2
3. Sacrifice, (Agni), to Indra, Vàyu, Bçhaspati, Mitra, Agni,
Påùàn, and Bhàga, the âdityas, and the troop of Màruts.
3
Poco dopo, il nome di Bçhaspati è sinonimo di Indra. Si ricorda l’uccisione dei divoratori, la
salvezza del bestiame, la lode degli dei. Questo episodio sarà ripreso più volte successivamente e
spiegato nei dettagli nel decimo màõóala. Per ora se ne accenna soltanto:
3.When the search was set on foot by Indra and the Aïgirasas,
Saramà secured food for her young: then Bçhaspati slew the
devourer and rescued the kine,
and the gods, with the cattle,
proclaimed their joy aloud.
4
Bçhaspati è associato spesso alla figura di Indra: ha le fattezze di un vero e proprio salvatore o di
un benefattore. Questo accostamento non è casuale: Bçhaspati, infatti, è il purohita di Indra.
17. Trita, fallen into the well, invokes the Gods for soccour;
Bçhaspati who liberates many from sin, heard (the supplication).
Heaven and earth, be conscious of this (my affliction).
5
4. Bçhaspati always confer happiness upon us, we solicit that
faculty of both (alleviating pain and obviating peril) implanted in
thee by Manu; may they, who are bountiful and the givers of
dwellings extricate us from all sins, as chariot from a defile.
6
È un personaggio rilevante e a lui si devono onori e sacrifici.
10. Let the invoker (of the gods) offer sacrifice, and may they,
desirous of the offering, (partake of) the acceptable (libation):
Bçhaspati himself, desiring (the libation), celebrates worship
whit libations; with copious and excellent libations. We catch
from a distant quarter the sound of the stones, whereby the
3
I.4.3, 3, pag.40 del volume primo.
4
I.11.5, 3, pag.201 del volume primo.
5
I.6.1, 4, pag.335 del volume primo.
6
I.15.12, 17, pag.333 del volume primo.
3
performer of pious acts has of himself secured the waters (of the
clouds): the performer of pious acts (has secured) many
habitations.
7
Interessante è anche la descrizione fatta più avanti: Bçhaspati appare come il creatore della pioggia.
Si tornerà con insistenza su questo aspetto anche successivamente. Non va di certo sottovalutata la
somiglianza con le divinità dei Màruts, figli di Rudra. In questi inni si pone l’attenzione sull’aspetto
benefico del purohita: va onorato, se si vuole prosperità.
1.(Priests), augument by your hymns Bçhaspati who deserts not
(his worshipper); the showerer (of benefits) the pleasant-
tongued, the adorable; of whom resplendent gods and men, (the
ministers) of the institutor of the sacrifice, emulos in sacred
songs, proclaime (the praise).
2. The hymns of the (rainy) season are addressed to him, who is
verily the creator (of the rain), and has granted it (to the prayers)
of the devout; for that Bçhaspati is the manifester (of all), the
expansive wind that (dispensing) blessings has been produced
for (the diffusion of) water.
4. The glory of this Bçhaspati spreads through heaven and earth
like the sun: receiving worship, and giving intelligence, he
bestow (the rewards of sacrifice); like the weapons of the
hunters, so these (weapons) of Bçhaspati fall daily upon the
workers of guile.
8
Lui è giusto: punisce chi lo merita, premia chi lo invoca. Ci sono continue preghiere affinché
dimostri sempre la sua benevolenza con chi lo ama, la sua severità con chi lo disprezza: doni
progenie e lunga vita a chi ne è degno.
5. Divine Bçhaspati, thou dost not bestow desired (wealth) upon
those stupid (men), who, sinful and mean, subsist, considering
thee, who art auspicious, as an old ox: but thou favourest him
who offers (thee) libations.
7
I.21, 10, pag.52 del volume secondo.
8
I.24.11, 1, 2 e 4, pag.165-166 del volume secondo.
