L’evoluzione di Internet
Gli effetti di Internet sul settore alberghiero italiano
soppiantata da NSFNET una rete che collega gli utenti a sei supercalcolatori e che viene
gestita dal National Science Foundation (NSF): questa rete diventa il “backbone”, vale a
dire la spina dorsale, di Internet.
Attualmente la NSF ha sospeso i propri finanziamenti ad NSFNET perché la rete
è in grado di autofinanziarsi attraverso gli Internet Provider cioè i soggetti che
forniscono a chiunque lo desideri, la possibilità di accedere ad Internet. L’accesso alla
rete viene infatti fornito da un Service Provider locale (di primo livello); questi a sua
volta accede ad un fornitore di rete nazionale (di secondo livello) che è collegato ad un
fornitore Internet a livello mondiale il quale ha accesso diretto al backbone.
1.2 I servizi attualmente offerti dalla rete
Sulla base del TCP/IP sono stati definiti, ad un livello più alto, diversi altri
protocolli che hanno permesso la creazione di molteplici servizi che sfruttano la
tecnologia di Internet. In particolare oggi, attraverso la rete, è possibile accedere a:
• FTP, Internet connette tra loro milioni di elaboratori i quali contengono
milioni di file di qualsiasi tipo. Il File Transfer Protocol è un programma che
permette ad una persona di trasferire sul proprio calcolatore un file che si trova
su qualsiasi altro Host (cioè su qualsiasi altro computer collegato a Internet).
In questo modo è possibile elaborarlo una volta che si è chiuso il collegamento
alla rete (cosiddetta elaborazione off-line);
• TELNET, è un programma che consente ad un computer di collegarsi ad un
Host e di diventarne un terminale remoto; questo significa che, a differenza di
FTP, è possibile far girare le applicazioni che si trovano su quella macchina.
Generalmente le tipologie di collegamento sono due: come utente autorizzato
o come utente non autorizzato. La differenza risiede nel fatto che ai primi è
concessa la facoltà di eseguire determinate applicazioni che non sono
utilizzabili da chi non è autorizzato;
• Posta Elettronica (e-mail), è uno dei servizi più diffusi di Internet. Consente di
scambiare messaggi con chiunque abbia un indirizzo e-mail. Il suo successo è
dovuto al fatto che è possibile spedire qualsiasi tipo di messaggio
CAPITOLO I
velocemente, in maniera sicura (se si adottano gli opportuni accorgimenti), in
qualsiasi parte del mondo indipendentemente dall’ora e ad un costo che è
costituito dalla sola telefonata al proprio provider;
• Newsgroup, è una sorta di bacheca riguardante un argomento specifico a cui
ciascuno può accedere per leggere i messaggi che altri vi hanno lasciato e per
lasciarne a sua volta. Ciascun newsgroup viene copiato in centinaia di server
in tutto il mondo in modo da renderlo accessibile ad un grandissimo numero di
utenti contemporaneamente. Periodicamente poi le diverse macchine
contenenti il newsgroup si collegano e confrontano i messaggi che ciascuna di
esse possiede in modo da riallineare i propri contenuti.
I newsgroup consentono quindi di ottenere informazioni o risposte a propri
quesiti su argomenti ritenuti particolarmente interessanti;
• Liste di distribuzione, sono una serie di indirizzi di posta elettronica di utenti
che desiderano ricevere messaggi riguardanti argomenti specifici. I messaggi
vengono inviati ad una macchina chiamata list server che provvede poi a
trasmetterli a tutti gli iscritti.
