6
Ho voluto elaborare il mio studio cercando di inserire le
parole di esperti nel campo, con l’intenzione di poter creare un
prospetto della tematica, che ne delineasse non solo la superficie
esterna, ma anche le opinioni e il dibattito talvolta eterogeneo
dell’interno.
A tal fine mi sono recata in Irlanda per svolgere delle interviste
fra il Dipartimento degli Affari degli Esteri ed Ong irlandesi ed
altre ne ho effettuate in Italia.
Proprio la politica estera irlandese, contrassegnata da una
storia fatta di violazioni dei diritti umani e strategie politiche
volte alla tutela, potrebbe considerarsi un campione di studio,
nonché un valido modello di realizzazione di tali diritti.
7
PARTE PRIMA
Irlanda
Storia, Politica, Relazioni Internazionali, dal
secondo dopoguerra ad oggi.
8
9
Breve Cronologia.
21 Gennaio 1919 -11 Luglio 1921 Guerra d'Indipendenza.
6 Dicembre 1921
Firma del Trattato di pace anglo-irlandese.Esso
sancisce la Partizione dell'Irlanda: le 6 contee
nord-orientali dell'isola restano parte del Regno
Unito, con un Governo e un Parlamento
autonomi; le 26 contee del resto del paese
formano lo Stato Libero d'Irlanda entro il
Commonwealth britannico.
Giugno 1922 -Maggio 1923
Guerra civile nelle 26 contee del Sud dell'Irlanda
tra il Governo del nuovo Stato Libero (sostenuto
da Londra e dalla gerarchia della Chiesa cattolica)
e i Repubblicani oppositori del Trattato, che
vengono sanguinosamente sconfitti (più di 4000
morti). Nelle 6 contee dell'Irlanda del Nord il
Governo autonomo unionista emana leggi
eccezionali permanenti, modifica a proprio
vantaggio il sistema elettorale, trasforma la
propria milizia UVF nella polizia ufficiale (RUC
e B-Specials), e instaura un sistema di apartheid
contro nazionalisti e cattolici.
1948
Lo Stato Libero d'Irlanda diviene ufficialmente
Repubblica, ed esce dal Commonwealth
britannico.
30 Gennaio 1972 Domenica di Sangue.
10 Aprile 1998
A Belfast vengono firmati l'Accordo Multipartito
(tra tutti i partiti dell'Irlanda del Nord, tranne il
DUP di Paisley e un altro unionista minore, e i
Governi di Londra e di Dublino) e l'Accordo
Britannico-Irlandese (tra il Governo di Londra e
quello di Dublino).
22 Maggio 1998
Referendum sugli Accordi di Belfast nel Sud e
del Nord dell'Irlanda
10
1. Excursus storico.
Irlanda.
Il 6 dicembre del 1921 viene firmato il trattato anglo-
irlandese: dopo due anni di guerriglia (1919-1921) il nuovo stato,
con l’eccezione del nord-est, che rimane parte del Regno
Unito,viene riconosciuto dalla Gran Bretagna come Dominion.
Il documento, assai nebuloso, non giova a nessuna delle
due parti. Invece di costituire la Repubblica Irlandese auspicata
dall’IRA, il trattato sancisce infatti la creazione di uno Stato
Libero (Free State)
2
la cui amministrazione dipende ancora, per
molti settori, dalla Gran Bretagna. Ma la cosa peggiore, almeno
secondo il punto di vista irlandese, è che questo trattato prevede
la possibilità di secessione da parte delle sei contee dell’Ulster,
ponendo le basi storiche della crisi che tuttora investe l’Irlanda
del Nord
3
. Il trattato divide gli irlandesi in due fazioni: quelli
favorevoli e quelli contrari alla ratifica del trattato stesso. Gli
ultimi sono capeggiati da Eamon de Valera
4
, scampato alla
2
‘Stato libero d’Irlanda’ è il nome ufficiale assunto dall’Irlanda (escluse le sei
contee dell’Ulster rimaste al Regno Unito) dopo il trattato di Londra (dicembre
1921), che diede al paese lo statuto di dominion; esso fu mantenuto fino alla
promulgazione della costituzione del 1937, quando il paese, pur rimanendo nel
Commonwealth, abolì lo statuto di dominion e assunse il nome di ‘Eire’.
