6
Certo, si � trattato di una periodo breve e irripetibile, un unicum nel quale stampa,
opinione pubblica e sfera politica hanno collaborato per avviare un concreto programma
di riforma delle istituzioni.
L�ideale del �giornalismo civile� si � poi perfettamente combinato, al Corriere,
con la direzione di Ottone, con il suo giornalismo �anglosassone� fatto di notizie
riportate con precisione ed imparzialit�. Pansa, nel suo �bestiario�, ricorda come fosse
�un guerriero vero, quel pazzo di Piero Ottone�. In quel periodo, nel quale la vita
politica italiana � contraddistinta da un continuo susseguirsi di scandali, sulle pagine del
Corriere trovano spazio numerose inchieste giornalistiche. Una di queste, tra le pi�
riuscite, viene condotta in occasione dello scandalo Lockheed, uno dei tanti casi di
corruzione politica di cui � costellata la storia del nostro Paese. L�inchiesta la svolgono
insieme proprio Giampaolo Pansa e Gaetano Scardocchia, con l�aiuto di un giovane
cronista, Pierluigi Franz. Ricorda Pansa al suo amico:
�Quando scrivemmo a quattro mani l�inchiesta sulla Lockheed, fu il nostro, tuo e mio,
protoscandalo tangentizio. Disseppellito pezzo per pezzo, con l�aiuto di quella giovane volpe del Pierluigi
Franz. Il quale Franz guatava anche te ringhiando: Come? Non siete mai stati in una cancelleria di un
tribunale? Non sapete consultare l�archivio di una camera di commercio? Ma allora che giornalismo
investigativo pretendete di fare?�.
E� una grande inchiesta, quella �sulla Lockheed�, che fa molto parlare di s�. I
giornalisti del Corriere riescono ad anticipare nelle proprie indagini le conclusioni a cui
giunger� la magistratura solo qualche giorno pi� tardi, e su loro stessa sollecitazione.
Non che il resto delle stampa resti a guardare: sono molti i giornalisti, di quotidiani e
periodici, che vengono sguinzagliati a seguire le tracce che le tangenti hanno lasciato
nel loro percorso dall�America all�Italia.
Tuttavia, l�inchiesta svolta dal Corriere � la pi� veloce, la pi� nitida per la
metodologia seguita nell�indagine, e per il significato che essa assume agli occhi
dell�opinione pubblica. �La stampa � pi� rapida�, commenta Alberto Sensini in un
fondo apparso in quei giorni sul Corriere, come a dire che i giornalisti hanno dimostrato
di essere rimasti fra i pochi �garanti� del corretto funzionamento delle istituzioni, in
grado di segnalare al cittadino quando esse non funzionano a dovere.
Pansa termina, per�, il suo �bestiario� con toni pessimistici:
7
�Riposa in pace, Gaetano. Oggi questo giornalismo non esiste pi�. Oggi aspettiamo le carte da
qualche gola profonda. Oggi siamo tutti cronisti in fuga, sconvolti e storditi, come dovevano essere i
nostri colleghi di Pompei sotto le ceneri roventi del vulcano. E non tentiamo pi� di raccontare i misteri
d�Italia, e neppure le sue ovviet�. Non ci proviamo perch� abbiamo perso il gusto del capire e del narrare.
E non sappiamo pi� combattere�.
Davvero non esiste pi� un giornalismo responsabile nell�attuale panorama della
stampa? Davvero non si � in grado pi� di svolgere inchieste in grado di apportare un
contributo civile alla societ� italiana? E quali sono state invece le inchieste che hanno
preceduto l�inchiesta sullo scandalo Lockheed? Cos�� il giornalismo investigativo?
Quali sono le condizioni che lo favoriscono? Quali fenomeni sociali gli sono correlati?
