negativi quali ad esempio campi magnetici o acqua inquinata), l’esposizione, le energie, e gli impianti (a favore dell’uso razionale dell'acqua e del riscaldamento).
Volendo entrare nel dettaglio della questione, parliamo innanzi tutto dei materiali, dicendo che essi devono garantire l’isolamento acustico e termico all’interno dell’edificio, ma in modo naturale. I prodotti isolanti e coibentanti sintetici, infatti, creano una copertura a tenuta stagna, che non permette facilmente né il ricambio d’aria né la traspirabilità della costruzione, né il passaggio naturale della luce.
Tra i materiali bio-ecologici da costruzione ricordiamo il laterizio, che possiede le caratteristiche di isolamento/traspirazione più versatili, e la pietra, benché abbia gli inconvenienti del costo e della scarsa coesione. Altri materiali ecologicamente corretti sono il cemento, la malta di calce e la malta cementizia.
Tra gli isolanti, invece, sono da preferire la cellulosa ininfiammabile e antitarme, le sfere di vetro espanso o il sughero, o ancora i pannelli di legno esenti da colle sintetiche.
Nella struttura portante, poi, l’architettura biologica preferisce che sia prevalentemente impiegato il legno, il quale gode di un posto privilegiato tra i materiali ecologici, poiché sano e non trattato chimicamente.
Per il riscaldamento, come già accennato, è invece opportuno sfruttare il più possibile l’energia solare.
Oggigiorno, infatti, le abitazioni sono fin troppo riscaldate, e questo determina una elevata differenza di temperatura tra clima interno e clima esterno.
L’architettura biologica tende ad impiegare sistemi di riscaldamento più sani, che prevedono un minor consumo energetico ed un minore impatto ambientale.
Lo stesso vale per la luce, per la quale si cercherà di sfruttare la luce naturale, soprattutto per un risparmio energetico.
Per garantire sia riscaldamento che luce, particolare attenzione dovrà essere data dunque alla forma (tale da comportare minor dispersione termica nei mesi freddi e maggior coibentazione in quelli caldi) e alla posizione dell’edificio, che si dovranno adattare il più possibile all’ambiente ed ottimizzare le risorse naturali.
I sistemi di accumulo del calore, poi, possono essere suddivisi in due gruppi:
- SISTEMI ATTIVI: che impiegano impianti con dispositivi meccanici per raccogliere e trasportare il calore.
- SISTEMI PASSIVI: che raccolgono e trasportano il calore con mezzi non meccanici tramite irraggiamento, conduzione e convezione naturale
Questi ultimi, sebbene semplici nella messa in opera, nel funzionamento e nella manutenzione, hanno tuttavia un grande difetto: l’impossibilità di regolazione e di rispondere rapidamente alle variazioni.
La progettazione dell’impianto idraulico, invece, che dovrebbe ridurre il consumo di acqua e il recupero e riutilizzo almeno delle acque piovane, bianche e grigie, dovrebbe prevedere l’installazione di scarichi intelligenti o a due vie che consentono cioè di utilizzare quantità differenziate di acqua a seconda dei bisogni.
Oltre che esternamente, l’architettura biologica si preoccupa di curare la casa anche al suo interno, alla luce di una quanto più possibile ergonomia dell’arredamento ed ecologia dei materiali.
Molti dei mobili d'arredo presenti nelle nostre case sono infatti dannosi per la salute, non solo per la loro forma (che costringe il corpo a posizioni innaturali che alla lunga possono portare anche a gravi problemi a carico della spina dorsale o della circolazione), ma anche per la composizione stessa dei materiali che si rivela talvolta inquinante.
Alla luce di quanto detto appare chiaro che, in questo mondo sempre più inquinato ed abusato dall’attività umana, l’architettura biologica - disciplina fino a cinquant’anni fa completamente sconosciuta e che col tempo sta invece facendosi sempre più strada nel modo della progettazione e della costruzione edilizia - rappresenta una svolta, un modo intelligente di vivere forme e spazi nel rispetto dell’ambiente.
Senza esagerazioni, è possibile che questo nuovo modo di concepire l’edilizia diventi un giorno l’unico modo possibile, ed il migliore. I principi della casa biologica che si stabiliscono oggi, pongono le basi per il futuro della progettazione.
Immagine: R4House presentate al Construmat 2007