3
Per la storia dell’Irlanda del nord, consultare capitolo più avanti.
4
Una fra le maggiori figure di spicco della politica e della diplomazia irlandese. E’
sempre stato politicamente molto attivo, militando fra i volontari irlandesi,
nell’insurrezione di Pasqua e nel Sinn Fein. Per le sue attività ha subito arresti e
detenzioni. Nel 1918, mentre si trovava in prigione, la Dáil Éireann l’ha eletto
presidente della repubblica irlandese, da essa proclamata. Evaso dal carcere e
tornato in patria, in seguito ai dissidi con la parte estremista del Sinn Fein, ha dato
vita al principale partito d’opposizione di questi il Fianna Fail. È stato eletto
presidente del consiglio esecutivo dello stato nel 1932 e per due mandati di seguito,
ha ricoperto la carica di ministro degli affari degli esteri :1932-1937, 1937-1948.
Ha ricoperto un ruolo chiave nella politica internazionale (per la sua attività in
politica internazionale guardare la parte che a lui si riferisce nella Storia
Internazionale., assumendo cariche quali presidente del Consiglio delle Nazioni
Unite nel 1932 e presidente dell’Assemblea nel 1938, per la quale ha rivendicato più
ampi poteri. In patria ha riassunto la carica di presidente della repubblica nel 1959 e
nuovamente allo scadere del suo mandato nel 1966.
11
condanna a morte dopo l’insurrezione di Pasqua in virtù della
cittadinanza statunitense. L’approvazione del trattato da parte del
Dáil (anche se a maggioranza assai esigua) e la ratifica mediante
un referendum popolare (in cui gode di una maggioranza
superiore), non evitano lo scoppio della guerra civile del giugno
del 1922. Nello stesso anno, con l’entrata in vigore della
costituzione, lo stato diviene ufficialmente lo stato libero
d’Irlanda.
Mentre l’Irlanda del nord continua a svilupparsi con il
resto del regno, lo Stato libero, deluso da un’indipendenza non
piena, travagliato da lotte interne, stenta a ritrovare un proprio
equilibrio. L’istituzione della costituzione, che dà al paese il
nome gaelico di EIRE, completa l’indipendenza nazionale
abolendo lo statuto di dominion.
La pace tanto agognata, lascia però molte questioni in
sospeso. La minoranza di deputati eletti dai repubblicani e dalle
fazioni contrarie al trattato si rifiutano di partecipare alle sedute
del parlamento, in quanto la loro partecipazione avrebbe
comportato un atto di sottomissione alla Corona inglese.
Mancando uno scontro armato, l’IRA viene ridotta ad un ruolo
marginale. Con la disgregazione del Sinn Féin
5
, si affaccia sul
panorama politico irlandese un nuovo partito chiamato Fianna
Fáil
6
, sorto nel 1926 per volere di de Valera che, nel 1927 riesce
a salire al governo, sebbene i suoi rappresentanti protestino
contro il giuramento di fedeltà alla Corona. Dopo le elezioni De
Valera entra nel Dáil con un espediente, fingendo cioè di giurare
fedeltà alla Corona inglese, mentre in realtà non ha alcuna
intenzione di farlo.
5
Partito nazionalista irlandese fondato da Arthur Griffith nel 1905 a Dublino. Fino
al 1917 il Sinn Féin (dal gaelico, "noi da soli") fu un'organizzazione pacifica, creata
a scopo di propaganda, che intendeva promuovere la causa irlandese attraverso
campagne di stampa, e che prospettava l'introduzione di una duplice monarchia per
Inghilterra e Irlanda sull'esempio di quanto fatto per Austria e Ungheria nel 1867
Queste idee non ebbero seguito, ma nel 1916 l'insurrezione di Pasqua trasformò il
Sinn Féin in un movimento repubblicano che, sebbene non avesse ufficialmente
partecipato alla rivolta, vi fu associato.
6
Viene tradotto come “Guerrieri d’Irlanda” o anche “Soldati del Destino”. Partito
fondato da De Valera, in opposizione al Sinn Fein (al quale apparteneva e che rifuse
dopo aver rotto con la parte estremista).