In questa tesi si � cercato di rispondere a tali domande. Sia per capire pi�
approfonditamente l�inchiesta sul caso Lockheed, poich� solo analizzando il contesto
sociale che l�ha prodotta e resa possibile, si � in grado di comprenderne appieno il
significato. Sia per osservare, nel caso abbia ragione Pansa e il giornalismo d�inchiesta
non esista pi� in Italia, cosa � cambiato nel giornalismo di oggi rispetto a quello degli
anni Settanta, quali condizioni �favorevoli� all�inchiesta sono venute a mancare.
L�attenzione � poi, ovviamente, rivolta al futuro, e alle condizioni che potrebbero
impedire la produzione di inchieste nella nuova era telamatica o, in maniera pi�
auspicabile, favorirle.
Nella prima parte del testo, ci si concentrer� sull�investigazione come genere
giornalistico, sulle sue componenti e sulla storia che l�inchiesta investigativa ha avuto
all�interno di due tradizioni giornalistiche, quella statunitense e quella italiana. Si
tenter� poi di analizzare il �materiale storico� considerato mettendo in luce i rapporti
che, in occasione dello svolgimento di un�inchiesta investigativa, si instaurano tra il
giornalismo ed altri soggetti �pubblici�, come l�opinione pubblica e l�autorit� politica.
Dopodich�, si passer� a considerare il �caso Lockheed� in tutte le sue componenti,
ciascuna determinante nel contesto sociale che l�ha reso possibile.
Nel capitolo secondo, verr� descritto il periodo degli anni Settanta come un
�terreno fertile� per il �fiorire� di inchieste. Cos� costellato di scandali come fu quel
decennio, difficilmente la stampa avrebbe potuto trovare un periodo migliore per
recuperare quella sua missione di �guardiano� delle istituzioni. Tuttavia, non furono
solo gli scandali a rendere particolare quel decennio: una serie di condizioni socio-
8
economiche resero possibile una �cultura del dissenso�, che fu di fondamentale
sostegno per i giornalisti alla soglia di un�importante �rivoluzione� professionale.
Il terzo capitolo � poi interamente dedicato all��affare Lockheed�, il Watergate
italiano. La vicenda viene ricostruita attraverso vari libri dedicati all�argomento, ma con
la fondamentale �guida� della sentenza espressa dalla Corte costituzionale in occasione
del �processo Lockheed�. Sarebbe stato difficile farsi largo attraverso la fitta rete di
insinuazioni non verificate e di sospetti non provati che ancora oggi trovano spazio in
diverse pubblicazioni e siti internet. Verr� ricordato anche il ruolo che l�allora
presidente della Repubblica Giovanni Leone ebbe nella vicenda, e la sua �storia�
personale, che lo porter� qualche anno dopo a dimettersi.
Infine, l�inchiesta vera e propria. La sua ricostruzione attraverso gli articoli
apparsi sul Corriere della Sera dal 18 al 28 febbario 1976, e firmati da Gaetano
Scardocchia e Giampaolo Pansa. Poi, una visione generale sul panorama giornalistico
dell�epoca e sulle posizioni adottate dalle testate pi� importanti in relazione allo
scandalo. Infine, un�analisi del �caso Lockheed� attraverso i concetti e i modelli emersi
nella prima parte del lavoro, anche con l�aiuto dell�intervista ad uno dei protagonisti
dell�inchiesta, il giornalista Pierluigi Roesler Franz.
9
PARTE PRIMA:
IL GIORNALISMO INVESTIGATIVO
10
CAPITOLO PRIMO
IL GIORNALISMO INVESTIGATIVO
1.1 - Che cos�� il giornalismo investigativo?
Numerose sono le definizioni di �giornalismo investigativo� fornite dai vari saggi
sulla professione giornalistica; tra queste se ne possono citare due:
�Organizzata in una serie di pezzi, anche a pi� mani, l�inchiesta ha il carattere di una ricerca o di
un�indagine, mira a scoprire verit� nascoste. Dunque � simbolo di ci� che si considera l�ideale della
professione: cercare la verit�. Il che significa essenzialmente due cose: ricostruzione ed interpretazione.