Anche questo rappresenta un mezzo per reperire informazioni ed ottenere
risposte a proprie domande e, così come per il newsgroup, la qualità delle
informazioni dipende dalla qualità dei partecipanti;
• Chat, è una evoluzione dei gruppi di discussione in cui l’interazione tra i
diversi soggetti avviene in tempo reale. Più che per la ricerca di informazioni
questo servizio viene utilizzato come mezzo di espressione in cui e possibile
far conoscere di sé solo quello che si vuole ed in cui ci si può creare una
propria identità virtuale completamente diversa da quella reale;
• Gopher, è un servizio che organizza le informazioni e i file presenti sulla rete
secondo una struttura gerarchica ad albero. La ricerca di un’informazione
avviene quindi attraverso una serie di menù che permettono di muoversi nel
cosiddetto “gopherspazio
1
” indipendentemente dalla localizzazione fisica del
file cercato (a differenza di quanto avviene con FTP dove per accedere ad un
1
Il Gopherspazio è l’insieme formato da tutti i server Gopher, dalle loro risorse informative e da tutte le
risorse Internet a cui possono accedere
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determinato file occorre conoscere l’indirizzo della macchina su cui è
memorizzato).
I limiti del Gopher, che rappresentano invece la forza del World Wide Web,
risiedono nella navigazione strettamente gerarchica e nella mancanza di una
interfaccia grafica.
Il World Wide Web (WWW)
Il World Wide Web costituisce la “killer application” di Internet, è cioè il servizio
che ha permesso alla rete di diffondersi in maniera così veloce presso il grande pubblico
e che racchiude in sé le funzionalità di tutti i precedenti.
Il termine significa letteralmente “ragnatela a scala globale” questo perché il Web,
dal punto di vista fisico, è costituito da una ragnatela di elaboratori sparsi in tutto il
mondo e collegati tra loro dalle linee telefoniche.
L’architettura su cui è basato è di tipo client-server: una persona che necessita di
una informazione si collega con un suo elaboratore (client) ad un altro sistema (server)
il cui compito è proprio quello di rispondere alle richieste che gli vengono sottoposte
dagli utenti.
Il punto di forza del WWW risiede nel fatto che la ricerca di un’informazione può
seguire un percorso di tipo logico e non invece uno schema obbligato come avviene con
Gopher. Questa flessibilità è resa possibile dalla particolare tecnica con cui vengono
riprodotti i documenti. Il concetto su cui essa si basa è quello di ipertesto cioè di un
testo in cui la struttura lineare è rotta da collegamenti (link) ad altri testi. Un link,
quando viene attivato, permette di passare ad un altro punto dello stesso documento o ad
un altro documento che può trovarsi su qualunque elaboratore collegato alla rete.
Attraverso l’utilizzo di un linguaggio apposito, l’HTML (HyperText Markup
Language) creato dal CERN di Ginevra, è possibile trasformare qualsiasi testo in un
ipertesto e pubblicarlo quindi su Internet. La consultazione avviene poi attraverso
specifici programmi detti “browser” i quali sono in grado di gestire gli ipertesi
consentendo di “sfogliarli” (da cui il termine browser). I browser che oggi si
contendono il mercato sono essenzialmente due
2
:
2
Entrambi sono reperibili gratuitamente presso i siti www.netscape.com e www.microsoft.com
CAPITOLO I
• Netscape Navigator (ora Communicator);
• Microsoft Internet Explorer.
L’altra particolarità del WWW che ne ha decretato il successo a scapito del
Gopher, è costituita dalla multimedialità, dalla possibilità cioè di gestire oltre ai testi
anche le immagini, i suoni, i filmati aumentando enormemente la varietà di materiale
che è possibile reperire sulla rete.
La grande massa di informazioni che si trovano su Internet, di cui gran parte
gratuite, porta però con sé un problema che risiede nel fatto che nessuno ne controlla la
qualità. Una loro valutazione può basarsi solo sulla conoscenza della fonte: le grandi
organizzazioni possono investire ingenti risorse e quindi fornire materiale
qualitativamente più elevato, gli enti pubblici forniscono in genere informazioni
aggiornate e di buon livello, le aziende e i privati forniscono invece materiale
informativo che molto spesso è difficile da valutare.