12
Nel 1932 De Valera e il suo Fianna Fáil vincono le
elezioni, riportando un’ulteriore schiacciante vittoria alle
consultazioni del 1933 da loro richieste per confermare il proprio
mandato. Tra il 1936 e il 1938, De Valera, appoggiato all’inizio
anche dall’I.R.A., di cui aveva subito liberato i militanti detenuti,
ottiene di cancellare il giuramento, smette di pagare il tributo
annuo, fa approvare una nuova Costituzione, fortemente
orientata verso il clericalismo cattolico, che abolisce il
Governatore britannico, proclama l'unità dell'isola e fa
dell'Irlanda una Repubblica in tutto tranne che nel nome e riesce
a farsi rendere dalla Gran Bretagna le basi navali.
Nel frattempo il Governo De Valera è tornato a reprimere
il Movimento Repubblicano, in quegli anni impegnato nel
sostegno alle lotte operaie e negli scontri contro le bande clerico-
fasciste delle Camicie Azzurre, sostenute dal Fine Gael
7
,
predisponendo un insieme di leggi speciali eccezionali (Offences
Against the State Act) che sono durate in gran parte fino ad oggi.
Nel 1937 allo scopo di raggiungere la completa indipendenza, de
Valera fa approvare dal parlamento una nuova costituzione che,
sottoposta a plebiscito, diviene operante nel dicembre. Lo stato
libero d’Irlanda adotta il nome di Eire, abolisce lo stato di
dominion, acquistando così completa indipendenza, pur
nell’ambito del Commonwealth. Il suo governo segue una
politica di neutralità, tanto che nel corso della seconda guerra
mondiale giunge fino a rifiutare alle navi britanniche le basi
irlandesi. L'I.R.A. invece, con un sussulto militaristico, decide di
intraprendere una campagna di attentati contro la Gran Bretagna
(Gennaio 1939-Giugno 1944). De Valera reagisce con
l'internamento preventivo di tutti i Repubblicani, e diverse
esecuzioni: il bilancio della campagna è di una quarantina di
vittime, in maggioranza Repubblicani.
7
Famiglia dei Gaeli, il partito in cui si erano raggruppati i vincitori della guerra
civile, trovatisi all'opposizione.
13
Battuto alle elezioni del 1948, De Valera (dopo 16 anni
ininterrotti al potere) deve cedere il potere a John Costello
8
, capo
del Fine Gael
9
(conservatore), il quale nel 1949 esce dal
Commonwealth e proclama anche formalmente la repubblica
d’Irlanda. De Valera torna a capo del governo nel 1951 in
seguito ad una controversia sorta sulla futura direzione politica
del paese, ma nel 1954 viene ancora sostituito da Costello, che
ottiene l’ammissione dell’Irlanda alle Nazioni Unite nel 1955
10
.
Nelle elezioni del 1957 De Valera trionfa per la seconda
volta sul suo avversario e nel giugno del 1959 viene eletto
presidente della repubblica al posto di Sean O’ Kelly (capo dello
stato dal 1945), mentre alla direzione del governo gli subentra
Sean Lemass
11
, ex primo ministro ed esponente del Fianna Fail,
che pur perdendo la maggioranza assoluta nelle elezioni del
1961, mantiene la direzione politica del paese, confermata anche
dalla successiva consultazione (1965).
In seguito ai disordini dell’ottobre 1966 causati da
rivendicazioni sociali, Lemass deve rassegnare le dimissioni e
viene sostituito al governo dal nuovo leader del Fianna Fail,
Jack Lynch (novembre), che orienta la politica economica
irlandese verso l’ EFTA, l’Associazione europea di libero
scambio
Nel 1973 l’Irlanda entra a far parte della Comunità Economica
Europea (CEE).
8
La nuova amministrazione con a capo Costello, era formata da una coalizione
partitica che fra gli altri annoverava il Fine Gael, il partito Laburista.
9
partito fondato da Sean MacBride, che insieme al Clann na Poblachta (Lega della
Repubblica), formava un Governo di coalizione, assolutamente eterogeneo nella
composizione ma con alcuni obbiettivi di programma concordati.
