Si può ricordare che la nostra Pubblica Amministrazione ha iniziato a
guardare con interesse alla “Rete delle reti” fin dal 1995, anno in cui è
stata registrata la nascita dei primi siti pubblici. A partire da tale anno
infatti, tutti i partiti politici, soprattutto in vicinanza delle tornate
elettorali, hanno investito sulla presenza in rete risorse ingenti; i
Comuni, le Province e le Regioni hanno dato vita a sistemi complessi
di informatizzazione degli uffici pubblici. Hanno investito miliardi
delle vecchie lire nella creazione di siti Internet e reti civiche.
All’inizio si è trattato di pure vetrine istituzionali, con il passare del
tempo però le cose sono cambiate.
A partire dal 1998, la Pubblica Amministrazione ha iniziato ad
avvicinarsi al concetto di Internet come strumento per poter interagire
con i propri utenti-cittadini; da allora sono stati compiuti molti passi in
avanti, tanto che oggi i nostri servizi pubblici, hanno una presenza in
rete paragonabile a quella dei paesi più avanzati tecnologicamente. In
quel periodo si è registrata non solo la nascita di molti siti pubblici, ma
anche l’avvio, da parte di numerose amministrazioni, dei primi
processi di interoperabilità. A partire da quel momento, infatti, la rete
viene usata in misura crescente dalla PA non solo per servizi di
generica informazione sulla propria attività istituzionale, ma anche
come mezzo di comunicazione interno integrato alla normale
operatività personale. I servizi interattivi sono il principale strumento
del processo di innovazione della PA, tramite essi, il cittadino diviene
finalmente utente a pieno titolo dei servizi amministrativi on line,
questo rappresenta una occasione di crescita del concetto di
cittadinanza e di partecipazione democratica. Sempre in quegli anni,
presero avvio i primi servizi di carattere transazionale, basati su
comunicazioni bidirezionali suscettibili di modificare le stesse basi dati
delle amministrazioni.
In questa tesi, cercheremo di analizzare questo fenomeno in continua
espansione che ha portato molti vantaggi, ma che ha anche comportato
nuove problematiche fino a pochi anni fa impensabili.
La tesi è divisa in due parti, nella prima cercheremo di vedere come
sia nato l’Internet, questo strumento che ha cambiato la vita e gli usi di
milioni di persone in tutto il mondo, vedremo i fini originali di esso
che erano sostanzialmente di difesa militare da un possibile attacco
nemico, l’uso che ne viene fatto oggi, ed alcune delle sue potenzialità,
che giustificano l’interesse dimostrato da parte delle Pubbliche
Amministrazioni di tutto il mondo.
Nella seconda parte, divisa in tre capitoli, andremo invece ad
analizzare più da vicino alcuni aspetti tecnici relativi ad Internet, alcuni
dei nuovi problemi che si sono creati con questo nuovo strumento, ed i
possibili modi per risolverli.
In particolare, vedremo nel primo capitolo, il sistema attualmente
utilizzato per la assegnazione dei nomi di dominio (domain names),
che sono i nomi con cui vengono identificati e riconosciuti i siti
Internet. Analizzeremo la differenza tra la assegnazione di tali nomi di
dominio per i soggetti pubblici e per i soggetti privati, e, nell’ambito
di quelli pubblici, tra quelli italiani e quelli degli Stati Uniti; esporremo
anche le regole per l’assegnazione del nuovo dominio di secondo
livello “.gov.it”.
Il secondo capitolo, tratterà della tutela della privacy, vedremo sia i
diversi strumenti normativi esistenti, sia la diversa applicazione
prevista tra settore pubblico e settore privato, cercando di capire quali
sono i nuovi problemi per il rispetto della privacy con riferimento ad
Internet ed in particolare alle banche dati pubbliche.
Nel terzo capitolo invece, cercheremo di analizzare quali sono i
principali rischi per la sicurezza delle reti, e quali sono alcune delle
possibili contromisure, con particolare riguardo alla sicurezza dei dati
personali immessi in rete.
Nel corso di tutta la trattazione cercheremo di capire se Internet sia un
fenomeno extraterritoriale al quale non sono applicabili leggi
nazionali, come sostengono alcuni autori, o se al contrario, come
sostengono altri, siano ad esso applicabili le normative nazionali volte
ad arginare ed eliminare un fenomeno che può essere definito come
“anarchia dell’Internet”. Cercheremo inoltre di analizzare quali sono le
possibili soluzioni a tale fenomeno.
