CAPITOLO 1
2
informatica, stanno dedicando ingenti risorse per il decollo e lo sviluppo
di un nuovo settore, quello della domotica.
Domotica è un neologismo derivato dal francese "domotique", a sua
volta contrazione della parola latina "domus" e di "informatique".
Questa disciplina, che si occupa dell'integrazione dei dispositivi
elettronici, degli elettrodomestici e dei sistemi di comunicazione e di
controllo che si trovano nelle nostre abitazioni, trova le sue radici negli
anni '70 quando cominciarono ad essere studiati e realizzati i primi
progetti che permettevano l'interconnessione di alcuni sistemi come
l'impianto di illuminazione e quello di sicurezza, dando all'utente la
possibilità di automatizzarne alcune funzionalità.
2
Dal punto di vista della tecnologia l'obiettivo è quello di aggiungere
intelligenza e funzioni di comunicazione a tutti i dispositivi alimentati da
elettricità presenti in casa.
Attualmente, i dispositivi collegati alla rete elettrica sono molti: a parte
gli elettrodomestici, ci sono tutte le luci di casa, l'impianto citofonico,
l’allarme, i sistemi di rivelazione di gas e fumo, l'impianto di irrigazione
del giardino o dei vasi sul terrazzo, le tapparelle (se motorizzate), il
condizionamento ed il riscaldamento, l'impianto audio video ed altro
ancora. La possibilità di armonizzare e coordinare tutti questi dispositivi
è già da tempo un'esigenza, ma chi li utilizza non ha quasi mai un'idea
di come si possa raggiungere questo risultato.
Il primo passo in questa direzione è l’aggiunta di un piccolo computer
all'interno di ciascun elemento per dargli la possibilità di interagire con
l'ambiente esterno e comunicare con altri dispositivi.
2
Definizione tratta dall'introduzione del portale www.domotica.it - (2001)
LA DOMOTICA
3
Ovviamente il computer da utilizzare è un computer di piccole
dimensioni, che occupa pochissimo spazio (qualche chip) ed è
programmato per svolgere funzioni precise. In realtà, queste tipologie di
computer sono attualmente presenti in molti prodotti che abitualmente
si usano nella vita quotidiana, senza che l'utente se ne renda conto
(orologi digitali da polso, forni a microonde, decoder, smart card, lettori
DVD, nelle macchine per cucire elettroniche, ed in tutti gli
elettrodomestici delle ultime generazioni).
In molti casi l’intelligenza è stata aggiunta con il solo obiettivo di
migliorare il rapporto con l'utilizzatore attraverso comandi semplici e
display che riescono a comunicare una maggiore quantità di
informazioni sul funzionamento, ma l'idea di poter mettere in
comunicazione fra loro i vari dispositivi, prevedendo anche l'inserimento
di un elemento centrale di coordinamento, ha dato vita ai numerosi
gruppi di lavoro per la stesura delle specifiche di collegamento. I
risultati di queste iniziative sono diversi e includono varie tecnologie: la
trasmissione delle informazioni attraverso la rete elettrica, le onde radio
ho un cablaggio dedicato (BUS).
Nell'intento di definire una soluzione valida e flessibile, i vari gruppi di
lavoro hanno dato vita a numerose soluzioni che, purtroppo, non sono
fra loro compatibili. Si tratta di una situazione abbastanza comune per i
mercati emergenti e solo con il tempo il mercato riuscirà a fare
prevalere le tecnologie vincenti che, vale la pena notare, non sono
sempre le migliori, ma sono quelle che hanno ottenuto la maggior
diffusione.
La conseguenza diretta di questa situazione è la compatibilità " a gruppi
di marche " dei dispositivi, con alcuni interessanti tentativi di unificarli
CAPITOLO 1
4
da parte di centraline di controlli intelligenti che “parlano” varie lingue e
riescono a gestire dispositivi diversi e fra loro incompatibili.
Un altro elemento molto importante del quadro è la comunicazione con
il mondo esterno: la possibilità di interrogare e gestire dispositivi
domestici da fuori fa parte infatti delle caratteristiche richieste dagli
utenti e la notevole diffusione dei telefonini e di Internet ha portato i
produttori di informatica e di telefonia nell'arena della domotica come
potenziali fornitori di tecnologie e servizi.
Allo stesso modo, la possibilità da parte di dispositivi di casa di
accedere al mondo esterno è alla base della teleassistenza e della
generazioni di avvisi per il proprietario ed anche in questo caso la rete
Internet e la telefonia fissa o GSM sono le soluzioni più semplici.
In pratica, non c'è vera automazione domestica se non c'è l'apertura
verso la comunicazione con l'esterno.