Infine, se si sposta il punto di osservazione e ci si pone nell’ottica di chi vuole
pubblicare informazioni, si riescono a cogliere immediatamente i vantaggi che Internet
offre: l’accesso ad un audience di milioni di persone ad un costo che non è neppure
paragonabile a quello necessario per raggiungere le stesse persone attraverso la carta
stampata.
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1.3 Il futuro di Internet
1.3.1 La diffusione della rete
La crescita di Internet rappresenta qualcosa di stupefacente se paragonata a quella
di altre innovazioni. Nel 1991 vi erano circa 535.000 host registrati sulla rete di cui
436.000 solo negli USA. Nel gennaio del 1996 il numero era salito a 9 milioni ed un
anno dopo aveva superato i 16 milioni
3
. Dopo essere stata messa a disposizione del
pubblico la rete ha richiesto quattro anni per raggiungere i 50 milioni di utenti laddove
la radio ne ha richiesti 38, la televisione 13 e il personal computer 16.
Anche l’Italia, seppur partita in ritardo rispetto agli altri paesi europei, ha
manifestato tendenze analoghe: dai circa 27.000 computer collegati alla rete nel 1994 si
è passati ai 275.000 del 1997, vale a dire una crescita del 115% annua
4
.
Le previsioni per il futuro non sono da meno, anche in considerazione del fatto
che ad esempio in Italia, secondo IDC, nel 1997 solo il 16% delle famiglie con un PC
avevano un accesso ad Internet, che in America il 23% delle famiglie era, a fine ’98,
online
5
e che ancora moltissime aziende soprattutto di medie e piccole dimensioni non
sono collegate alla rete.
Nonostante ciò, la comprensione delle forze che stanno alla base della diffusione
di Internet è di fondamentale importanza da un lato per i singoli governi e per le
organizzazioni internazionali affinché possano sostenere ed indirizzare questa crescita e,
dall’altro, per chiunque decida di sfruttare la rete per svolgere il proprio business
affinché riesca ad utilizzare in maniera corretta le enormi potenzialità che essa
racchiude.
Come tutte le innovazioni, ed in particolare come quelle che vengono chiamate
“media” cioè innovazioni che hanno per oggetto strumenti di comunicazione, il
processo di diffusione di Internet è stato influenzato (e sarà influenzato) da numerosi
fattori
6
:
3
OECD, 1996
4
Fonte: NW
5
IDC Semi-annual 1997 World Wide Web survey of home and business users
6
MANDELLI A., 1997
CAPITOLO I
• contenuto rilevante per la fonte;
• contenuto rilevante per il ricevente;
• modelli di business;
• accesso;
• contesto.
Qualsiasi innovazione segue un processo di diffusione che, se rappresentato su un
grafico, ha la forma di una curva ad S. La diffusione delle innovazioni in comunicazione
segue però un percorso che è sotto alcuni aspetti diverso: ad un periodo di introduzione
generalmente più lungo, segue una vera e propria esplosione che comporta elevati tassi
si crescita (figura 1). Alla base di questo comportamento vi è un concetto che è di
fondamentale importanza per quanto riguarda i media interattivi: la massa critica.
Un mezzo di comunicazione, proprio perché deve permettere di entrare in
contatto con altre persone, è tanto più vantaggioso quanto più riesce a raggiungere un
numero elevato di individui. La massa critica rappresenta quel valore (che alcuni
indicano nel 20% della popolazione di riferimento) raggiunto il quale i vantaggi
derivanti dall’adozione del nuovo mezzo superano gli svantaggi (in particolare i costi),
quel punto cioè in cui rappresenta uno svantaggio la decisione di non appartenere alla
“comunità” degli utenti del nuovo media
7
.
Oggi si ritiene che il livello di massa critica per quanto riguarda Internet sia stato
raggiunto in paesi come gli USA, il Canada, la Finlandia, la Gran Bretagna e che quindi
in essi la rete rappresenti un mezzo di comunicazione commerciale certamente rilevante.
