Premessa
In vari casi la collocazione tematica di alcuni testi in un
determinato capitolo potrà sembrare discutibile; ma lo scopo di questa
tesi è quello di fornire un particolare tipo di repertorio che potrebbe
riuscire di una qualche utilità agli studi galego-portoghesi.
Faccio inoltre presente che, a causa di problemi di battitura, non
è stato possibile riportare il segno di nasalizzazione ˜ sulle lettere u, e, ed
i, dove è stato sostituito da ¨, escluso dove indicato diversamente.
Capitolo I: Le Soldadeiras
CAPITOLO I : Le Soldadeiras
È questa la categoria di donne più frequentemente presa di mira
da trovatori e giullari galego-portoghesi. Per un approccio globale al
tema, rimandiamo allo studio fondamentale di R. Menéndez Pidal
1
,
integrato dai contributi di K. R. Scholberg
2
e di C. Radulet
3
, oltre ai più
recenti studi sul quadro storico-sociale della penisola iberica nei secoli
XII-XIII, per cui si rimanda allo studio fondamentale di H. Dillard
4
, come
pure a Pallarés Méndez
5
, A. Resende de Oliveira
6
, J. Mattoso
7
e C. Segura
Graiño
8
.
Nella mia analisi sulle soldadeiras, dividerò per temi facendo
eccezione per un singolare personaggio, Maria Pérez Balteira, al quale
riserverò un paragrafo separato.
1
MENÉNDEZ PIDAL, Poesia juglaresca..., in particolare pp.31-36 e segg.
2
SCHOLBERG, Sátira e invectiva..., cap. III
3
RADULET, La giulleria femminile...
4
DILLARD, Daughters of the reconquest
5
PALLARÉS MÉNDEZ, Las mujeres...
6
OLIVEIRA, A mulher..., in AA. VV., A mulher...
7
MATTOSO, Identificação...
8
SEGURA GRAIÑO, Las mujeres...
Capitolo I: Le Soldadeiras
1) VENGONO ACCUSATE DI BLASFEMIA.
La soldadeira, di cui l’autore Alfonso X non fa il nome,
respinge l’offerta, poco velata, di avere un rapporto sessuale durante il
Venerdì Santo. Secondo Lapa la cantiga svilupperebbe il tema popolare
della “puta em Quaresma”
9
:
Fui eu poer a mão noutro di-
-a a üa soldadeira no conon,
e disse-m’ ela: - Tolhede-a, ladron,
ca non é est’ a [sazon de vós mi
5 viltardes, u prende] Nostro Senhor
paixon, mais é-xe de min, pecador,
por muito mal que me lh’ eu mereci.
[...]
Dal v.6 si deducono le abitudini sessuali della soldadeira che,
almeno in Quaresima, vuole redimersi. Il lamento che segue per tutta la
cantiga, camuffato da una offerta al Signore delle proprie rinunce per
amor Suo e a sconto dei peccati, sottolinea l’abituale estraneità
all’astinenza sessuale della donna:
9
LAPA, Escarnho, pag.23
Capitolo I: Le Soldadeiras
[...]
Nunca, dê-lo dia en que eu naci,
fui tan coitado, se Deus me perdon;
e con pavor, aquesta oraçon
25 comecei logo e dixe a Deus assi:
- Fel e azedo bevisti, Senhor,
por min, mais muit’ est’ aquesto peior
que por ti bevo nen que recebi.
E poren, ai, Jesu Cristo, Senhor,
30 en juizo, quando ante ti for,
nembre-ch’ esto que por ti padeci!
Rei D. Afonso de Castela e de Leon
B 484; V 67 = LAPA 14
Tutta la cantiga è pervasa, grazie a questo paragone costante con le pene
patite da Gesù Cristo durante la Sua Passione, da un tono blasfemo e
irriverente che, come fa notare giustamente il Lapa, poteva essere
ammesso solo in un ambiente molto libertino
10
.
10
LAPA, Escarnho, pag. 23
Capitolo I: Le Soldadeiras
1.a) RAPPORTI SESSUALI CON ECCLESIASTICI.
Riguardo questo tema, Pedr’Amigo de Sevilha, attacca Maior
Garcia, probabilmente la stessa attaccata da Joan Baveca in Lapa 189 e
190, che per la tanta miseria in cui versa non ha di che vestirsi, così per
coprirla prima un arcidiacono e poi un decano si sdraiano sopra di lei. La
storia è giocata sull’aequivocatio “deitar sobre si” al v.4 che può essere
inteso sia nel senso di: “prendere gli ordini sacri”, sia in quello osceno:
“mettersi una persona sopra”, nell’atto sessuale. L’ultimo verso ci mostra
la donna toda coberta de pano, e questa immagine può essere spiegata
con la quantità di vesti che indossavano i religiosi che essendo sopra di
lei la coprivano a loro volta
11
:
Maior Garcia [vi] tan pobr’ ogano,
que nunca tan pobr’ outra molher vi,
3 que, se non fosse o arcediano,
non avia que deitar sobre si;
ar cobrou pois sobr’ ela o daian;
6 e, per aquelo que lh’ antr’ ambos dan,
and’ ela toda coberta de pano.