4
6. Be a (pleasant) way to him who goes well and makes good
offerings, like the affectionade friend of (a ruler who) restrains
the bad; and may those sinless men who instruct us, although yet
enveloped (by ignorance), stand extricated from their covering.
7. To whom praises (necessarily) proceed, as men (assemble
round a master); as rivers, rolling between their banks, flow to
the ocean: that wise Bçhaspati, greedy (after rain), and stationary
in the midst, contemplates both (the ferry and the water).
8. So, Bçhaspati, the mighty, the beneficent, the powerful, the
showerer (of benefits), the divine, has been glorified; praised by
us, may he make us possessed of progeny and cattle, that thence
we may obtain food, strength, and long life.
9
Bçhaspati emerge anche come guerriero e distruttore degli Asura. È un aspetto importante da
ricordare, poiché saranno numerosi i riferimenti a quest’episodio anche in altri testi che vedremo in
seguito. Tuttavia, val la pena riportare l’interpretazione che Tucci fa in riferimento a questo
particolare. La sua tesi è la seguente: gli Asura sarebbero una sorta di pretesto per giustificare la
posizione di Bçhaspati. Egli infatti, pur essendo un purohita divino, e quindi un brahmano per
eccellenza, viene considerato il fondatore del sistema lokàyata. Come mai questa contrapposizione?
Come può un brahmano essere il fondatore di una dottrina tanto nemica all’ortodossia? Tucci
10
dà
una spiegazione storica, non solo filosofica. Studiando l’evoluzione della scuola lokàyata, coglie un
aspetto peculiare della stessa: inizialmente, essa era una dottrina sussidiaria a molte altre materie. Il
carattere prettamente speculativo e filosofico lo acquisirà in un secondo momento. Per il primo
periodo, veniva considerata parte del sapere che doveva essere conosciuto da ogni buon dotto. In
particolar modo, osserva Tucci, è nel primo capitolo del Kauñãlyàrtha÷àstra che si trovano
riferimenti continui alla disciplina lokàyata assieme alle materie vàrttà (commercio) e daõóanãti
(politica). Poiché al tempo del ministro Kauñãlya spesso lavoravano presso la corte, come ministri,
dei brahmani, era logico dedurre che gli stessi dovessero essere a conoscenza di questa particolare
scienza. Nel momento in cui il lokàyata iniziò a diversificarsi e ad assumere le fattezze di un vero e
proprio sistema filosofico, per giunta contrario all’ortodossia, si cercò di giustificare la posizione di
Bçhaspati. Rinnegare che lui fosse il fondatore della scuola lokàyata, era pressoché impossibile;
l’episodio della dispersione degli Asura allora, sembrò ai brahmani la soluzione migliore: egli
9
I.24.11, 5-8, pag.166 del volume secondo.
10
Giuseppe Tucci, Linee di una storia del materialismo indiano, Reale Accademia Nazionale dei Lincei, Roma 1924,
pag.270.
5
avrebbe fatto questo per impedire ai demoni di nuocere ad Indra. La scienza da lui insegnata -il
lokàyata appunto- era un saper volutamente sbagliato. Naturalmente questo non rendeva onore al
pensiero materialistico, ma era il modo migliore per salvare il brahmanesimo. Tucci dà
un’interpretazione singolare e mai pensata prima: oggi si è concordi nel sostenere la ragionevolezza
di questa teoria. Ho preferito riportare ora questa informazione al fine di cogliere fin da questo
momento l’importanza della figura di Bçhaspati e la complessità delle questioni sorte
nell’analizzare da vicino il pensiero materialistico. Fatta questa precisazione, riporto nuovamente
gli inni contenuti nel ègveda a lui dedicati.
Nel secondo mandala, ritroviamo preghiere al purohita. Ancora si chiede protezione, distruzione
dei nemici. Bçhaspati dispensa i beni a chi li merita, punisce l’ira e gli avversari.