Per quanto riguarda l’Italia invece, seppure non si è ancora a questi livelli, gli elevati
tassi di sviluppo dovrebbero certamente condurre le nostre aziende a cominciare a
prendere in considerazione le nuove possibilità di business che si prospettano loro.
Il secondo fattore che influenza la diffusione di un mezzo di comunicazione è la
quantità e la qualità dei suoi contenuti. Agli inizi Internet si diffuse presso i ricercatori, i
professori e gli studenti universitari, le aziende perché su di essa potevano reperire
informazioni ritenute interessanti. Man mano che la comunità è cresciuta sono nate
nuove esigenze che hanno dato vita ad una nuova offerta di contenuti e di servizi i quali
a loro volta hanno attirato nuovi utenti.
7
MARKUS L., 1987
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Figura 1-Il processo di diffusione delle innovazioni e la massa critica
Fonte: Mandelli, 1997
Questo circolo virtuoso è ciò che è mancato in Italia e che ha causato il nostro
ritardo: la gente non si collegava a Internet perché mancavano contenuti e servizi su
misura per il pubblico italiano e, allo stesso modo, le grandi aziende erano restie ad
investire nella rete perché mancava l’utenza. La crescita del mercato italiano si è avuta
dopo che grandi gruppi (RCS, Mondadori, La Repubblica, Il Sole 24 Ore) hanno
cominciato a sviluppare servizi adatti all’utenza domestica (figura 2).
Un modello di business di un servizio di comunicazione è rappresentato dal
soggetto che paga per quel servizio ed è il risultato dell’equilibrio che si crea tra il
bisogno di trasmettere un determinato contenuto e quello di accedere allo stesso o ad un
altro contenuto. Esistono tre diversi modelli di business:
1. publishing, in cui chi riceve il contenuto paga per il servizio (è il caso dei libri
ed in parte dei giornali);
2. broadcasting, in cui i costi del servizio sono sostenuti dai pubblicitari (è il
caso della TV commerciale e dei giornali);
CAPITOLO I
3. rete, in cui chiunque usufruisce del servizio paga per accedervi (è il caso del
telefono).
Figura 2-Due diversi modelli di diffusione delle innovazioni
Fonte: Mandelli, 1997
La forza di Internet risiede nel fatto che essa è in grado di supportare tutti questi
modelli di business. Le difficoltà sono nella scelta: ancora non si conosce quale sia il
più adatto per i diversi servizi, e questo è vero soprattutto nel campo della vendita di
contenuto: vi sono giornali che sono riusciti ad offrire con successo i propri contenuti
online a pagamento (Wall Street Journal) ed altri che, avendoci provato, hanno fallito
(USA Today). L’individuazione del modello di business che più si addice alla propria
offerta è di fondamentale importanza affinché un servizio sulla rete abbia successo.
Diventare utenti di Internet oggi è certamente più difficile che abbonarsi alla
televisione o al telefono; vi è la necessità di saper utilizzare uno strumento complesso
come un computer. La diffusione della rete non può perciò prescindere, soprattutto in un
contesto come quello italiano, da una crescita dell’alfabetizzazione tecnologica.
Un altro aspetto da non sottovalutare è quello dei costi. Sebbene il prezzo dei PC
sia in continua discesa il loro acquisto rappresenta ancora una scelta importante per una
famiglia; inoltre non va dimenticato il fatto che l’utilizzo della rete presuppone un costo
accessorio, quello telefonico, che in alcuni paesi è ancora elevato.
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I costi poi non sono da intendersi solo in senso monetario, per poter essere
utilizzata la rete richiede delle risorse, in termini di attenzione e di tempo, notevoli.
Rispetto a questi ultimi fattori il contesto politico nazionale ed internazionale
giocherà in futuro un ruolo chiave nel facilitare od ostacolare la crescita di Internet.