Ricostruzione spesso di vicende oscure, interpretazione di fatti politici ed economici�Per condurre una
buona inchiesta bisogna possedere una padronanza di tutti gli altri generi giornalistici non a caso �
considerata il banco di prova del giornalista maturo�. (Papuzzi 1998)
1
�..il termine mutuato dal lessico giudiziario rivela l�intenzione di andare oltre le fonti ordinarie,
introducendo l�idea che il lavoro del giornalista possa essere affine o parallelo a quello del magistrato�.
(De Martino- Bonifacci 1990)
2
Alberto Papuzzi, inoltre, chiarisce il concetto di �indagine� distinguendo tra
indagine investigativa, che �punta all�accertamento di verit� controverse, la cui natura
e le cui responsabilit� rappresentano un mistero per l�opinione pubblica�, e indagine
conoscitiva, che �informa sulla societ� e la cultura del tempo in cui viviamo, quelle del
nostro Paese o quella dei Paesi esteri�. In modo simile, Angelo Agostini propone di
distinguere tra tre generi di inchiesta: quella investigativa, quella documentaria e quella
interpretativa
3
. Se nella prima il giornalista svolge il ruolo di detective, mirando
all�accertamento dei fatti e alla verifica delle versioni ufficiali (Agostini cita l�inchiesta
di Besozzi sulla morte di Giuliano), nella seconda egli assume un ruolo di registratore,
1 Papuzzi A., Professione giornalista, Donzelli 1998, pp. 68-69.
2 De Martino � Bonifacci, Dizionario pratico di giornalismo, pp.119, 206 e 233.
3 Agostini Angelo, Dentro la notizia: inchiesta e cronaca nella stampa quotidiana, Franco Angeli
1988, pp.100-101.
11
al fine di fornire ai lettori un �resoconto oggettivo della realt� indagata: come stanno le
cose? Cosa sta accadendo?� (ad esempio le inchieste alimentari di Gianni Roghi su Il
Giorno); nel terzo caso, infine, il giornalista svolge un ruolo di interprete della realt�,
nei suoi aspetti economici, culturali, sociali (come Giorgio Bocca nell�inchiesta sulle
citt� del Triveneto, o Giampaolo Pansa in quella sull�evoluzione del Partito comunista
negli anni �80).
Accantoniamo i concetti e le teorie, poich� non � nell�astrazione che tale pratica
giornalistica � svolta, ma nella realt� storica di un Paese e nella vita quotidiana di
redazione. Forse pi� precisa e attinente alla realt� � quella definizione ottenuta
utilizzando un metodo di tipo �induttivo�, individuando, cio�, in una serie di casi
comunemente definiti �di giornalismo investigativo�, le caratteristiche da ritenersi
fondamentali a questo genere giornalistico. Il risultato di questa �selezione� arriva a
stabilire una �tipologia astratta�, e il successivo confronto tra questa e un �caso� tratto
dalla realt�, permette di stabilire se si possa parlare o no di investigazione giornalistica.
Secondo questo percorso, l�IRE, Investigative Reporters ed Editors,
un�associazione, con pi� di tremila affiliati, composta proprio da coloro che svolgono
l�attivit� di investigative reporter come professione, dopo aver acquisito nel proprio
archivio ben 19.000 casi di inchieste giornalistiche in tutto il mondo, ha prodotto una
vasta saggistica nella quale si elencano i caratteri essenziali dell�inchiesta. Alcuni di
questi documenti, raccolti in The reporter�s handbook (�Il manuale del reporter�),
individuano i �tre elementi� ritenuti indispensabili per l�investigazione giornalistica:
1. �l�investigazione deve essere opera del reporter stesso, non un resoconto del
lavoro di qualcun altro�;
2. �il soggetto della storia deve avere una ragionevole importanza per il
pubblico�;
3. �qualcun altro deve avere interesse a tenere nascosto all�opinione pubblica il
contenuto dell�inchiesta�.