PARTE PRIMA: PROFILO STORICO.
CAPITOLO I: INTERNET STORIA ED EVOLUZIONE.
Cosa è Internet.
“Una incisiva definizione di Internet è la metafora di Andrea Monti
1
,
per il quale: “Internet è un insieme di reti autonome interconnesse che
funziona come unico network: i computer possono dialogare l’uno con
l’altro, indipendentemente dalle caratteristiche delle singole
piattaforme e delle singole reti cui appartengono; gli utenti possono
utilizzare servizi e risorse, o comunicare con altri utenti, di ogni rete
2
,
grazie all’utilizzo di un protocollo di comunicazione comune: il
TCP/IP.””
3
In altre parole, è la più grande rete telematica mondiale; il termine è
nato dalla contrazione dell’espressione INTERconnected NETwork nel
1982, in occasione del lancio dell’Internet Protocol da parte di
DARPA
4
. E’ costituito dall’insieme di tecnologie e standard che
consentono a ogni singolo computer connesso di essere collegato in
1
Componente del comitato esecutivo della Naming Authority italiana, nonché autore
di vari testi sull’argomento tra cui “Spaghetti hacker” APOGEO, Milano, 1997.
2
“Si ha una rete di computer ogni volta che due o più computer si connettono l'uno
all'altro per condividere risorse. La connessione di due o più reti è detta Internet”
Glossario dei termini informatici disponibile al dominio
http://euro.asphi.it/topcourses/ctscourseit/glossary.html#FTP
3
Ambrosini A. “La tutela del nome di dominio. Il manuale del dominio “.it”. II
edizione” ed. Simone, Napoli, 2002.
4
Defense Advanced Research Project Agency.
tempo reale con qualsiasi altro computer connesso, per lo scambio di
dati ed informazioni. Può supportare diverse forme di comunicazione,
come la posta elettronica (e-mail), le chat, il world wide web (WWW),
i newsgroup; ma cerchiamo di ripercorrere brevemente la storia e
l’evoluzione di questo sistema di comunicazione che ha rivoluzionato
la vita di milioni di persone.
Nascita dell’ARPA durante la guerra fredda.
Il 4 ottobre 1957, in piena guerra fredda, l’Unione Sovietica lanciò in
orbita il primo satellite artificiale della storia, lo Sputnik.
Il presidente degli Stati Uniti Dwight Eisenower e tutti i vertici militari
statunitensi, vissero questo evento come uno smacco alla vantata
supremazia scientifica e tecnologica che avevano avuto fino ad allora
gli USA e vissero con molta preoccupazione la consapevolezza del
progresso tecnologico raggiunto dal grande avversario. “Oggi lo
Sputnik, e domani?”
5
era l’interrogativo che assillava i vertici della
amministrazione USA.
Il 15 ottobre dello stesso anno, il presidente statunitense convocò lo
Science Advisory Committee, il comitato di consulenza scientifica
presidenziale, e al termine della riunione fu deciso di nominare uno
5
Da “ Internet rete delle reti” disponibile on line all’indirizzo
http://www.tin.it/Internet/storia/index.html
"Science Advisor", il 7 novembre il presidente Eisenower nominò per
tale incarico James R. Killian Jr. presidente del MIT
6
. Killiam iniziò a
progettare con Neil McElroy, il segretario della difesa, la creazione di
una agenzia unica per lo sviluppo scientifico e la ricerca, che superasse
la divisione a compartimenti stagni che aveva caratterizzato fino ad
allora lo stato della ricerca tecnologica in campo militare negli Stati
Uniti. Infatti i comparti delle forze armate (esercito, aviazione, e
marina militare), avevano fino ad allora realizzato progetti ognuno per
conto proprio facendosi concorrenza a vicenda. La fortissima
resistenza delle gerarchie militari, fu superata grazie all’intervento
dello stesso presidente degli stati uniti Eisenower che, nel gennaio del
1958, chiese ufficialmente al congresso i fondi per la nascita di
ARPA
7
, l'agenzia per i progetti di ricerca avanzata, che doveva
finanziare la sperimentazione nell'ambito del networking. L’agenzia
viene oggi definita DARPA, dove la D aggiunta sta per Defense.
In quel periodo, dopo l’incidente della Baia dei Porci a Cuba, la
tensione USA - URSS aveva raggiunto i massimi livelli e ad aggravare
la situazione, contribuì nel 1964 anche il fatto che la Cina, altra
superpotenza comunista, aveva sperimentato per la prima volta la
propria bomba atomica.