Per poter dire di avere una casa intelligente, non basta però avere una
lavatrice o un frigorifero dell'ultima generazione, magari collegati alla
linea telefonica per la teleassistenza e la telediagnostica, ma serve un
sistema centrale di coordinamento di tutti i vari dispositivi.
Queste centraline basate su un computer vero e proprio sono in grado
di gestire non solo gli elettrodomestici intelligenti, ma anche tutta una
serie di sensori e di dispositivi elettrici privi di un'intelligenza propria. In
pratica, oltre a dialogare con tutti dispositivi che sono in grado di
comunicare il proprio stato e gli eventuali messaggi operativi, queste
centraline sono in grado di rendere l'intera abitazione più intelligente
partendo dagli stimoli raccolti dai sensori e da specifiche
programmazioni dell'utente.
Oltre a queste funzioni di controllo, la centralina può anche svolgere il
ruolo di punto di riferimento per l'utente: attraverso pannelli informativi
LA DOMOTICA
5
disposti in una o più stanze della casa, vengono presentate le
informazioni relative allo stato dei vari dispositivi e più in generale della
casa (situazione luci, riscaldamento, elettrodomestici, sensori ecc.).
Altro elemento importante, quando si affronta il tema dell'automazione
domestica, è la sicurezza che include l’antifurto, i sistemi citofonici, il
controllo degli ambienti, la sorveglianza remota e altro ancora.
L'inserimento di opportuni dispositivi permette di avere un elevato
grado di sicurezza e una maggiore serenità sia quando si è in casa si
ha quando si è fuori.
In definitiva, la domotica, non è altro che l'integrazione di tutte le
tecnologie presenti in ambito domestico, per migliorare la qualità e la
fruizione della casa dà parte dell'utente, il tutto unito ad una concezione
architettonica della casa sempre più “futuristica”.
In definitiva, la domotica unisce i concetti di utilità, benessere e facilità
d’uso, a quelli di estetica, gusto e funzionalità.
CAPITOLO 1
6
BIBLIOGRAFIA
LIBRI e RIVISTE ECONOMICHE
Trisciuoglio Domenico: Introduzione alla Domotica. Tecniche Nuove
(2002)
SETTIMANALI E RIVISTE DEL SETTORE
Casa Tecnica: Rivista di domotica e soluzioni per una casa migliore,
Periodico mensile, BSB Editori s.r.l.
ON: “La tecnologia come non l’avete mai vista”, Periodico mensile,
Publiedim s.r.l.
CONVEGNI
La casa digitale: realtà, tendenze, opportunità seminario
Smau/Com’ufficio (24/10/2002)
Tecnologie ed Economia della Domotica, Centro Congressi,
Università Cattolica del Sacro Cuore Piacenza (11/10/2002)
BIBLIOGRAFIA WEB
www.domotica.it
2IL MERCATO DELLA
DOMOTICA
2.1
Il Mercato della Domotica oggi
2.1.1 Caratteristiche
Le necessità di un migliore sfruttamento delle risorse, del contenimento
dei consumi energetici, della maggiore compatibilità ambientale di tutte
le componenti edilizie, insieme con la crescente domanda di tecnologie
e strumenti più avanzati rispetto a quelli attualmente utilizzati, stanno
rendendo il mercato della domotica una realtà sempre più consistente
all’interno del panorama economico italiano.
E’ ancora presente, tuttavia, un insieme di fattori che impediscono la
crescita di questo mercato nel nostro paese
3
.
Da un lato, infatti, l’installazione di impianti tecnici nell’edilizia (aspetto
di fondamentale importanza nel processo di “domotizzazione”)è
gestito in gran parte da imprese artigiane di piccola (e a volte
3
Smau 2000 37° Edizione: Tecnologie e Applicazioni per la casa: Mercato e scenari evolutivi -
Maggio (2000)
CAPITOLO 2
8
piccolissima) dimensione, generalmente specializzate in una singola
tipologia di impianto, che difficilmente riescono ad avere un’idea
abbastanza precisa di quali potranno essere gli scenari futuri e
guardano all’innovazione con diffidenza, almeno fino a quando essa
non è acclarata e consolidata tra i consumatori.
Sul fronte dei produttori, inoltre, le cose non vanno meglio, perché se è
vero che quantità e qualità non mancano, non esiste ancora uno
standard, ossia un protocollo unico a cui essi possano aderire
liberamente.
Non è ancora nato, quindi, un mercato aperto, sul quale i componenti
tecnologici proposti dalle diverse aziende produttrici possano
comunicare tra loro, innescando così quei meccanismi virtuosi della
libera concorrenza e dell’economie di rete che risolverebbero il
problema dei costi ancora troppo elevati dei prodotti “domotici”.