Seguendo questo schema, e riferendoci, a modo di esempio, a due dei casi pi�
eclatanti di inchiesta compiuta da giornalisti, cio� al caso dei Pentagon Papers (la
pubblicazione sul New York Times di un rapporto segreto riguardante il comportamento
tenuto dall�esercito statunitense nella guerra in Vietnam) e a quello che � stato definito
il �mito fondatore del giornalismo investigativo�, cio� l��Affare Watergate�, troveremo
che solo il secondo � conforme ai criteri sopra stabiliti. Infatti, solo nel caso
dell�inchiesta sul furto con scasso avvenuto al �Watergate Hotel�, i giornalisti del
12
Washinton Post, Bob Woodward e Carl Bernstein, svolsero l�indagine per conto
proprio, sia pure grazie all�aiuto di una �Gola profonda�. Nel caso dei Pentagon papers,
invece, i documenti provenienti dal Pentagono giunsero sulla scrivania del reporter Neil
Sheehan perch� segretamente inviati al giornale da un consulente della Difesa, Daniel
Ellsberg. Per quanto a Sheehan spetti il merito, insieme al direttore del suo giornale, di
aver portato alla pubblica conoscenza tali scottanti verit�, il suo caso non pu� essere
considerato, secondo la nostra definizione, �di giornalismo investigativo�.
Volendo riferirci a qualche caso di inchiesta del nostro giornalismo, invece, il
metodo proposto dall�IRE ci costringe a fare alcune distinzioni: dobbiamo, infatti,
considerare investigative solo quelle inchieste in cui vi � qualche �altra persona� che ha
interesse affinch� le informazioni trattate dal giornalista restino segrete. Stando a questa
accezione, sono da ritenersi investigative l�indagine di Tommaso Besozzi sul caso
Giuliano o quella di Andrea Purgatori sul �caso Ustica�, nelle quali vi era il chiaro
interesse di qualcuno che la verit� restasse segreta. Altre indagini, invece, come quelle
di Gianni Roghi sulle sofisticazioni dell�industria alimentare, anche se simili, non sono
investigative, perch� basate sulla pubblicazione di dati �generici�, senza nomi di
persone che avrebbero desiderato non essere coinvolte.
Un altro punto di partenza per distinguere il giornalismo d�inchiesta dalla restante
attivit� giornalistica � quello di considerare il rapporto tra il cronista e le �fonti�, le
�sorgenti informative� da cui egli trae la �materia prima� da elaborare per produrre poi
l�articolo. E� caratteristica essenziale del buon giornalismo d�inchiesta l�indipendenza
dalle fonti, laddove � stato ampiamente dimostrato come, quasi spontaneamente, fra i
cronisti delle principali testate giornalistiche (il cosiddetto giornalismo mainstream) e le
fonti �autorevoli�, quasi sempre istituzionali, si crei un patto di �reciproca fiducia�: la
�fonte� si mostra disponibile a fornire al giornalista informazioni �utili�, a patto che il
cronista non si allontani nella sua documentazione da quanto riferitogli da essa. Se
questo succede, se si crea cio� una tacita intesa tra reporter e fonte informativa, allora il
mainstream journalism diventa source journalism, �giornalismo della fonte�,
intendendo per �fonte�, ovviamente, quella ufficiale.
Il giornalismo investigativo, invece, non pu� assolutamente fermarsi, per sua
stessa definizione, alla fonte ufficiale. Anche se sarebbe del tutto errato ignorarla per
principio, il reporter che investiga deve cercare �altre� informazioni, spesso difficili da
trovare e ad alto rischio di affidabilit�. Il �vaglio� di queste fonti alternative, le
difficolt�, le insidie, ma anche i proficui risultati che ne possono conseguire saranno
13
trattati doverosamente pi� avanti. Resta, comunque, indiscutibile la necessaria
mancanza di rapporti �d�intesa� tra reporter investigativo e fonte, che spesso viene
�tradita� per approfondire di propria iniziativa la conoscenza dell�argomento.