6
Massachussets Institute of Technology.
7
Advanced Research Project Agency.
L’ARPA, voleva creare una rete informativa interna che potesse
resistere anche ad un eventuale attacco nucleare, questo obiettivo era
realizzabile solo con l’assenza di un nodo centrale di comando, esso
infatti, avrebbe rappresentato il bersaglio strategico principale dei
nemici che, colpendolo, avrebbero messo in ginocchio la nazione,
impedendo il funzionamento dell’intero sistema.
Il Dipartimento della Difesa americano, DOD,
8
doveva quindi
sviluppare un sistema di comunicazione “acefalo”, non era infatti
possibile avere una sorta di quartier generale con un supercomputer
centrale. Ogni unità pertanto, avrebbe dovuto trovarsi in grado di
funzionare indipendentemente dalla efficienza e dalla stessa
sussistenza degli altri nodi della rete.
Arpanet il progenitore di Internet.
Da ARPA prese vita nel 1969 ARPANET, il primo embrione di quella
che in seguito sarebbe diventata l'Internet, il progetto era finanziato dal
1969 dal Ministero della Difesa USA, il DOD, ed era strutturato sia
come esperimento su un metodo affidabile per le comunicazioni in
rete, sia con lo scopo di collegare il DOD stesso agli esponenti della
8
Department Of Defense.
ricerca militare, fra i quali una vasta gamma di università impegnate in
ricerche finanziate dall’esercito. Il sistema, prevedeva il collegamento
di computer distanti fra loro, con la possibilità di interscambio di
documenti ed applicazioni e nacque dopo studi condotti negli USA da
Leonar Kleirock e Paul Baran ed in Gran Bretagna da Donald Watts
Davies. I ricercatori inglesi ed americani, all’oscuro gli uni degli altri,
arrivarono a definire un metodo di trasmissione simile, esso fu
chaiamato packet switching
9
. Il progetto di comunicazioni affidabili
prevedeva il routing
10
dinamico. La rete, senza autorità gerarchica e
composta di nodi indipendenti, avrebbe comunicato attraverso la
scomposizione dei messaggi in pacchetti, targati ed indirizzati verso la
propria meta finale ed infine ricompattati. In altre parole, se uno dei
collegamenti della rete fosse stato distrutto da un attacco nemico, il
traffico doveva poter essere automaticamente rediretto verso altri
collegamenti. Si era così raggiunto lo scopo iniziale di ARPA, quello
di avere una rete di comunicazione senza una unità centrale di
comando. In realtà, solo di rado Internet si è trovata sotto un attacco
nemico, per cui non è stato spesso testato l’effettivo funzionamento del
sistema.
9
“La tecnologia di commutazione a pacchetto. E’ utilizzata per la comunicazione e
lo scambio di dati tra computer connessi, mediante l’uso del pacchetto come unità di
base di comunicazione” Di Bari V. “Le parole della net economy. I termini che
bisogna conoscere per comprendere l’era digitale” Il sole 24 ore, Milano, 2002.
10
Attraversamento di più macchine per raggiungere il nodo di destinazione.
Una conferma del funzionamento del routing dinamico, si ebbe però
nel 1991, durante la Guerra del Golfo, infatti, i soldati americani
incontrarono numerose difficoltà nel distruggere la rete di comando
irachena. In seguito emerse che gli iracheni utilizzavano router di rete
disponibili in commercio con la tecnologia di routing e recovery di
Internet. In altre parole, il routing dinamico funzionava davvero.
Bruce Sterling
11
, spiegò con una metafora il sistema:
“Fondamentalmente il pacchetto sarebbe stato scaricato come una
patata bollente da un nodo all’altro, più o meno in direzione della sua
destinazione finale, sino a quando non avesse raggiunto la sua giusta
meta. Questo sistema di consegna piuttosto azzardato può certamente
essere definito inefficiente nell'accezione classica di questo termine
(specialmente se confrontato, ad esempio, al sistema telefonico) ma è
di certo estremamente resistente”.