Sotto questo punto di vista, uno studio commissionato dalla Commissione Europea
8
ha
individuato cinque aspetti su cui i singoli governi dovranno focalizzarsi:
assicurare che la concorrenza in materia di telecomunicazioni permetta ad una quota
sostanziale della popolazione di disporre di un accesso a basso costo alla rete;
facilitare le iniziative di autoregolamentazione da parte dell’industria allo scopo di
sviluppare norme e standard operativi di base a livello globale;
assicurare che le politiche in materia di pubblica istruzione e risorse umane creino un
numero sufficiente di operatori qualificati e stimolino la mobilità del personale;
migliorare l’accesso al capitale promuovendo lo sviluppo di mercati azionari
paneuropei dei titoli a bassa capitalizzazione, rimuovendo gli ostacoli alla creazione di
nuove imprese e facilitando il collegamento fra imprenditori e capitale di rischio;
diventare visibilmente utenti delle tecnologie delle reti, allo scopo di incrementare la
funzionalità e la qualità dei servizi a disposizione dei cittadini.
1.3.2 Le nuove tecnologie
9
La velocità con cui le innovazioni sia hardware che software riguardanti Internet o
connesse in qualche modo ad essa vengono presentate è pari, forse, solo a quella di
crescita della rete stessa.
L’infrastruttura di rete, ed in particolar modo l’ampiezza di banda cioè la quantità
di dati che transita in un mezzo trasmissivo nell’unità di tempo e generalmente misurata
in bit al secondo (bps), è notevolmente migliorata: la velocità dei modem è cresciuta
fino a raggiungere i 56 Kbps, i costi delle linee ISDN sono in continua diminuzione, le
fibre ottiche si stanno diffondendo sempre di più e le grandi dorsali possono oggi
raggiungere velocità dell’ordine dei Gbps.
8
CONDRINET, 1998
9
Per la stesura del paragrafo sono stati consultati i siti www.Internet2.edu, www.sun.com e la rivista PC
Professionale reperibile anche all’indirizzo www.modadori.com\pcpro
CAPITOLO I
Di pari passo con questa crescita delle capacità trasmissive della rete crescono
anche le capacità elaborative dei PC: secondo Gordon Moore, co-fondatore di Intel, la
quantità di capacità di elaborazione che si può acquistare per una determinata somma di
denaro raddoppia approssimativamente ogni 18 mesi
10
. Questo ha permesso lo sviluppo
di PC con notevoli funzionalità e prezzo contenuto. Il segmento dei PC con un prezzo
inferiore ai 1000$ è uno dei più dinamici dell’intero mercato e già c’è chi, come Bill
Gates, ipotizza l’avvento di sistemi completi per la navigazione in rete che costino meno
di 600$.
Accanto a tutto ciò non va dimenticato che stanno nascendo nuovi strumenti in
grado di sfruttare i servizi via Internet (web TV, network computer, computer palmari,
telefono fisso e mobile) che favoriranno l’integrazione tra la rete e altri settori
(telefonia, televisione, trasmissioni via satellite) e semplificheranno le modalità di
accesso.
Nell’ambito dei miglioramenti dei servizi che la rete sarà in grado di offrire, va
ricordato il lancio da parte di università, aziende e centri di ricerca americani di un
progetto denominato Internet 2. Il suo scopo è quello di creare una infrastruttura di rete
che supporti in maniera adatta un settore strategico come quello della ricerca a fronte di
una trasformazione di Internet in una rete sempre più votata al supporto delle attività
commerciali.
Oltre a questo però, il progetto vuole anche sviluppare una nuove generazione di
applicazioni che sfruttino in maniera completa le capacità delle reti a banda larga.
Questi servizi di rete verranno poi trasferiti alla comunità Internet nazionale ed
internazionale.
Per quanto riguarda l’aspetto software tra le numerose innovazioni che già si
stanno diffondendo ne vanno certamente citate due.