2. Bçhaspati, destroyer of the Asuras, through thee, the
intelligent gods have obtained the sacrifical portion: in like
manner as the adorable sun generates the (solar) rays by his
radiance, so art thou the generator of all prayers.
3. Having repelled revilers, and (dispersed) the darkness; thou
standest, Bçhaspati, on the radiant chariot of sacrifice, (which is)
formidable (to foes), the humiliator of enemies, the destroyer of
evil spirits, the cleaver of the clouds, the attainer of heaven.
4. Thou leadest men, Bçhaspati, by virtuous instruction; thou
preservest them (from calamity): in will never overtake him who
presents (offerings) to thee: thou art the afflicter of him who
hates (holy) prayers; thou art the punisher of wrath: such is thy
great mightiness.
6. Thou, Bçhaspati, art our protector, and the guide of (our) path;
(thou art) the discerner (of all things): we worship with praises
for thy adoration: may his own precipitate malice involve him (in
destruction) who practises deceit against us.
8. Bçhaspati, defender (from calamity), we invoke thee, the
protector of our persons, the speaker of encouraging words, and
well disposed towards us: do thou destroy the revilers of the
gods: let not malevolent attain supreme felicity.
6
10. Through thee, Bçhaspati, (who art) the fulfiller of our
desires; pure, and associate (with us), we possess excellent food:
let not the wicked man who wishes to deceive us be our master;
but let us, excelling in (pious) praises, attain prosperity.
11
Spesso viene celebrato per la sua abilità in guerra. Significativi sono i seguenti versi:
12. Let not, Bçhaspati, the murderous (weapon) of that man
reach us, who, with unrighteous mind, seeks to harm us; who,
fierce and arrogant, designs to kill (thy) worshippers: may we
baffle the wrath of the strong evildoer.
13. Bçhaspati is to be invoked in battles; he is to be approached
with reverence: he who moves admist combats, the distributor of
repeated wealth; the lord Bçhaspati has verily overturned all the
assailing malignant (hosts), like chariots (overturned in battle).
14. Consume with thy brightest (weapon) the Ràkùasa, who
have held thy witnessed prowess in distain: manifest, Bçhaspati,
thy glorified (vigour), such as it was (of old), and destroy those
who speak against thee.
15. Bçhaspati, born of truth, grant us that wonderful treasure,
wherewith the pious man may worship exceedingly; that
(wealth) which shines amongst men; which is endowed with
lustre, (is) the means of (performing holy) rites, and invigorates
(its possessor) with strength.
16. Deliver us not to the thieves, the enemies delighting in
violence, who seize ever upon the food (of others); those who
cherish in their hearts the abandonment (of the gods); (they),
Bçhaspati, who do not know the extent of (thy) power (against
evil spirits).
12
Gli inni successivi seguono la falsariga dei precedenti; li riporto al fine di cogliere ancora la
solennità degli stessi e le lodi che celebrano Bçhaspati.
11
II.3.1, 2-4, 6, 8, 10, pag.224-225 del volume secondo.
12
II.3.1, 12-16, pag.226 del volume secondo.
7
18. When Bçhaspati, descendant of Aïgiras, for thy glory,
Pàrvata had concealed the herd of kine, thou didst set them free,
and with thine associate, Indra, didst send down the ocean of
water which had been enveloped by darkness.
1. Inasmuch, Bçhaspati, as thou rulest (over all), accept this our
propitiation: we worship thee with this new and solemn hymn:
since this, thy friend, our benefactor, celebrates thee, do thou
fulfil our desires.
10. Expansive, vast, and excellent riches, are the attainable
(bounties) of Bçhaspati, the sender of the rain; these are the gifts
of the adorable giver of food, whereby both (descriptions of
worshippers) entering here enjoy (abundance).
13
La felicità e la ricchezza sono due aspetti importanti che traspaiono dagli inni vedici, i quali
esprimono una visione ottimistica della vita e, perché no, un po’ materialistica. Il pessimismo legato
ai concetti di karman, saüsàra. . . emergerà solamente in una fase successiva, nelle Upaniùad.