Una questione non secondaria, specie in Italia, � poi quella posta da Renzo Foa,
direttore della rivista Dike ed editorialista de il Giornale, il quale propone
4
di
distinguere tra �giornalismo investigativo�, che egli considera obiettivo e orientato alla
ricerca della verit�, e �giornalismo d�opposizione� che, a differenza,
�� parte di un�impresa politica, ha uno scopo preciso� non ha come ragione sociale una autonoma
ricerca della verit�, ma � pi� spesso uno strumento per creare problemi a chi governa�.
Foa, a questo proposito, cita il caso delle inchieste, pubblicate sotto forma di
articolo nei quotidiani o raccolte in forma di saggio, che hanno avuto come �bersaglio�
la figura dell�attuale premier Silvio Berlusconi. Secondo il giornalista, tali indagini
giornalistiche sono consistite nel �raccogliere parti di sentenze e usarle come clave,
sventolando poi questo giornalismo come giornalismo di inchiesta e di verit�, mentre
invece �, come al solito, giornalismo di parte�. La questione posta da Foa � rilevante e
verr� approfondita in seguito. Per ora, � sufficiente aggiungere, in merito alla questione
della soggettivit� o �partigianeria� del giornalismo d�inchiesta che, pur rimanendo
auspicabile che i reporter siano guidati sempre nella loro professione dalla ricerca della
verit�, non � nell�ideologia o nell�orientamento politico di un giornalista che va
ricercata l�attendibilit� delle informazioni che riporta nel suo articolo, ma
nell�accuratezza e nella precisione con cui si riferisce alle sue �fonti�. Solo in questa
fase, infatti, il giornalismo esce dalla fase �soggettiva�, quella d�ideazione e della
stesura del�articolo da parte del cronista, ed entra nella fase �oggettiva�, della verifica
delle informazioni.
Certo, � vero anche che, specie nelle inchieste pi� difficili e rischiose, le �fonti� si
spaventano e si oppongono alla pubblicazione della loro identit�: valga per tutti il caso
celebre di �Gola profonda�, la fonte insider (cio� interna) del caso Watergate. Si pu�
per� aggiungere, prendendo proprio esempio dai giornalisti Woodward e Bernstein, che
� necessario, quando proprio non si pu� riferire l�identit� della fonte, verificare
l�attendibilit� di un�informazione sottoponendola almeno ad un secondo controllo,
secondo la regola statunitense del double checks.
4
Dike del 23 maggio 2002.
14
Estendendo la definizione in modo meno rigoroso, � poi possibile aggiungere a
quanto detto che il giornalismo investigativo � una delle forme pi� difficili e costose
della pratica giornalistica. Questo perch�, per svolgere le indagini, i reporter hanno
bisogno di molto tempo e non sempre, a seguito dell�impegno profuso, giungono
risultati apprezzabili. Il �costo� � dunque notevole, sia in termini di tempo che di
remunerazione, e ben pochi direttori sono disponibili a fare a meno di uno o pi�
giornalisti per affidare loro una inchiesta, che non garantisce poi nemmeno dei risultati
certi. Molto spesso, dunque, questo lavoro � lasciato o a coloro che oltre al normale
�lavoro di redazione� decidono volontariamente di approfondire le proprie ricerche,
oppure alla cosiddetta categoria dei freelancer, i giornalisti senza contratto e senza
redazione, liberi professionisti, che vendono al giornale il �pezzo�, cio� il �risultato�, ad
indagine gi� svolta. Questo tutela la direzione del giornale dalle incertezze sui tempi e
sui risultati, ma lascia il freelancer in balia dei rischi di natura economica (la certezza
della retribuzione), legale (le eventuali querele, talvolta con richieste di risarcimento
miliardarie) e talvolta persino �vitale�. Quest�ultimo punto costituisce sicuramente
l�aspetto pi� drammatico di questo giornalismo �avventuroso�: secondo i dati
dell�associazione Reporters sans fronti�res, infatti, nel 2001 sono stati uccisi 31
giornalisti e nel 2002 ne sono morti 25. I rischi corsi dall�investigative reporter sono
dunque mortali, e questo sia nei Paesi politicamente meno liberi, da quelli ex-comunisti
alla Birmania, all�America Latina, sia nei Paesi occidentali, considerati tendenzialmente
pi� �liberi�, come gli Stati Uniti (esemplare il caso dell�assassinio di Dan Bolles,
all�origine della fondazione dell�IRE). Anche in Italia vi sono stati casi di omicidio: da
quello di Mauro de Mauro, a quello di Mario Francese e di Beppe Alfano.