La prima di queste è l’eXstensible Markup Language (XML) un linguaggio che si
prevede soppianterà gradualmente, anche se non completamente, l’HTML. La
differenza tra i due deriva dal fatto che mentre l’HTML è un linguaggio di
presentazione, basato su una sintassi fissa che consente la formattazione di un
10
Questa osservazione, effettuata nel 1964, è diventata una legge, la legge di Moore, ancora oggi valida
e che si ritiene varrà ancora per almeno 25 anni.
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documento, l’XML è un linguaggio per la descrizione dei dati attraverso il quale è
possibile separare nettamente il contenuto di un documento dalla sua presentazione. In
questo modo il documento può essere pubblicato su qualsiasi piattaforma
hardware/software e anche su dispositivi diversi da un normale computer (telefoni
cellulari, computer palmari, ecc.).
L’XML diventerà un meccanismo standard per lo scambio di dati tramite Internet
favorendo così la crescita dell’e-commerce e permetterà inoltre di rendere più semplice
l’attività di ricerca di informazioni sulla rete che risulta ancora complessa proprio per le
limitazioni intrinseche dell’HTML.
La seconda importante innovazione a livello software è rappresentata dalla
piattaforma Java sviluppata da Sun Microsystems. La filosofia che è alla base di Java è
racchiusa nel motto “Write Once, Run Anywhere” vale a dire, una volta che il software
è stato scritto, può essere eseguito su qualsiasi dispositivo. I programmi Java vengono
interpretati da un componente della piattaforma chiamato “Java virtual machine” che
provvede a trasformare le generiche istruzioni in comandi su misura per il dispositivo su
cui il software deve essere eseguito. Il punto di forza è rappresentato dal fatto che
l’interprete di base ha una dimensione di appena 40 Kbyte rendendolo quindi
utilizzabile sui dispositivi più semplici come, ad esempio, le smart card. Già oggi Sun e
Visa hanno sviluppato una scheda intelligente che permetterà di accedere a numerosi
servizi di tipo finanziario, creditizio e di fare shopping anche online.
Sun ha inoltre presentato una nuova tecnologia basata su Java e chiamata Jini il
cui scopo è quello di rendere i servizi di rete diffusi e facili da usare come la rete
telefonica. Attraverso Jini sarà possibile, ad esempio, connettere tutti i dispositivi
elettronici di un’azienda in un sistema chiamato “federation” e poi, attraverso uno di
essi, accedere a tutti i servizi che gli altri mettono a disposizione: si potrà, attraverso il
proprio computer palmare svolgere elaborazioni complesse “noleggiando” capacità
elaborativa dal computer della propria azienda e poi stampare il risultato utilizzando la
stampante del proprio ufficio oppure una qualsiasi delle altre stampanti appartenenti alla
federation.
L’aggiunta di nuovi dispositivi avverrebbe poi semplicemente attraverso la loro
connessione alla rete, sarà il dispositivo stesso a farsi riconoscere dagli altri e a far
sapere quali sono i servizi che mette a disposizione del network.
2. LE POTENZIALITA’ DI INTERNET PER IL
COMMERCIO ELETTRONICO
2.1 Definizione di commercio elettronico
Il commercio elettronico è ancora oggi in uno stato embrionale e questo fatto
rende difficile darne una definizione univoca e identificare cosa ne faccia parte. Soggetti
diversi hanno fornito perciò definizioni diverse a seconda di quelli che erano i loro
scopi. Alcune di esse sono:
• “Electronic commerce is the carrying out of business activities that lead to an
exchange of value across telecommunications networks.” (EITO, 1997)
• “Electronic commerce refers generally to all forms of transactions relating to
commercial activities, including both organisations and individuals, that are
based upon the processing and transmission of digitised data, including text,
sound and visual images.” (OECD, 1997)
• “Electronic commerce is about doing business electronically. It is based on the
electronic processing and transmission of data, including text, sound and
video. It encompasses many diverse activities including electronic trading of
goods and services, online delivery of digital content, electronic fund
transfers, electronic share trading, electronic bills of lading, commercial
auctions, collaborative design and engineering, online sourcing, public
procurement, direct consumer marketing, and after-sales service. It involves
both products (e.g. consumer goods, specialised medical equipment) and
services (e.g. information services, financial and legal services); traditional
activities (e.g. healthcare, education) and new activities (e.g. virtual malls).”
