In particolare l analisi Ł puntata sul cabotaggio , avendo per oggetto il trasporto
merci, che con le recenti direttive europee sta assumendo il ruolo che gli
competeva da tempo.
Lo studio esamina ed evidenzia i flussi europei ed italiani .
L analisi parte dall individuazione del cabotaggio, in tutti i suoi aspetti,
esaminando quali sono le principali motivazioni di sviluppo, le alternative ad
esso come il trasporto su strada e su strada ferrata, ed infine quali strategie
devono perseguire le imprese che utilizzano questa modalit di trasporto.
L obiettivo Ł quello di conseguire validi risultati sia in termini di qualit del
servizio, che in termini di profitto.
Particolare attenzione viene riservato al concetto di intermodalit nelle sue
diverse accezioni come strada-mare, ferro-mare ed altre .
L esame delle infrastrutture Ł approfondito mettendo in risalto, non solo l entit
del tonnellaggio delle navi adibite al cabotaggio, ma i porti e le direttrici che ad
essi arrivano e che da essi ripartono, esaminando le nuove tecnologie delle
strutture di imbarco e sbarco.
L esposizione procede esaminando il punto di arrivo di questa evoluzione in
atto: lo Short Sea Shipping , definendolo, motivandolo e passando in rassegna
gli interventi da effettuare in modo da renderlo sempre piø rispondente agli
obiettivi per i quali Ł sorto e si sta sviluppando .
Il progetto dello Short Sea Shipping Ł stato proposto dalla commissione
europea sin dal 1997 ed esso racchiude le condizioni per il potenziamento del
cabotaggio e le indicazioni verso il maggior utilizzo delle autostrade del mare .
Tali norme permetteranno una maggiore integrazione dei vari tipi di modalit di
trasporto, con un contemporaneo decongestionamento della rete stradale e
conseguenti benefici ambientali.
Si passeranno in rassegna i finanziamenti predisposti, con il progetto Marco
Polo, al fine di facilitare lo sviluppo nel senso desiderato e la conseguente
reazione delle imprese del settore con gli eventuali cambiamenti delle loro
strategie.
Si prosegue con il confronto tra le due modalit di trasporto, esaminando sia i
vantaggi gestionali che ne derivano, che quelli ambientali e sociali.
I vantaggi di gestione si evidenziano con l esame della struttura dei costi e con
l aiuto del teorema di Hoover, si perviene alla dimostrazione della convenienza
nell utilizzo di questa modalit di trasporto.
Lo studio esamina con attenzione la diminuzione dei cosiddetti costi esterni
evidenziando che l utilizzo di questa modalit protegge l ambiente.
Si prosegue con considerazioni critiche riguardo lo Short Sea Shipping e il suo
necessario sviluppo, mostrando i lati negativi che il mancato utilizzo
comporterebbe.
L esposizione si conclude con l esame di un caso concreto, quello della
Tirrenia Navigazione S.p.a., azienda peculiare di questo settore, che si trova ad
operare tra due poli opposti: l eccessiva burocrazia che ha in eredit quale
aziende a partecipazione statale, con un oggetto sociale considerato di interesse
pubblico, e le direttive Europee convergenti verso una completa
liberalizzazione.
L imperativo categorico Ł quello di adeguare le strategie, al nuovo, allo scopo di
cogliere le opportunit di sviluppo che questa modalit di trasporto presenta.
Nell ultimo capitolo si presenta una breve storia dell azienda evidenziando le
attivit e le risorse impiegate ed esaminando l attivit attuale dell impresa.
L attivit del cabotaggio nell impresa rappresenta una metodologia usata da
molti anni e con la quale la Tirrenia di Navigazione S.p.a. ha raggiunto la sua
affermazione; ma la societ ha l arduo compito, con le altre imprese del settore,
di conseguire risultati tali da far diminuire la distanza che attualmente si registra
tra il cabotaggio italiano e quello europeo.