Allora anche la figura di Bçhaspati non avrà più lo spessore che troviamo nel ègveda . Questo non
significa che non vi saranno più accenni utili alla ricostruzione del pensiero materialistico, ma
avranno tutt’altra natura e spessore
14
.
Nel terzo màõóala troviamo ancora riferimenti a Bçhaspati, dapprima tra una cerchia di divinità in
un secondo momento, da solo.
5. I invoke to this rite, Dadhikra, Agni, the divine Uùàs,
Bçhaspati, the divine Savitç, the A÷vãns, Mitra and Varuõa,
Bhàga, the Vàsus, the Rudras, and âdityas.
15
4. Bçhaspati, friend of all the gods, accept our oblations: grant
precious treasures to the offerer.
5. Adore the pure Bçhaspati at sacrifices with hymns: I solicit of
him unsurpassable strength.
13
II.3.1, 18 e II. 3. 2, 1, 10, pag.227-228, 230 del volume secondo.
14
Per vedere i riferimenti al materialismo contenuti nelle Upaniùad si guardi il paragrafo successivo.
15
III.2.8, 5, pag.28 del volume terzo.
8
6. The showerer (of benefits) on men, the omniform, the
irreproachable, the excellent Bçhaspati.
16
Nel quarto màõóala, Bçhaspati compare spesso vicino ad Indra. Questo lo abbiamo già visto
precedentemente, ma vale la pena soffermarsi per capire la ragione di questo accostamento.
Bçhaspati, figlio dello çùi Aïgiras, era divenuto purohita di Indra: questo è il motivo per cui i due
vengono tante volte menzionati assieme.
1. (I present) the agreeable oblation to your mouths, Indra and
Bçhaspati, and the hymn and the exhilarating beverage are
offered.
2. This delicious Soma is effused, Indra and Bçhaspati, for you,
for (your) drinking and exhilaration.
3. Indra and Bçhaspati, come to our dwelling, drinkers of Soma,
to drink the Soma juice.
4. Grant to us, Indra and Bçhaspati, riches comprising a hundred
(cattle), a thousand horses.
5. Indra and Bçhaspati, we invoke you with praises, when the
libation is effused, to drink of this Soma juice.
6. Drink, Indra and Bçhaspati, the Soma, in the dwelling of the
donor, and be exhilarated in his abode.
17
Va senz’altro sottolineata l’importanza di Indra nel periodo vedico. Successivamente sarà un po’
emarginato e adombrato dalle figure di øiva, Viùõu, Brahma, ma nel ègveda lui ha un ruolo di
rilievo: è il dio della guerra per eccellenza, è colui che permette ricchezza e prosperità. Non è un
caso che lo stesso Bçhaspati, essendo suo purohita, sia descritto in termini simili. Gli inni a lui
rivolti, infatti, sono spesso invocazioni che sottolineano il suo carattere guerresco oltre a quello
benefico. Questo aspetto però, è, a mio avviso, espressione di un qualcosa di più profondo. La
figura di Indra ha un’importanza troppo rilevante nel ègveda per essere emarginata senza motivo.
Io penso che la causa sia di origine storica più che religiosa. Ormai si conosce quella che doveva
essere la situazione al tempo della composizione del ègveda (databile attorno al 1400 a.C): gli
ârya, popolazione di origine indoeuropea, dopo una serie di spostamenti (probabilmente dalla zona
originaria del Caucaso), si erano insediati nel nord dell’India, attorno al 1500 a.C. Dai riferimenti in
16
III.5.9, 4-6, pag.153 del volume terzo.
17
IV.5.4, 1-6, pag.301-302 del volume terzo.
9
merito presenti nell’epica indiana (Mahàbhàrata e Ràmàyaõa), si ha modo di sapere che la
convivenza tra i nuovi invasori e le popolazioni locali non doveva essere molto facile.