A questo punto, seguendo la nota regola delle �cinque W�, che campeggiava su
molti muri delle redazioni dell�inizio del �900 (Chi-Cosa�Dove-Quando-Perch�), ed
avendo gi� individuato il soggetto dell�azione, l�azione compiuta, il dove e il quando,
mancherebbe l�ultima W: Why, il perch�. A cosa mira il giornalismo investigativo?
Perch� il giornalista si trova talvolta a rischiare la propria vita e quotidianamente
sacrifica il suo tempo in indagini dall�esito spesso incerto? E� solo la voglia di
affermarsi, di guadagnare soldi o potere personale? O c�� una motivazione
professionale, una spinta ideale?
15
Forse � impossibile determinare, a livello individuale, un intento comune a tutti i
casi. Pi� in generale, � stato invece osservato come il giornalismo utilizzi lo strumento
dell�inchiesta per mobilitare l�opinione pubblica, affinch� questa richieda delle
�riforme� alle autorit� pubbliche. Il giornalismo chiede, quindi, indirettamente al
governo di cambiare, di riformare ci� che ritiene sbagliato, ingiusto, arretrato. In questo
modo, l�istituzione giornalistica assume una connotazione sociale, politica, che gli
conferisce autorit� (Edmond Burke parler� di �quarto potere�) ma anche responsabilit�,
�doveri� verso la societ�. Come � stato detto, la stampa � uno �strumento della
democrazia�, ed un Paese nel quale non vi � una stampa libera (anche di fare inchieste e
di svelare �misteri�) non pu� essere democratico. La democrazia, infatti, prevede che
ciascun cittadino prenda parte, per quanto indirettamente, alla decisione politica; egli �
in grado di �agire�, per�, solo se correttamente informato.
Alla luce di quanto detto, si vuole ora indagare sulle forme nelle quali si realizza il
concetto di �responsabilit� sociale� dei giornali, e quindi di come si produce del
giornalismo d�inchiesta per informare i cittadini di �ci� che � sbagliato�, affinch� questi
facciano pressione sull�autorit� pubblica perch� un difetto della societ� venga
�riformato�. Per fare questo, � conveniente ricostruire prima storicamente e
geograficamente la nascita e lo sviluppo dell�inchiesta giornalistica, e solo poi astrarre
dalle varie specificit� storiche gli elementi che maggiormente vi ricorrono. In questo
modo, si potr� elaborare un modello teorico capace di spiegare la funzione sociale del
giornalismo d�inchiesta. E di come i tre �soggetti� politici, l�istituzione giornalistica,
l�opinione pubblica e l�autorit� governativa, vengano a contatto e si influenzino fra loro,
producendo comunemente alcuni cambiamenti nella societ�.
Il nostro excursus storico si basa sul confronto tra due tradizioni di giornalismo,
entrambe �esemplari� per il modo di intendere la funzione della stampa e il suo ruolo
sociale: il giornalismo statunitense e quello italiano.
La scelta � motivata dal fatto che, da sempre, gli Stati Uniti sono il modello cui gli
studiosi delle altre nazioni guardano, per giudicare il grado di modernit� del proprio
giornalismo. Questo per il giornalismo in generale e, a maggior ragione, per il
giornalismo investigativo: � proprio in questa nazione, infatti, che si sono avuti i casi
pi� importanti di inchiesta.