Si descrive inoltre, la possibilit , per ora in embrione, di una privatizzazione
dell impresa necessaria per agire con successo nel vasto mercato Europeo
dominato da norme tese a favorire la libera concorrenza.
In conclusione si afferma che lo sviluppo dello Short Sea Shipping porter a
successi che permetteranno al nostro paese di cogliere l opportunit
dell incremento dei traffici sia tra i paesi che si affacciano sul mare
Mediterraneo, attualmente in forte espansione, sia tra questi ed i paesi del nord
Europa.
1
CAPITOLO I
IL TRASPORTO DELLE MERCI VIA MARE
1 . 1 IL TRASPORTO MARITTIMO : COMPONENTE IMPORTANTE DEL
COMERCIO INTERNAZIONALE
Per poter analizzare nel dettaglio lo scenario europeo e italiano del trasporto
marittimo delle merci, occorre soffermarsi, sia pur brevemente,
sull importanza che questa modalit di trasporto riveste nel commercio
internazionale.
Nell Europa del 2004 il trasporto marittimo assume un ruolo chiave nel
processo di scambi di materie prime e prodotti.
AffinchØ, tra due punti dello spazio, si produca trasporto occorre :
una comunicazione e un interscambio commerciale tra due paesi.
che i prezzi della merce da trasportare siano diversi tra i due punti,
e, in particolare, la differenza tra di essi sia maggiore o uguale al
costo del nolo.
PA PB nolo
dove PA = Prezzo di destinazione
dove PB = Prezzo di origine 1
1
Gozzi A. 1997 Bulk Shipping Giappichelli Editore
2
La scelta delle imprese che utilizzano vettori per il trasporto delle merci
ricade, sempre piø spesso, sul settore marittimo, il quale, come nota il Gozzi,
Ł l unico che non incide in maniera considerevole sui costi di gestione; per
questo motivo si pu affermare che il trasporto marittimo non subisce
concorrenza.
Il settore aereo Ł troppo costoso, e quello dei mezzi su gomma e ferro non Ł
adatto a trasportare ingenti quantit di merce sulla lunghissima distanza.
Si nota dal grafico n.12, come gli interscambi merceologici, oggi, avvengano
prevalentemente via mare.
Grafico N.1
Modalit di trasporto merce in Europa
Terra
7%
Mare
67%
Altri
13%
Strada
13%
Terra
Mare
Altri
Strada
Fonte Eurostat 2000
2
Fonte : Eurostat 2000
3
Si analizzano, ora, i fenomeni che hanno contribuito allo sviluppo del
trasporto marittimo, specialmente tra aree geografiche molto distanti.
La globalizzazione dell economia, l internazionalizzazione delle imprese e
la liberalizzazione degli scambi hanno portato ad una serie di innovazioni e
trasformazioni delle imprese del settore. La prima Ł stata il decentramento
della produzione nelle aree dove le convenienze localizzative sono piø
favorevoli, questo perchØ il basso costo del lavoro e la minore imposizione
fiscale rendono possibile un abbassamento dei costi di produzione ed un
conseguente prezzo sul mercato piø competitivo.
Si Ł passati, cosi, da un sistema distributivo nazionale ad una distribuzione
dei prodotti finiti su scala globale, portando le imprese alla conquista di
mercati diversi ancora inesplorati.
Altro fattore rilevante Ł stato la crescita dei paesi in via di sviluppo e del
conseguente ruolo di Catalizzatore dei flussi di materie prime e scambi,
portando i paesi industrializzati a sfruttare le esternalit positive che ne
derivavano.
Quando si parla di esternalit si intendono gli effetti positivi che le imprese
ricevono nello stipulare accordi con questi paesi che assicurano una
produzione costante ed economica.3
3
Gozzi A. 1997 Bulk Shipping Giappichelli Editore
4
La globalizzazione ha portato ad una evoluzione del settore in questione
attraverso una serie di avvenimenti come lo sviluppo del trasporto
containerizzato, che ha consentito di ridurre i costi di imballaggio e di
facilitare le operazioni di carico e scarico;
la nascita di grandi porti in aree geograficamente strategiche, in
corrispondenza dei quali si intersecano le principali direttrici dei traffici
transoceanici;
lo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi portuali che hanno consentito a
tutti i porti di usufruire di benefici considerevoli.