Pedr’ Amigo de Sevilha
V 1205 = LAPA 323
11
MARRONI, Le poesie di Pedr' Amigo de Sevilha, pp. 332-333
Capitolo I: Le Soldadeiras
In un’altra cantiga, Maior Garcia ha paura di morire senza
essersi confessata, così, con un gioco semantico che viene usato anche
per la Balteira (cfr Lapa 146), si dice che si porti sempre appresso due o
tre chierici per potersi confessare all’occorrenza; il doppio senso è ovvio,
e a mano a mano che si prosegue nella cantiga, si fa sempre più osceno
12
:
Maior Garcia sempr’ oí[u] dizer
por quen quer que podesse guisar
de sa mort’ e se ben maenfestar,
que non podia perdudo seer;
5 e ela diz, por se de mal partir,
que, en quant’ ouver per que o comprir,
que non quer já sen clérigo viver;
Ca diz que non sab’ u x’ á de morrer
e por aquesto se quer trabalhar,
10 a como quer, de se desto guisar;
e diz que á ben per u o fazer
cono que ten de seu, se d’ alhur non:
dous ou três clérigos, un sa sazon,
[pode mui ben consigo sempr’ aver].
12
ZILLI, Johan Baveca, poesie, pp. 151-156
Capitolo I: Le Soldadeiras
15 E Maior Garcia, por non perder
sua alma, quando esto oíu, foi buscar
clérigo e non s’ atreveu albergar
[tan senlheira u quer que á viver];
e já três clérigos pagados ten,
20 que, sen un deles, sabede vós ben
que a non pode a morte colher.
Joan Baveca
B 1455; V 1065 = LAPA 190
Con “un sa sazon” al v.13, il trovatore forse ci vuol far capire le
abitudini sessuali della soldadeira che, alla fine, vengono chiarite
maggiormente. I chierici sono doppiamente “pagados”: in senso
finanziario e forse anche sessualmente, e lei morirà di sicuro in
compagnia di uno di loro, molto probabilmente durante un rapporto
sessuale, data la frequenza con cui si lascia intendere che questi
avvenissero.
2) VENGONO ATTACCATE PER LA LORO VECCHIAIA
Le soldadeiras erano donne che lavoravano in gran parte grazie
alla loro avvenenza fisica, per cui chiamarle vecchie era una delle offese
Capitolo I: Le Soldadeiras
maggiori. Proprio per questo un gran numero di cantigas riguarda questo
tema.
Afonso Eanes do Coton infierisce in ben due cantigas su Orraca
López. Nella prima prende a pretesto i malanni della vecchia Orraca, per
sottolinearne l’età già avanzata:
[...]
-Sõo velha e cuid’ a guarecer.
5 E dixe-lh’ eu: -Cuidades gran folia,
ca i mais vej’ eu das velhas morrer.
E dixe-lh’ eu: -Gran folia pensades,
se per velhece a guarecer cuidades;
[...]
11 mais en velhice non vos atrevades,
ca i mais vej’ eu das velhas morrer.
Afonso Eanes do Coton
B 1589; V 1121 = LAPA 47
Il trovatore è molto malizioso, specie quando le fa notare che comunque
lui ha sempre visto morire più vecchi che giovani (vv.6 e 12). In questa
Capitolo I: Le Soldadeiras
cantiga il termine velha e i suoi derivati sono ripetuti spesso a
sottolineare lo stato fisico della donna.
Nella seconda cantiga, la soldadeira, che nella precedente
sembra non dolersi tanto della sua condizione, prega il trovatore di non
cantare le vecchie, poiché la gente di Toledo potrebbe pensare che si
riferisca a lei:
A üa velha quis ora trobar,
quand’ en Toledo fiquei desta vez;
3 e veo-me Orraca López rogar
e disso-m’ assi: -Por Deus, que vos fez,
non trobades a nulha velh’ aqui,
6 ca cuidaran que trobades a min.
Afonso Eanes do Coton
B 1590; V 1122 = LAPA 48
Ancora Joan Baveca, usando uno stratagemma originale, dice di
aver sorpreso due soldadeiras ormai vecchie che si stavano lavando a
vicenda, le due intessono un dialogo malizioso, sebbene cauto, sui
rispettivi difetti dovuti all’età, ma ben presto le osservazioni si tramutano
in offese assai pesanti sulla reciproca vecchiaia, ormai ben visibile sul
Capitolo I: Le Soldadeiras
loro fisico. Vengono così nominate varie parti del corpo, deformate dagli
anni
13
:
Estavan oje duas soldadeiras
dizendo ben, a gran pressa, de si;
e viu a üa delas as olheiras
de sa companheira, e diss’ assi:
5 - Que enrugadas olheiras tëëdes!
E diss’ a outra: - Vós com’ as veedes
desses ca[belos sobr’ essas trincheiras]?
.............................................................
en esse vosso rostro. E des i
diss’ el’ outra vez: - Já vós dult’ avedes;
10 mais tomad’ aquest’ espelh’ e veeredes
tôdalas vossas sobrancelhas veiras.