Anche qui, si vuole fare riferimento al modello americano, utilizzandolo come
uno �specchio�, per capire se, come molti sostengono, l�Italia non � mai stato un posto
16
altrettanto favorevole alla nascita di questo genere molto particolare di giornalismo. E,
se questo fosse vero, per capire in che cosa � auspicabile che il nostro giornalismo
cambi, per dare la possibilit� all�inchiesta di nascere (o rinascere) e ai nostri giornalisti
di svolgere un ruolo che pu� diventare, volendolo, di utilit� pubblica.
1.2 � Storia del giornalismo investigativo statunitense.
Prima di concentrarsi sul singolo genere investigativo, � necessario inquadrare la
storia dell�inchiesta all�interno del contesto pi� ampio del giornalismo statunitense, ed
evidenziare i fattori che l�hanno resa possibile.
1.2.1 � Il giornalismo negli Stati Uniti.
Il �modello americano� � percepito da tutti gli studiosi di giornalismo in maniera
chiara e univoca: gli sono riconosciute caratteristiche quali la fattualit� e l�obiettivit�
5
,
rese per� possibili solo da un notevole grado di libert� ed indipendenza della stampa dal
potere. Secondo le posizioni pi� critiche, al posto di indipendenza �dal potere� sarebbe
pi� corretto parlare di indipendenza �dal potere politico�, perch� in effetti il potere
economico ha dimostrato di essere pi� difficilmente controllabile e alienabile dalla
gestione dei giornali. Soprattutto gli ultimi decenni hanno mostrato, infatti, un
giornalismo americano sempre pi� �imbrigliato� nella �rete� degli interessi economici.
Per capire gli ultimi sconvolgimenti, per�, � necessario risalire alle origini della stampa
americana, e capirne i fondamenti politico-economici che la rendono completamente
opposta al giornalismo europeo, intendendo con quest�ultimo in particolare il modello
�latino�, e cio� il giornalismo di Francia, Italia e Spagna. La tradizione giornalistica
degli Stati Uniti trova giustificazione nella storia politica di questa nazione, oltre che in
alcune componenti della cultura americana, ispirata sin dagli albori da ideali
�pragmatistici� e �commerciali�. Da un punto di vista politico, nessuna nazione pi�
degli Stati Uniti realizza quello che � il �modello liberale dello Stato�, che fonda
l�esistenza dell�autorit� statale sulla difesa delle �libert� dell�individuo�, di pensiero, di
parola, di intraprendere un�attivit� economica, e di �perseguire la propria felicit��.
17
L�individualismo precede l�interesse collettivo, lo Stato � a difesa della Libert� e non
pu� quindi, per nessuna ragione, sia pure �di Stato�, limitarla. Ecco perch�, nella
Costituzione americana, e proprio nel Primo Emendamento, al Congresso viene vietato
di legiferare in materia di stampa. La libert� di quest�ultima, derivata da quella di
pensiero e di espressione, deve essere tutelata dallo Stato, proprio perch� nell�esistenza
di una stampa libera trova senso l�ideale democratico. E� pur vero che � prevista una
limitazione alla stampa, per �ragioni di sicurezza nazionale�: ma sar� poi la Storia a
mostrare come questa clausola non verr� sostanzialmente mai applicata. Emblematico, a
questo proposito, il caso della pubblicazione dei cosiddetti Pentagon papers nel quale,
al tentativo da parte del Segretario della Difesa di bloccare la pubblicazione degli atti
per �questioni di sicurezza nazionale�, venne opposta dalla Corte un�altra ragione di
sicurezza, e cio� la �trasparenza� dei pubblici uffici, e il diritto del cittadino di
conoscere l�operato di chi lo governa. Questo atteggiamento antiautoritario � totalmente
opposto alla dottrina della censura politica e dell�arcana imperii, cio� del segreto di
Stato, utilizzata molto spesso nella storia degli Stati europei.