Il porto ha, cos , assunto un ruolo di primo nodo strategico della catena
logistica, all interno del quale le merci vengono sdoganate verso il sistema
dei trasporti terrestri.
Le imprese maggiormente interessate a questi fenomeni sono le compagnie
di navigazione, che, attraverso la stipulazione di alleanze, tendono a
spartirsi le principali direttrici dei traffici mondiali.
Queste ultime hanno la necessit di coprire il maggior numero di rotte
possibili; per questo motivo, hanno puntato su strategie competitive che
rendessero il mercato europeo di difficile penetrazione. 4
4
Federtrasporto l internazionalizzazione delle Imprese
5
Le imprese del settore, si sono cos organizzate, cercando di puntare su
alcuni aspetti peculiari che le potessero rendere ancora piø competitive.
La consistenza della flotta e la portata delle navi sono un elementi di
difficile concorrenzialit poichØ gli ingenti investimenti che una compagnia
di navigazione sostiene non permettono alle imprese minori di intaccare il
mercato. Per questo motivo il numero dei porti dove effettuano scalo le navi
e la frequenza e la regolarit del servizio sono diventati determinanti per le
imprese che tendono ad occupare una nicchia di mercato. Infatti le piccole
imprese di trasporto merci via mare, facilitando i collegamenti di breve
distanza, offrono servizi sempre piø specializzati per le imprese.
Si pu vedere, nella Tavola 15, dove sono evidenziate le principali tipologie
di trasporto marittimo, per tipo di merce trasportata e caratteristiche del
servizio; lo sforzo prodotto da tali imprese ,tese a diversificare al massimo il
servizio, allo scopo di soddisfare al meglio le esigenze dei potenziali clienti.
Tale evoluzione ha portato ad un maggior sviluppo delle imprese minori,
che, grazie alla loro ridotta dimensione ed alla naturale flessibilit , hanno
raggiunto considerevoli risultati.
Esse, stipulando accordi tra loro, sono riuscite ad offrire un servizio a costo
contenuto e di estremo interesse per la clientela.
5
Fonte : Nomisma 1997
6
Tavola 1 Tipologie di trasporto marittimo
Tipologia di merci trasportate Caratteristiche del servizio
Non regolare (tramp) Merce omogenea, che riempie di per Trasporto alla rinfusa con
sØ la totalit o una parte importante frequenze irregolari effettuato da
della capacit disponibile sulla nave: navi da carico noleggiate su
petrolio, minerali, cercali, ecc. domanda.
Modalit di trasporto stabilite in
un contratto di noleggio tra
l’armatore e l’utente.
Regolare Merce eterogenea per caratteristiche L’offerta di servizi ha carattere di
Fisiche e valore, consegnata da un "common carrier": la capacit di
numero elevato di caricatori. Merci in trasporto Ł permanente,
piccole o medie quantit , insufficienti indipendente da domande
a riempire economicamente una parte specifiche, aperta a tutti gli utenti
sostanziale della nave. su una base prestabilita e non
discriminatoria.
I prezzi sono annunciati in
anticipo.
Containerizzato Riduce i rischi di danneggiamento
delle merci durante le operazioni
di carico e scarico;
Riduce i costi di imballaggio e di
assicurazione per l’utente;
Facilita le operazioni di
movimentazione nei porti.
Convenzionale Prodotti siderurgici, metallurgici e Tipo di trasporto di linea piø
(break bulk) materiali da costruzione prefabbricati. diffuso fino agli anni ’60.
I lotti di merci sono accatastali nelle
stive aperte.
Specializzato (neo
bulk)
Prodotti siderurgici, metallurgici. Contratti di noleggio o di servizio a
lungo termine;
fertilizzanti, prodotti chimici, prodotti
forestali e derivati del legno,
automobili. Quantit elevate di
merce omogenea che risulta piø
economico trasportare su navi
specializzate
La regolarit del servizio e il
prezzo sono negoziati dai
trasportatori specializzati con i
loro clienti.