12
I computer interposti tra i calcolatori universitari e la rete di
comunicazione vera e propria, vennero battezzati col nome di IMP,
Interface Message Processor. Della loro realizzazione fu incaricata
dopo il rifiuto della IBM, e di altre grandi società informatiche, la
11
A Sterling, si deve il termine Cyberpunk, che era in origine un sottogenere della
fantascienza che prevedeva una società non molto distante, iperindustrializzata. Il
termine si è evoluto fino a diventare un'etichetta culturale che comprende molti tipi
diversi di esseri umani, macchine e atteggiamenti punk. Comprende anche scelte
relative al vestiario e allo stile di vita. (Cfr. “The Bruce Sterling Online Index” al
dominio http://lonestar.texas.net/~dub/sterling.html )
12
Da “ Internet Rete delle reti” disponibile al dominio
http://www.tin.it/internet/storia/
BBN (Bolt Beranek and Newman), una piccola ditta di Cambridge,
Massachussetts. Nel 1969, una volta creato il primo IMP, avvenne la
prima svolta con la realizzazione dei primi nodi nelle università: al
primo nodo, quello di Los Angeles presso la UCLA,
13
venne collegato
quello dello Stanford Research Institute in California, entrambi
comunicavano con la sede della BBN. Successivamente l’università di
Santa Barbara UCSB,
14
si collegò al nodo dell’UCLA, e un mese più
tardi si aggiunse ai tre nodi precedenti anche l'università dello Utah,
che venne collegata allo Stanford Institute tramite l'IMP n. 4.
ARPANET in pochi mesi era divenuta una realtà funzionante.
Nel 1972 comparve il primo esempio di posta elettronica (electronic
mail
15
) grazie a March Ray Tomlinson della BBN.
Funzioni del protocollo di trasmissione TCP/IP.
Negli anni ’70, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, trovatosi
di fronte a delle scorte di computer di diversi tipi che non potevano
interagire fra di loro, aprì la strada allo sviluppo di protocolli per il
software di rete che funzionassero su diversi modelli e marchi di
13
University of California Los Angeles.
14
University of California Santa Barbara.
15
“Letteralmente, posta elettronica. Servizio telematico di comunicazione asincrona
che consente di trasmettere istantaneamente un testo ed eventuali documenti allegati
a un destinatario, in forma elettronica tramite Internet.” Di Bari V. op. cit.
computer. Tali protocolli sono accordi convenzionali sul modo in cui
deve essere effettuata la trasmissione in linea. Le società, in particolare
quelle che intendevano ottenere commesse dal governo federale,
iniziarono a scrivere software conforme a questi protocolli. Le
macchine, sia pure con sistemi operativi differenti, dovevano parlare la
stessa lingua che si fonda sul packet-switching. Questo idioma si
chiamava, originariamente (1970), NCP
16
.
Il più importante insieme di protocolli fissato dal Dipartimento della
Difesa degli Stati Uniti è il Transmission Control Protocol / Internet
Protocol (TCP/IP), progettato da Vinton Cerf e Robert Kahn nel 1982,
ed era una versione più raffinata del protocollo NCP. Il protocollo di
trasmissione TCP/IP, segnò un altro punto di svolta nella storia della
evoluzione della rete Internet che trasse il proprio nome proprio da
esso. Sebbene a quel tempo esistessero solo due reti, l’IP venne
sviluppato in vista di decine di migliaia di reti.
Un codice di comunicazione TCP/IP, funziona in due fasi: il
Transmission Control Protocol seziona all'origine i messaggi, in
quanto i dati da inviare sono troppo grandi, quindi, ne ridimensiona la
grandezza dividendoli in diversi pacchetti, per poi ricomporli in unità
una volta arrivati a destinazione.
16
Network Control Protocol.
L'Internet Protocol ha invece il compito di fare da postino: ha la
responsabilità dell'indirizzamento delle singole porzioni di dati
attraverso nodi multipli e networks spesso diversi, tale indirizzamento
avviene mediante un sistema di catalogazione dei siti attraverso una
serie numerica, ognuno con degli standards particolari, e deve gestire il
traffico fra i diversi computer collegati.
La nascita di Internet.
ARPANET come detto cominciò su base ridotta, collegando tre
computer in California e uno nello Utah; tuttavia si sviluppò
rapidamente abbracciando l’intero continente. Riscosse infatti un vasto
successo, tanto che tutte le università degli Stati Uniti, anche quelle
che inizialmente erano più scettiche all’idea di condividere con le altre
le proprie risorse, fecero richiesta di partecipazione; ARPANET
divenne quindi difficile da gestire, soprattutto dato il crescente numero
di siti universitari che ospitava. Per questo motivo tra il 1982 ed il
1983, il DOD, preso atto della nuova evoluzione della rete, facilitò la
scissione in due parti della rete ARPANET: MILNET, con i servizi
militari, e NSFNET (National Science Foundation NETwork) riservata
alle Università ed agli istituti di ricerca.