L’integrazione fu un processo lungo e non privo di lotte. In un contesto del genere, quindi, era
comprensibile l’importanza data alla figura di Indra, dio della guerra e, di conseguenza, anche al
suo purohita Bçhaspati. Successivamente, quando i due popoli iniziarono a convivere serenamente,
e soprattutto cominciarono a delinearsi i primi albori della grande riforma delle Upaniùad, anche la
divinità del guerriero Indra perse d’importanza. La figura di Bçhaspati fu un po’ emarginata, ma
questo non impedì, di certo, il fiorire del sistema materialistico.
Fatta questa digressione, importante per capire effettivamente il ruolo di Bçhaspati e di Indra,
ritorniamo all’analisi delle preghiere contenute nel ègveda . Sempre nel quarto màõóala, si
leggono inni che ricordano nuovamente l’aspetto protettivo e benefico del purohita.
1.The ancient sages, illustrious, intelligent, have placed before
(them) the pleasing-tongued Bçhaspati, who propped up by (his)
strength the ends of the earth, and who abides with noise in three
regions.
2. Bçhaspati, protect the fruit-yielding, progressive, uninjured,
ample sacrifice of this (thy worshipper, at which) they who are
the terrifiers (of foes), the delighters of thee who art possessed of
great wisdom, glorify (thee) in our behalf.
3. Those (steeds), Bçhaspati, which had come from that distant
(region), the best (of all), have sat down in connection with the
ceremony, and to thee the Soma juices expressed by the stones
flow copiously, (accompanied) by the sounds of praise, like deep
wells that supply water.
4. Bçhaspati, when first being born in the highest heaven of
supreme light, seven-mouthed, multiform, (combined) with
sound and seven-rayed, has subdued the darkness.
5. (Aided) by the praised and brilliant troop (of the Aïgiras), he
destroyed with sound the mischievous Bàla, Bçhaspati, shouting
aloud, set free the boon-bestowing, oblation-supplying kine.
6. Thus may we offer worship with sacrifices, with oblations,
with praise, to the paternal, universal deity, the showerer (of
benefits); and may we, Bçhaspati, become possessed of riches,
and be blessed with excellent progeny and valiant descendants.
10
7. That prince overcomes by his strength and prowess all hostile
people, who cherishes liberally Bçhaspati, and glorifies and
honours him as the first sharer (of the offering).
10. Bçhaspati, do thou and Indra, both exulting and showering
riches, drink the Soma at this sacrifice: may the all-pervading
drops enter you: bestow upon us riches comprising all male
descendants.
11. Bçhaspati, Indra, elevate us: may the favourable disposition
of you both be combined for us: protect our rites: be awake to
our laudations, comound the arrogant (foes) of us who are the
donors (of oblations).
18
Per cogliere nuovamente l’importanza del purohita, riporto le invocazioni che sono contenute anche
nel quinto màõóala. Riprendono sempre le stesse qualità di Bçhaspati:
7. Glorify the firs donor of precious treasure, Bçhaspati, the
distributer of riches, the bestower of great happiness upon him
who recites or chants (his praise), who comes laden with ample
wealth to his invoker.
8. Associated, Bçhaspati, with thy protections, (men) are
unharmed (by foes), and become opulent and blessed with
descendants: may wealth devolve on those who are generous,
and givers of horses, of cows, of clothes.
12. (Priest) place the mighty Bçhaspati, the creator, whose back
is dark blue, in the chamber (of sacrifice): let us worship him
who is seated in the interior of the mansion, everywhere shining,
golden-hued, resplendent.
5. Or may the adorable, heaven-abiding company of the Màruts,
come to us to take their seats on the sacred grass; or may
Bçhaspati, Påùàn, Varuõa, Mitra, Aryaman, bestow upon us
domestic happiness.
19
18
IV.5.5, 1-7, 10-11, pag.303-305 del volume terzo.
19
V.3.10, 8, pag.431; V.3.11, 12, pag.426; V.4.2, 5, pag.448 del volume terzo.