Gli elementi chiave per porre fine a questa dicotomia potranno essere
solo la formazione e l’informazione.
La prima, offerta da aziende ed istituti specializzati
4
, dovrà servire a
creare figure professionali nuove, in grado di progettare e integrare tutti
gli impianti domestici con un unico sistema intelligente, e dovrà inoltre
aggiornare professionalità consolidate come quelle di architetti,
geometri, ingegneri, periti, impiantisti e imprenditori edili.
La seconda, invece, dovrà rivolgersi agli utenti finali, sensibilizzandoli
sulle molteplici opportunità offerte da queste nuove soluzioni
tecnologiche.
4
Principali associazioni che ad oggi hanno attivato corsi di formazione in domotica: DEMOCENTER
– EIBA ITALIA – CEDIA
Tra le aziende che organizzano corsi in domotica troviamo:
ABB – BTICINO – DOMUSTECH – ENEL – GEWISS – SIEMENS – VIMAR – URMET –
MERLONI – CANDY - HOOVER
IL MERCATO DELLA DOMOTICA
9
2.1.2 Domanda e Offerta
In Italia, la spinta verso l’implementazione di soluzioni “domotiche”
proviene da diversi attori, sia dal lato dell’offerta che da quello della
domanda:
Dal lato dell’offerta abbiamo:
1) Il settore degli impiantisti.
Si stanno sviluppando sistemi integrati che integrano le funzionalità
dell'impianto elettrico con quelle dell'automazione domestica e quelle
legate alla sicurezza della casa. Questi sistemi fanno risparmiare tempo
nella costruzione dell'impianto elettrico della casa e permettono al
classico sistema elettrico di evolvere ed integrare nuove funzionalità
(es. allarmistica o comandi per finestre e porte automatiche).
2) I produttori di elettrodomestici e oggetti per la casa
(appliances).
Electrolux, Ariston, Philips, solo per citarne alcuni, stanno producendo
elettrodomestici in grado di comunicare tra loro e con il mondo esterno.
La possibilità di assegnare un indirizzo IP
5
(ad ogni appliance
permetterà di implementare nuovi servizi (es. servizi di manutenzione,
servizi di ottimizzazione e risparmio energetico).
3) I fornitori di servizi per la casa quali luce, acqua e gas:
5
L’indirizzo IP è un indirizzo a 32 bit, che serve per identificare un nodo in un sistema di reti IP. A
ciascun nodo nel sistema di reti IP deve essere assegnato un indirizzo IP univoco, composto da un
identificatore della rete e da un identificatore dell'host. Tale indirizzo è rappresentato in notazione
decimale puntata, con il valore di ciascun ottetto separato da un punto, ad esempio 192.168.7.27. In
pratica tramite questo sistema tutti gli apparecchi collegati ad una rete avranno un proprio indirizzo di
riferimento per farsi riconoscere sulla rete stessa.
CAPITOLO 2
10
lo sviluppo di servizi di telelettura e manutenzione remota dei contatori
potrebbe favorire grossi risparmi in termini di costi.
4) I fornitori di servizi di sicurezza per la casa.
la progettazione di sistemi di sicurezza controllabili da remoto e la loro
integrazione con la tradizionale allarmistica della casaeisistemidi
videosorveglianza renderà più facile ed efficace gestire la sicurezza
domestica.
5) Le società di Telecomunicazioni
siano esse operatori di rete fissa (telefono ed Internet) ovvero operatori
di telefonia mobile.
6) I fornitori di contenuti legati all'entertainment (film, musica,
giochi, ecc.).
7) I fornitori di servizi legati al benessere della persona.
Con l'invecchiamento della popolazione, l'assistenza agli anziani e ai
disabili sarà sempre di più un tema di interesse cruciale. Sia il settore
privato che quello pubblico avranno sempre più interesse ad utilizzare
le nuove tecnologie per migliorare la qualità della vita delle persone
colpite da malattie di vario genere. La casa “domotizzata” si presta ad
aiutare il privato affetto da problemi di salute e/o di anzianità,
aumentando il grado di qualità della vita, e al tempo stesso limita i costi
legati al monitoraggio, al controllo medico della persona, alla
riabilitazione e alla prevenzione.
8) Servizi per l'home fitness.
In una società che è sempre più attenta alla cura del corpo e
dell’immagine, diventeranno sempre più importanti i temi delle diete
controllate, della consulenza e del monitoraggio a distanza del proprio
allenamento e della propria forma fisica.