Un altro aspetto da analizzare � la natura democratica della societ� americana. Per
natura �democratica�, per�, non deve intendersi quella derivante da una visione
�sociale� dello Stato, basata sulla redistribuzione della ricchezza, ma quella fondata
sull��uguaglianza dell�opportunit��, data ad ogni cittadino, di migliorare la propria
posizione sociale. Non � un caso che proprio nell'�et� dell�egualitarismo�, che va dal
1830 al 1840, si produca quel fenomeno della carta stampata noto come penny press,
all�origine del giornalismo moderno. La penny press � il fenomeno giornalistico che
rende democratica l�informazione: in vendita al prezzo di un penny anzich� sei, essa
punta ad un pubblico molto pi� esteso di quello dei giornali precedenti cercando, da una
parte, di guadagnare il pi� possibile grazie alle vendite ed agli introiti pubblicitari e,
dall�altra, di �informare� il pubblico piuttosto che �persuaderlo� delle proprie opinioni.
I penny papers sono i diretti eredi degli advertisers commerciali, i bollettini mercantili
che informavano la citt� dei �nuovi arrivi� nei porti delle citt�
6
. Ed � proprio questo
concetto di �nuovo arrivo�, di �novit��, quello che si trova alla base del moderno
concetto di notizia, informazione utile a sapersi per �muoversi nel mondo�. L'essere
informati � quindi percepito come necessit� e, con la penny press, la notizia diventa un
5
Bechelloni Giovanni, vedi voce �giornalismo� in Enciclopedia delle scienze sociali, Treccani, p.320.
6
Schuson Michael, Discovering the news (trad. La scoperta della notizia), Basic Book 1978, pp.27-28.
18
�bene�, un prodotto commerciale che ci si occupa di vendere.
7
Nel 1830, nasce
l�impresa dell�informazione, e con essa tutte le caratteristiche che guideranno il
giornalismo statunitense nei secoli successivi. Quando si afferma che quest�ultimo �
�fattuale�, ci si riferisce al giornalismo nato con la penny press, perch� quello
precedente, di epoca coloniale, era un giornalismo �d�opinione�, del tutto simile a
quello dell�Europa. Dal 1830, invece, con l�instaurarsi nelle redazioni dei giornali di
una mentalit� imprenditoriale, i giornali riusciranno, grazie ai consistenti introiti, a
�guadagnarsi� l�indipendenza dal potere politico, fondando la propria autonomia
proprio sull�autosostentamento finanziario. Il potere economico entra, appunto, �dentro�
il giornale moderno: il proprietario del giornale, il direttore, l�agente pubblicitario, tutte
queste nuove figure cercano di �vendere� il giornale. La missione del giornalismo
moderno sta, appunto, nell'�informare� e nel �guadagnare� al tempo stesso, cercando di
far coesistere le due azioni. Ma, ci si pu� chiedere, quando queste due azioni non
possono coesistere? Quando pubblicare una notizia o il frutto di un�inchiesta pu� far
perdere al giornale una fetta di lettori o di introiti pubblicitari, o ledere gli interessi della
�propriet��, per cosa si dovr� optare: pubblicare o �censurare�? Inutile dire che l�Etica
punta indiscutibilmente sulla prima soluzione. La realt�, per�, insegna che spesso cos�
non avviene, e che proprio il giornalismo americano degli ultimi decenni non � stato
capace di liberarsi da una parte dal �commercialismo� (notizie �facili� e positive), e
dall�altra dalla censura operata dalla propriet� del giornale, interessata a difendere i
propri interessi economici, magari in altri settori dell�industria. A questo proposito, �
necessario ricordare che il mercato della comunicazione sta andando incontro ad un
forte processo di �concentrazione� delle propriet� nelle mani di grossi imperi
economici, come ha mostrato in modo clamoroso la recente fusione (10 gennaio 2000)
tra la Time-Warner e la Aol, due colossi dell�informazione mondiale diventati un unico,
immenso �impero� mediatico del valore di 350 mila milioni di dollari, pari a 700 mila
miliardi di vecchie lire. Il fenomeno dell�accorpamento delle propriet� dei media �
senza dubbio negativo per la stampa, in quanto porta alla limitazione della pluralit�
delle fonti d�informazione, e indirizza il mercato dell�informazione verso la
spaventevole prospettiva del �monopolio�.
7
Schudson, ibid, pp.24-65.