11
Il primo inno a lui dedicato nel sesto màõóala, lo rappresenta come colui che indica la strada a
coloro che si smarriscono.
We have wandered, gods, into a desert where there is no track of
cattle: the vast extant earth has become the protectress of
murderers: direct us, Bçhaspati, in our search for cattle: shew the
path, Indra, to thy votary being thus astray.
20
Più avanti viene descritto come una divinità cosmica vera e propria: è legato alla pioggia; dona
abitazione a chi lo prega, domina le acque e il firmamento.
1. Bçhaspati, who is the breaker of the mountain, the first born
(of Prajàpati), the observer of truth, the descendant of Aïgiras,
the partaker of the oblation, the traverser of two worlds, abiding
in the region of light, is to us as a father: he, the showerer,
thunders loud in heaven and earth.
2. Bçhaspati, who has appointed a region for the man who
attends diligently at divine worship, destroying impediments,
conquering foes, overcoming enemies, demolishes various cities
(of the Asuras).
3. This divine Bçhaspati has conquered the treasures (of the
enemy), and the spacious pastures with the cattle: purposing to
appropriate the waters (of the firmament), he destroys with
sacred prayers the adversary of heaven.
21
Bçhaspati è puro; possiede armi d’oro e con esse garantisce tesori in cielo e terra.
7. He verely is pure, borne by numerous conveyances, he is the
purifier, armed with golden weapons, the object of desire, the
enjoyer of heaven; he, Bçhaspati, is well domiciled, of goodly
aspect, a most bountiful giver of ample food to his friends.
8. The divine heaven and earth, the generatrices of the deity,
have by their might, given growth to Bçhaspati: magnify,
20
VI.4.4, 20, pag.133 del volume quarto.
21
VI.6.12, 1-3, pag.207-208 del volume quarto.
12
friends, the magnifiable, and may he render (the waters) easy to
be crossed and forded for (the attainment of) food.
10. You two, Bçhaspati and Indra, are lords of both celestial and
terrestrial treasure: grant riches to the worshipper who praises
you: and do you (gods) ever cherish us with blessings.
22
Nell’ottavo e nono màõóala, ci sono inni in cui Bçhaspati viene invocato tra altre divinità:
2. In like manner, as you have prepared, A÷vãns, the sacrifice
for Manu, consent (to prepare it) for the son of Kànwa; for I
invoke Bçhaspati, the universal gods, Indra and Viùõu, and the
A÷vãns with rapid steeds.
11. O all ye gods, come together to the consecration of the Soma,
Vàyu, Bçhaspati, øårya, Agni and Indra.
4. May the generous (gods) met together come to us Påùàn,
Pàvamàna, Mitra, Varuõa, Bçhaspati, the Màruts, Vàyu, the
A÷vãns, Twàùñç, Savitç, and beautiful Sarasvatã.
6. Flow sweet for the celestial people, flow sweet for Indra,
whose name is worthily invoked; sweet for Mitra, Varuõa,
Vàyu, Bçhaspati, thou who art sweet-flavoured, inviolable.
23
Il decimo màõóala, contiene un inno interessante su cui vale la pena fermarsi. Si tratta di
un’invocazione rivolta contemporaneamente a Bçhaspati e a Yama, il dio dei morti.
Whom has he selected as the slayer of the gods? Whom has he
not selected as non-slayer of the human race? They have made
the çùi Bçhaspati the sacrifice, Yama preserves our loved
bodies.
24
22
VII.6.8, pag.434 del volume quarto.
23
VIII.2.5, 2, pag.68; IX.1.5, 11, pag.406; IX.4.14, 4, pag.541; IX.4.18, 6, pag.548 del volume quinto.
24
X.1.13, 4, pag.37 del volume sesto.