(European Commission, 1997).
• “The Internet will also revolutionise retail and direct marketing. Consumers
will be able to shop in their homes for a wide variety of products from
CAPITOLO II
manufacturers and retailers all over the world. They will be able to view these
products on their computers or televisions, access information about the
products, visualise the way the products may fit together (constructing a room
of furniture on their screen, for example), and order and pay for their choice,
all from their living rooms.” (US Executive Office of the President, 1997)
• “What is Electronic commerce? Electronic commerce supports an entire range
of activities – product design, manufacturing, advertising, commercial
transactions, settlement of accounts -- using a variety of kinds of computer
networks.” (ECOM, 1996).
• “One possible definition of electronic commerce would be: any form of
business transaction in which the parties interact electronically rather than by
physical exchanges or direct physical contact” (Esprit’s Electronic Commerce
team, 1996)
La definizione può inoltre differire a seconda della prospettiva da cui si guarda al
commercio elettronico. A questo proposito Kalakota
11
ha fornito quattro diverse
interpretazioni del fenomeno che sono legate, come afferma l’autore stesso, al tipo di
lente utilizzato per osservare il paesaggio dell’electronic commerce:
• communication perspective: electronic commerce is the delivery of
information, products/services, or payments via telephone lines, computer
networks, or any other means;
• business process perspective: electronic commerce is the application of
technology toward the automation of business transaction and workflows;
• service perspective: electronic commerce is a tool that addresses the desire of
firms, consumers, and management to cut service costs while improving the
quality of goods and increasing the speed of service delivery;
• online perspective: electronic commerce provides the capability of buying and
selling products and informations on the Internet and other online services.
11
KALAKOTA R., 1997
Le potenzialità di Internet per il commercio elettronico
Gli effetti di Internet sul settore alberghiero italiano
Al di là di tutto questo è evidente che oggi, quando si parla di commercio
elettronico, ci si riferisce in particolar modo alle transazioni commerciali che avvengono
attraverso Internet e, a questo proposito, è importante distinguere due diverse
concezioni del fenomeno:
• una più ampia che comprende tutto il business generato da transazioni anche
solo iniziate sulla rete;
• una più ristretta che comprende le transazioni dove è prevista almeno
l’emissione dell’ordine online.
La prima concezione richiede solo lo svolgimento di attività quali la presenza
elettronica, la promozione della compagnia e i servizi pre/post vendita, attività spesso
molto semplici e per cui esistono tecnologie già collaudate.
La seconda invece comprende attività quali la vendita, il pagamento, la
distribuzione che sono molto più complesse da gestire e per cui si è spesso costretti a
sviluppare soluzioni ad hoc.
Molte imprese, soprattutto di medie e piccole dimensioni, si orientano verso le
soluzioni del primo tipo. Questa situazione, se oggi può essere giustificata dalla relativa
onerosità in termini di risorse di soluzioni più complesse rispetto in particolare ai
volumi generati, è destinata a cambiare rapidamente. Il commercio elettronico sta
crescendo a ritmi elevati mentre i costi delle infrastrutture tecnologiche stanno
diminuendo. Le imprese che saranno in grado di modificare la propria organizzazione e
i propri processi così da sfruttare pienamente le opportunità derivanti da questo nuovo
modo di fare business, saranno quelle che avranno più possibilità di successo.
Un punto su cui le diverse definizioni di commercio elettronico convergono è
rappresentato dalla necessità di distinguere tre diverse categorie:
1. business-to-business;
2. business-to-consumer;
3. business-to-administration.