Fonte: Nomisma 1997
7
2 LO SCENARIO EUROPEO DEL TRASPORTO MERCI VIA MARE :
FLUSSI FRA GLI STATI DELL UNIONE EUROPEA
L Unione Europea Ł una delle piø importanti aree geo-economiche del
commercio mondiale, anche se ha visto gradualmente diminuire il suo peso
nel corso degli anni. Tanto perchØ il suo tasso di sviluppo non era in linea
con quanto accadeva agli altri paesi ,come U.S.A. e Giappone, caratterizzati
da tassi di crescita elevati.
Tanto premesso Ł da rilevare che essa non ha mai perso il suo primato di
miglior esportatore mondiale.
La composizione geografica dei flussi commerciali all interno dell Unione
Europea Ł cresciuta negli ultimi cinque anni per effetto del forte incremento
del commercio intra-industriale e dell integrazione dei mercati. Le
destinazioni principali dei prodotti dell U.E. sono prevalentemente i paesi
dell est come Polonia, Ungheria, Bulgaria, Romania ecc. ed Ł prevedibile
una loro crescita esponenziale grazie anche al recente allargamento verso Est
della stessa Unione.
Ma prima di analizzare i flussi di trasporto si vedr quali sono i fenomeni
che hanno caratterizzato, negli ultimi anni, il commercio internazionale
facente capo all Europa. Innanzitutto la crescita dei volumi importati ed
esportati a livello globale, un conseguente aumento del peso dei manufatti
8
nel totale delle merci scambiate ed infine il ruolo, sempre piø importante, dei
paesi in via di sviluppo asiatici e latino-americani.
9
I traffici merci nei principali porti Europei sono riportati nella Tavola 26
Tavola 2
TRAFFICI MERCI NEI PRINCIPALI PORTI UE (milioni di tonnellate)
Porto 2000 1999 1998 1990 1980 1970
Rotterdam NL 320 299,1 306,6 288 276 226
Antwerp B 130,5 115,7 119,8 102 82 78
Marseille F 94,1 90,3 93,4 90 103 74
Hamburg D 85,9 81 76,3 61 63 47
Le Havre F 67,5 63,9 66,4 54 77 58
Amsterdam NL 64,1 55,7 55,7 47 34 21
Tees & Hartiep.
UK
51,5 49,3 51,5 40 38 23
Genova I 50,8 45,9 45,9 44 51 53
London UK 47,9 52,4 56,4 58 48 64
Trieste I 47,6 44,8 47,2 34 38 27
Dunkerque F 45,3 38,3 39,2 37 41 25
Bremerhaven D 44,8 36 34,5 28 25 23
Algeciras E 44 41,9 42,1 25 22 8
Wilheimshaven D 43,4 39,8 43,8 16 32 22
Forth Port UK 41,1 45,4 44,4 25,4 29 25
Zeebrugge B 35,5 35,4 33,3 30 12 8
Southampton UK 34,8 33,3 34,3 29 25 28
Milford Haven UK 33,8 32,2 28,8 32 39 41
Gothenburg S 33,1 30,4 30,7 26 22 20
Liverpool UK 30,6 28,9 30,3 23 13 31
Bilbao E 27,5 26 26,4 25 21 11
Tarragona E 27,3 25,1 25,5 24,2 19,8 4,4
Dublin IRL 21 20 18,5 8 7 7
Pireo GR 15,6 13,9 12,9 9,9 n.d. n.d.
Lisbona P 11,6 12 11,3 14 14 9
Helsinki FIN 7 10 10,7 8 5 4
Kobenhavn DK n.d. 9,7 11,9 9 7 6
Totale 1.456,3 1.376,4 1.397,8 1.187,5 1.143,8 943,4
Fonte : Confetra 2001 DG TREN UE
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Confetra 2001 DG TREN - UE