13
Si sostiene che quest’ultimo preservi il corpo dopo la morte e lo accolga nella sua città; Bçhaspati è
detto essere il sacrificio per eccellenza: lui ha un ruolo fondamentale perché, è proprio in virtù dei
sacrifici e delle preghiere fatte dai congiunti vivi, che lo spirito del morto ha modo di superare le
angustie prima di giungere al regno di Yama.
Poco dopo, troviamo versi dedicati a Bçhaspati e al Soma, bevanda inebriante.
Thy juice and thy filaments, (Soma), which escape and which
fall from the ladle on this side or on that; may this divine
Bçhaspati sprinkle it for our enrichment.
25
Successivamente, le figure del purohita e di Indra sono invocate assieme.
5. May Indra sit down upon the sacred grass: may Ila be
propitious: may Bçhaspati the singer hymned with Sàmans
honour us: we offer an intelligent prayer for life: we solicit today
this protection of the gods.
11. May Bçhaspati defend us from a malignant (foe) coming
from behind, from above, or from below: may Indra defend us
from foes in front and in the middle; may he, our friend, bestow
wealth upon (us) his friends.
26
Fondamentale è l’episodio che troviamo poco dopo, sempre all’interno del decimo màõóala. Si
tratta di inni che non solo celebrano la figura di Bçhaspati, ma anche le sue azioni. Il purohita,
infatti, privato delle sue vacche da Paõis, sollecitato da Indra, assieme ai Màruts, si reca nella città
di Valà, dove era stata nascosta la mandria. Per illuminare la grotta in cui si trovavano, Bçhaspati
genera il sole. Poi uccide i guardiani della spelonca; infine viene celebrato dagli dei. Questo
episodio viene ripreso in più parti del decimo màõóala. È un racconto che ricorda l’aspetto
“atmosferico” di Bçhaspati: le vacche, infatti, altro non sono che le nuvole. Liberare la mandria
significa sbloccare le acque, permettere la pioggia. È significativo notare che Bçhaspati compie
l’impresa assieme alle divinità dei Màruts. Liberando le acque, il purohita permette la vita, la
generazione. Il suo è un ruolo germinativo: non è un caso che questo compito venga attribuito al
25
X.2.1, 13, pag.57 del volume sesto.
26
X.3.7, 5, pag.122; X.3.13, 11, pag.142 del volume sesto.
14
sacrificatore per eccellenza. In effetti, il sacrificio non è altro che la ritualizzazione del passaggio tra
l’immanifesto e il manifesto. Basti pensare alla figura di Prajàpati: il suo sacrificio, la sua morte,
permette la manifestazione del mondo. Così, l’uccisione dei guardiani che custodivano la mandria,
operata da Bçhaspati, non è altro che il sacrificio utile alla manifestazione della pioggia. Riporto
parte dell’episodio.
3. With his friends (the Màruts) clamouring like geese, throwing
open the (Asuras) cattle-folds made of stone, Bçhaspati calling
aloud (desires to carry off) the cows; knowing all things he
praises (the gods), and chants (their laudation).
4. Bçhaspati purposing to bring light into the darkness drove out
the cows standing in the cave in the place of darkness below by
two (ways), and those above by one (way); he opened the three
(doors of the Asuras).
5. Resting near it, demolishing the western city, Bçhaspati
wrested at once from Valà the three, the dawn, the sun, the cow;
thundering like the heaven, he proclameid the adorable (sun).
8. They with truthful mind searching for the cows resolved by
their exploits to make him the lord of cattle; Bçhaspati with his
self-yoked (allies) mutually defending each other from reproach,
set free the kine.
10. When he acquires food of various kinds, when he ascends the
sky or the northern stations, (the gods are) extolling Bçhaspati
the showerer (of benefits), with their mouth, being in various
(quarters), bearing light.
1.Like birds swimming in water when keeping watch, like the
sound of the roaring thunder-cloud, like sounding torrents falling
from the clouds, the worshippers glorify Bçhaspati
2. The son of Aïgiras pervading him with his brightness has,
like Bhàga, brought Aryaman to the cows; as Mitra (unites his
radiance) with the people, so has he united husband and wife;
Bçhaspati, send (thy wide-spread rays to thy worshippers) as (a
warrior sends his) horses to battle.