10
Le delegazioni irlandesi hanno svolto un ruolo sempre maggiore all’interno
dell’Onu e dal 1958 in poi le truppe irlandesi sono state impiegate in un largo
numero di operazioni di peace-keeping. Per fare qualche esempio ricordiamo le
attività a Cipro e nel Congo negli anni’60.
11
Successore di De Valera, salito al potere nel 1959, ha tentato di porre un freno
all’emigrazione migliorando le prospettive economiche del paese. La sua politica si
è rivelata efficace, tanto che a metà degli anni ’60 l’emigrazione era scesa della metà
rispetto ai livelli toccati negli anni’50. Lemass ha introdotto anche l’istruzione
secondaria gratuita.
14
Inizialmente l’ingresso nella Cee porta vantaggi
economici, soprattutto grazie alla Politica Agricola Comunitaria
e ai fondi di sviluppo, ma agli inizi degli anni ’80 l’Irlanda deve
fra fronte ad una nuova crisi economica e l’emigrazione riprende
ad aumentare. Gli anni ’90 hanno visto un nuovo boom
economico. La generalizzata tendenza al rialzo dell’economia
irlandese, nota come “Celtic Tiger”, ha fatto del paese un
modello di sviluppo economico per tutta l’Europa.
Grande sostenitrice dell’integrazione economica europea,
auspicando una maggiore unità dal punto di vista economico,
sociale e politico, ha accolto favorevolmente l’introduzione della
moneta unica, l’euro, entrata in vigore nel febbraio del 2002.
Nel 1974 il primo ministro allora in carica, L.Cosgrave, cerca di
dare vita ad un Consiglio formato dai rappresentanti di Gran
Bretagna, Eire e Ulster, per trovare una soluzione al problema
dell’Irlanda del Nord.
Nel maggio del 1975 Cosgrave fa una serie di proposte
concilianti, fra le quali quella della rinuncia da parte della
repubblica ad avanzare rivendicazioni territoriali sull’Ulster. Il
principale partito di opposizione, il Fianna Fail, respinge
fermamente tale indirizzo e tutti i negoziati con Londra
sull’Ulster vengono sospesi. In questo quadro continuano gli
incidenti provocati dai contrasti politici , compresi violenti
attentati organizzati dall’IRA.
Dopo un confronto con il primo ministro britannico sulle
questioni di sicurezza, Cosgrave vara una normativa speciale
sulle attività terroristiche che comprende l’estensione dei
tribunali al potere di giudicare atti terroristici compiuti extra-
territorialmente, nell’Ulster o in Gran Bretagna, oltre ad una
serie di misure contro le organizzazioni clandestine. Nell’ottobre
del 1976 il presidente O’Dalaigh si dimette a seguito dell’accusa,
da parte della corte costituzionale, di aver violato la costituzione
nelle sue proposte di lotta al terrorismo.
15
Nel maggio 1980 fra Dublino e Londra si decide
l’apertura di trattative ufficiali. L’8 dicembre dello stesso anno,
la signora Thatcher
12
si reca a Dublino, ma lo ‘storico incontro’
viene offuscato dallo sciopero della fame verificatosi nel carcere
di Maze a Long-Kesh nell’Ulster, che ha causato la morte di
numerosi prigionieri.
Con il governo presieduto da Fitzegerlad, si ha la costante
presenza del ‘problema’ Ulster e quello della crisi economica.
Sul primo, il capo del governo riesce ad ottenere qualche
risultato attraverso un’intesa con il primo ministro inglese, M.