IL MERCATO DELLA DOMOTICA
11
Dal lato della domanda, esiste un grande mercato relativamente alle
singole attrezzature per la casa (sistemi di sicurezza, di automazione
dei cancelli elettrici, di climatizzazione e controllo della temperatura ,
elettrodomestici ecc.), ma queste vengono fornite separatamente sotto
forma di sistemi "Stand Alone", non essendo integrate in un unico
sistema domotico, ossia in quella che viene chiamata abitualmente
casa intelligente o "smart home". In altre parole, sono sviluppati i
mercati dei singoli prodotti domestici ma non il mercato della domotica,
inteso come un mercato di sistemi che integrano e mettono in
comunicazione TUTTE le funzionalità di tali prodotti, migliorando la
qualità della vita domestica dell’ utente finale.
Attualmente sono interessati all’offerta di prodotti domotici
esclusivamente i segmenti di reddito medio-alto, ossia quelli in grado di
sostenere agevolmente una spesa maggiore per l'acquisto di case con
tecnologie domotiche integrate.
A fronte di una domanda attualmente limitata, le prospettive del
mercato sono molto alte
6
, e parecchie nicchie di domanda potrebbero
esservi coinvolte nel giro di poco tempo: sostanzialmente, questo
dipenderà dai nuovi servizi che potranno essere offerti e dalla capacità
delle nuove tecnologie impiantistiche di abbassare notevolmente i costi
di installazione sia per la case di nuova costruzione e sia per le case
che dovranno essere riadattate e/o ristrutturate.
6
Smau 2000 37° Edizione: Tecnologie e Applicazioni per la casa: Mercato e scenari evolutivi -
Maggio (2000)
Marinella Zetti: Progetti sotto il tetto- - @lfa il sole-24 ore - Sabato 26/10/2002 pag 8
Andrea della Sala: Analisi di un mercato in crescita – Casatecnica n°5 pag 18
CAPITOLO 2
12
2.1.3 Il mercato Italiano della Domotica in cifre.
Il prezzo degli attuali sistemi domotici sul mercato oscilla tra i 3.000 e i
10.000 euro, fino ad un massimo di 15.000 euro per quelli più
complessi.
La forbice del suddetto prezzo è determinata dal diverso numero di
attrezzature installate e di applicazioni sviluppate.
L' utenza che attualmente appare in grado di accedere alla soglia di
costo appena definita ammonta a circa 2 milioni di famiglie, che
rappresentano il 10% delle famiglie italiane
7
(fonte: ANCISS). Si riporta
di seguito una valutazione delle componenti fondamentali di questo
mercato per gli anni 2000, 2005 e 2010 (fonte: Sistema Casa
8
):
Figura 1 - Il mercato attuale della domotica (Nel 2002 totale:380 milioni di euro)
44%
45%
7%
4%
Teleservizi
Sicurezza
Altro
Domotica
7
Francesca Prandi: Cresce l’attenzione sul mercato della domotica - EO Elettronica Oggi News, n°
373, VNU Business Publications Italia - Gennaio (2002)
8
Smau 2000 37° Edizione: Tecnologie e Applicazioni per la casa: Mercato e scenari evolutivi -
Maggio (2000)
IL MERCATO DELLA DOMOTICA
13
Figura 2 - Lo sviluppo del mercato della Domotica
Domotica Teleservizi Sicurezza Altro Totale
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
2000 2005 2010
come si vede, secondo lo stato attuale del mercato e le prospettive che
si presentano oggi, il livello di penetrazione illustrato in fig. 2 potrà
realizzarsi in un arco temporale di 8-10 anni.
Il mercato nazionale della domotica presenta attualmente un valore
della produzione che si attesta sui 78-93 milioni di euro, con un trend di
crescita che dovrebbe portare, entro il 2003, a toccare i 155-180 milioni
di euro (fonte: ANCISS). Secondo dati recentemente pubblicati (fonte:
Niche Consulting), sui circa 19 milioni di immobili residenziali abitati in
Italia, le abitazioni intelligenti erano 1,5 milioni nel 2000, dovrebbero
essere 2,1 milioni quest’anno e sfiorare i 3 milioni nel 2003.
Inoltre, a sostegno dello sviluppo del settore
9
, nella finanziaria del 2003
potranno essere introdotti alcuni incentivi fiscali ad hoc per chi deciderà
di rottamare i vecchi elettrodomestici o il proprio PC.
9
Sole 24 ore del 18 settembre 2002
CAPITOLO 2
14
Dopo questo breve excursus sul mercato della domotica, nei prossimi
paragrafi verranno discusse le problematiche relative alla definizione
del business della domotica. Con l’ausilio del modello di analisi di Abel.