15
3. Bçhaspati brings unto (the gods), after extricating them from
the mountains, the cows that are the yielders of pure (milk), ever
in motion, the objects of search and of desire, well-coloured and
of unexceptionable form, (as men bring) barley from the
granaries.
4. Saturating (the earth) with water, scattering the receptacle of
rain, the adorable Bçhaspati, raising up the cattle from the rock
as (he raises) a meteor from the sky, rent the skin of the earth
(with the hoofs of the cattle) as (Parjanya rends it) with rain.
5. Bçhaspati drove away the darkness from the firmament with
light as the wind (blows) the shipala from the water: guessing
(them to be there), he swept the Valà’s cows together to himself
as the wind (sweeps) the clouds.
6. When Bçhaspati demolished with rays burning like fire the
weapon of the malignant Valà, he devoured him (encompassed
by his followers) as the tongue (consumes) that which is
encompassed by the teeth; he made manifest the hilding-place of
the kine.
7. When Bçhaspati has discovered that name of the lowing kine
in their place in the cave; by his own strength he extricated the
cattle from the rock as (breaking) the eggs of a bird (one
extricates) the embryo.
8. Bçhaspati looked round upon the cows shut up in the cave like
fish in a dried-up pool; he seized Valà with a shout, cutting him
off like a bowl from a tree.
9. Bçhaspati found the dawn, the sun, Agni; he dispersed the
gloom with light; he seized (the cattle from the rock) of Valà
surrounded by the kine as (one extracts) marrow from a bone.
10. As the trees (bemoan) their leaves carried off by the winter,
so Valà bemoaned his kine (carried off) by Bçhaspati; he did
that which cannot be imitated, which cannot be repeated,
whereby sun and moon mutually rise (day and night).
11. The protecting (deities) have decorated the heaven with
constellations as (men decorate) a brown horse with golden
trappings; they established darkness in the night and light in the
day; Bçhaspati fractured the rock and recovered the cows.
16
12. We have offered this homage to Bçhaspati, who lives in mid-
heaven, who recites in order many (sacred stanzas); may he
bestow upon us food, with cows, with horses, with sons, whit
dependants.
27
Dopo questo racconto, gli inni che riguardano Bçhaspati seguono la falsariga dei precedenti. Le
invocazioni pongono attenzione al lato positivo e benefico del purohita: ha addirittura una funzione
catartica, visto che viene invocato per permettere la liberazione dai peccati. È colui che concede una
vita più lunga.
15. Whether bearing fruit or barren, whether flowering of
flowerless, may they, the progeny of Bçhaspati, liberate us from
sin.
1. Repair, Bçhaspati, on my behalf to the gods, whether thou art
Mitra, or Varuõa, or Påùàn, or art associated with the Adityas,
the Vàsus, or the Màruts do thou cause Parjanya to send down
rain for øantanu.
2. Let a divine messenger quick and intelligent sent, Devapi, by
thee come to me. Come, Bçhaspati, to me, turning towards me; I
have in my mouth a brilliant, elogium for thee.
3. Put, Bçhaspati, in my mouth a brilliant elogium, prompt and
free from defect, by which we two may obtain rain from heaven
for øantanu, the sweep drop (sent by thee) has entered (our
voice).
5. By his laudable strength Indra supports my limb; thou,
Bçhaspati, art the prolonger of my life. May the sacrifice, the
sage Manu, (being) our protector, (grant) us happiness. We long
for the universal âditi.
28
Vengono esaltate ancora le sue doti di guerriero forte e coraggioso.
27
Si vedano interamente le parti: X.5.7, pag.226-230 e X.5.8 pag.230-234 del volume sesto.
28
X.8.7, 15, pag.347; X.8.8, 1-3, pag.350; X.9.1, 5, pag.357 del volume sesto.