Tatcher, per la costituzione di un Consiglio intergovernativo
anglo-irlandese, incaricato di elaborare un progetto di risoluzione
dell’annosa questione. L’iniziativa che non ha raccolto consensi
né dal Fianna Fail, né dal Sinn Fein, viene corroborata da alcune
proposte di modifica della costituzione irlandese finalizzate a
venire incontro ai protestanti neo-irlandesi nella prospettiva
dell’unificazione politica dell’isola. Il 1984 fa registrare una
svolta nei rapporti fra EIRE e Gran Bretagna in relazione al
problema dell’Ulster. Il governo di Fitzegerlad, orientato a
limitare la protezione offerta in passato ai terroristi dell’IRA,
concede l’estradizione di Dominic McGlinchey, su cui pende
l’accusa di una trentina d’omicidi. Infine, pur tra proteste e
attentati, nel novembre 1985 viene stipulato un accordo tra il
governo di Londra e quello di Dublino. Esso prevede
l’istituzione di un segretariato amministrativo congiunto e di una
commissione bilaterale di ministri incaricata di esaminare i
problemi riguardanti l’Ulster. E’ stata inoltre costituita una
commissione mista per la sicurezza col compito di coordinare la
12
Donna politica inglese. In seguito alla vittoria del suo partito, diviene primo
ministro nel maggio del 1979: la prima donna a ricoprire l’incarico. Il suo governo
adotta immediatamente misure severe praticando una politica di grande rigore
economico e di austerità che gli valse il nomignolo di “lady di ferro”. In campo
internazionale il premier ha ottenuto un notevole successo risolvendo la crisi
rhodesiana ; ha inoltre rivendicato all’Europa un autonomia maggiore, allacciando
rapporti diretti con alcuni paesi e affievolendo quella posizione che sembrava essere
esclusiva degli Stati Uniti. Ha manifestato un atteggiamento rigido ed intransigente
anche nei confronti del mai risolto problema dell’Ulster rifiutando qualunque
compromesso.
16
lotta al terrorismo ed è stato introdotto il bilinguismo (gaelico ed
inglese) per l’indicazione delle strade.
Nelle elezioni del 1987 esce nettamente vincitore il partito
conservatore Fianna Fail con a capo Haughey. Nel maggio dello
stesso anno un referendum approva con quasi il 70% dei voti
l’Atto Unico Europeo.
Il cambio alla guida del governo però, non ha arrecato
nessun miglioramento né sul piano economico, né su quello della
stabilità politica. Anche in politica estera si sono manifestati i
vecchi problemi, in particolare quelli legati al rapporto con la
Gran Bretagna riguardo la questione dell’Irlanda del Nord. I
maggiori problemi Haughey li ha avuti in politica interna perché,
non avendo ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi nelle
elezioni del 1987, è stato più volte messo in minoranza.
Gli anni novanta sono iniziati con l’Irlanda alla
presidenza della CE: si è trattato di un semestre (gennaio-giugno
1990) molto attivo, anche se la gestione è stata più tecnica che
politica, dal momento che tutte le decisioni importanti sono state
prese nella precedente gestione francese o in quella successiva
italiana.
Nel 1990 viene eletta a Presidente del paese Mary
Robinson (1990-1997), la quale, nonostante i limitati poteri
riservati al ruolo da lei ricoperto, riesce ad influenzare la politica
sociale del governo, portando un’aria di rinnovamento su
questioni come il divorzio, l’aborto e i diritti degli omosessuali.
L’aspetto però più considerevole del ruolo svolto da Mary
Robinson, sta proprio nella elezione a presidente della repubblica
di una donna, la prima donna che ha assunto questo ruolo, per di
più giovane, molto professionale ed affermata nel suo campo
accademico.
L’eccezionalità dell’evento è stata interpretata dal paese
come l’affermazione del ruolo della donna alla vita pubblica.
17
Il fatto che sia stata nominata dall’ONU Alto
Commissario per i Diritti Umani è probabilmente un
riconoscimento a livello internazionale della sua persona e degli
obbiettivi che ha raggiunto.
Sotto la sua guida l'Irlanda aderì al trattato di Maastricht
(1991). In seguito alla caduta della coalizione guidata da Albert
Reynolds e formata da Fianna Fáil e laburisti, nel dicembre 1994
si insedia al governo un'insolita coalizione "arcobaleno" guidata
da John Bruton, che vede la partecipazione del partito di questi
(il Fine Gael, di centro-destra), del Partito laburista e della
Sinistra democratica (ex comunisti).
Durante gli anni Novanta si rinnovano gli sforzi delle
autorità di governo irlandesi per risolvere la questione
dell'Ulster. Le trattative con il governo britannico culminano
nella sottoscrizione di un documento di intesa, stipulato nel
dicembre 1993 da Reynolds e dal premier inglese John Major.