E ambas elas eran companheiras,
e diss’ a üa en jogo outrossi:
- Pero nós ambas somos muit’ arteiras,
15 milhor conhosqu’ eu vós ca vós [a] min.
E diss’ [a] outra: - Vós, que conhocedes
13
ZILLI, Johan Baveca, poesie, pp. 165-171
Capitolo I: Le Soldadeiras
a min tan ben, por que non entendedes
como son covas essas caaveiras?
E, depois, tomaron senhas masseiras
e banharon-se e loavan-s’ a si;
e quis Deus que, nas palavras primeiras
que ouveron, que chegass’ eu ali;
e diss’ a üa: - Mole ventr’ avedes;
e diss’ a outr’: - E vós mal ascondedes
25 as tetas, que semelhan cevadeiras.
Joan Baveca
B 1458; V 1068 = LAPA 193
Quasi blasfema, la soldadeira Maria Leve in un atto umano è
inginocchiata davanti al confessore, ma, malgrado i suoi peccati siano
tanti e gravi, quello che più le pesa è la vecchiaia e il suo lamento ricorre
nel refram:
[...]
- Sempr’ eu pequei [i], des que fui foduda;
pero direi-vos per que [son] perduda:
9 Sõo velh’ , ai, capelan!
Joan Vaásquiz
B 1548 = LAPA 247
Capitolo I: Le Soldadeiras
La vecchiaia di Marinha Crespa invece viene sottolineata da un
antico proverbio popolare: “A bue vecchio non cercargli riparo”. La
soldadeira ormai avanti con gli anni, in inverno e nelle giornate ventose
di aprile, si rifugia ancora a palazzo reale vicino al focolare, ma Pero da
Ponte le ricorda con singolare insistenza nel refram che non può più
pretendere le attenzioni che aveva da giovane
14
e lo ribadisce con un
proverbio popolare tutt’ora in auge in portoghese
15
:
Marinha Crespa, sabedes filhar
eno paaço sempr’ un tal logar,
en que an todos mui ben a pensar
de vós; e poren diz o verv’ antigo:
5 “a boi velho non lhi busques abrigo”.
Eno inverno, sabedes prender
logar cabo do fogo, ao comer,
ca non sabedes que x’ á de seer
de vós; e poren diz o verv’ antigo:
10 “a boi velho non lhi busques abrigo”.
Eno abril, quando gran vento faz,
14
PANUNZIO,Pero da Ponte, poesie, pp.161-162
15
cfr. MATTOSO, O essencial sobre os proverbios medievais portugueses
Capitolo I: Le Soldadeiras
o abrigo este vosso solaz,
u fazedes come boi, quando jaz
eno bon prad’; e diz o verv’ antigo:
15 “a boi velho non lhi busques abrigo”.
Pero da Ponte
B 1628; V 1162 = LAPA 344
È crudele e molto oscena la descrizione della vecchiaia di Maria
Negra la quale, una volta molto attraente, si ritrova vecchia e vogliosa ma
costretta a comprare pissas per soddisfarsi. Il paradossale è che una volta
comprate queste le muoiono in mano o le attaccano malattie da bestie. Il
riferimento alla parola amormada derivante da mormo, malattia tipica
degli animali, può far venire in mente anche che la donna, pur di
soddisfare le proprie voglie, avesse avuto rapporti anche con un animale,
forse un cavallo, come si deduce dal verso 14: la aaguada è infatti una
malattia che viene ai membri dei cavalli per il troppo cibo o per il troppo
lavoro. Al v.18 troviamo una metafora assai oscena: si dice che le pissas
le muoiono perché le mette nella casa molhada, alludendo alla vagina
pronta per l’atto sessuale. La cantiga finisce con l’immagine triste e
desolata della donna che, insoddisfatta, piange sdraiata sul pavimento per
le pissas che non può avere. L’autore non si risparmia un sarcasmo finale
infatti la parola berra può essere intesa come “piange”, ma anche come
Capitolo I: Le Soldadeiras
“mugola come un animale in calore”
16
. È da notare però che secondo
Pierre Blasco, Lapa avrebbe forzato il verso finale della cantiga, avendo
letto berra al posto di será. Questa diversa lettura, certamente dovuta alla
illeggibilità di questo verso in entrambi i manoscritti, ovviamente ne
cambierebbe notevolmente il senso, ma rimane invariata l’oscenità della
cantiga stessa
17
:
Maria Negra, desventuirada,
e por que quer tantas pissas comprar,
pois lhe na mão non queren durar
e lh’ assi morren aa malfa[da]da?
5 E un caralho grande que comprou,
oonte ao serão o esfolou,
e outra pissa tem já amormada.
E já ela é probe tornada,
comprando pissas, vedes que ventuira:
10 pissa que compra pouco lhe dura,
sol que a mete na sa pousada;
ca lhi conven que ali moira enton
de polmoeira ou de torcilhon,
16
LAPA, Escarnho, s.v. berrar
17
BLASCO, Les Chansons de Pero Garcia Burgalês, pp.275-277