Nel febbraio del 1995, Bruton e Major annunciano l'inizio delle
trattative per la pacificazione dell'Irlanda del Nord, che si
rivelano presto molto difficili a causa dell'atteggiamento degli
unionisti protestanti e del governo di Londra, nonostante un
cessate il fuoco proclamato dall'IRA
13
.
Nel 1995, in un referendum in cui lo scarto tra voti
favorevoli e contrari è di poche migliaia di voti, nel paese viene
introdotto il divorzio.
Le elezioni presidenziali del 1997 vedono l'affermazione
del Fianna Fáil con la sua candidata, la cattolica Mary McAleese,
originaria di Belfast e insegnante di Diritto al Trinity College di
Dublino
14
.
Dopo la nuova tregua proclamata dall'IRA il 19 luglio 1997, il
processo di pace in Irlanda del Nord riprende e Dublino vi
svolge un ruolo determinante. In seguito all'accordo di
13
Cessate il fuoco accettato solo in un secondo momento anche dalle formazioni
armate protestanti e durato ben diciassette mesi, dall'agosto 1994 al febbraio 1996.
14
L’ex- presidentessa Mary Robinson, non si era ricandidata.
18
Stormont
15
, firmato l'11 aprile 1998 a Belfast, la Repubblica
d'Irlanda ha modificato la sua Costituzione rinunciando alle
pretese territoriali sul Nord dell'isola. La modifica è stata
approvata, in un referendum svoltosi il 22 maggio dello stesso
anno, dal 94% dei votanti; nello stesso giorno gli accordi di
Stormont vengono approvati, con il 72% dei voti, anche in
Irlanda del Nord.
Le elezioni legislative del maggio 2002 registrano la
vittoria del Fianna Fáil e del primo ministro Bertie Ahern che
viene confermato alla guida del governo del paese.
15
Vedi storia Irlanda del Nord.
19
Irlanda del Nord.
16
La “nascita” del paese viene identificata con il 1922,
quando l'Irlanda ottiene l'indipendenza e sei delle nove contee
della provincia dell'Ulster restano con il Regno Unito, con
proprie istituzioni. La Repubblica d'Irlanda non accetta la
separazione definitiva, inserendo come obiettivo nella propria
Costituzione la riunificazione dell'isola. Il nuovo stato è basato,
come dimostrano le esplicite dichiarazioni dei suoi governanti,
sulla discriminazione politica e religiosa, ha un Parlamento e un
Governo propri, competenti per gli affari interni. In più di un
secolo di attività dell'Ordine d'Orange
17
le classi abbienti anglo-
irlandesi unioniste di Belfast sono riuscite a legare a sé la classe
operaia protestante sulla base del fanatismo religioso e di
privilegi materiali che distinguono i Protestanti in quanto tali,
dagli Irlandesi di religione cattolica. Le equazioni "Unione con
l'Inghilterra = difesa della fede protestante" e "Irlanda
indipendente = dominio del Papa di Roma" sono restate credibili
fino ad oggi per la maggioranza dei Protestanti del Nord-Est (e
certo il clericalismo cattolico sancito istituzionalmente dallo
Stato Libero irlandese, che solo oggi comincia ad essere infranto,
non li ha aiutati a cambiare posizione ).
La discriminazione religiosa si manifesta negli impieghi
(sia nelle industrie private sia nella pubblica amministrazione,
senza riguardo per la qualifica e la specializzazione), nell’
assegnazione di case popolari e nei sussidi statali alle
amministrazioni locali.
16
Dal 1922 al 2001.
17
Società segreta fondata nel 1794 dai presbiteriani dell’Ulster allo scopo di
organizzare la lotta contro i possidenti cattolici e l’associazione degli “Irlandesi
Uniti” e di difendere gli interessi locali contro il governo di Londra. Abbandonate le
originali tendenze repubblicane, l’ordine si dedica alla difesa degli interessi
protestanti, trovando anche larga diffusione in Gran Bretagna e, attorno alla prima
metà del secolo, negli Stati Uniti.