Struttura del CBCCO-1223
e nell’YBCO. La loro peculiarità è la struttura della cella unitaria (supercella) formata da un blocco
CR composto da due strati epitassiali di BaCuO2,
con struttura simile al blocco CR dell’YBCO-123,
e da un blocco IL composto da un numero
variabile n di strati epitassiali di CaCuO2, n=2-6,
con struttura simile al blocco IL del BSCCO-22(n-
1)n, e del
(Tl, Hg)BCCO-12(n-1)n. 3
Tali caratteristiche, unite alla possibilità di variare
la composizione della cella unitaria (supercella) e
lo spessore totale del film, lasciano intravedere per
i superreticoli Cu1Ba2Can-1CunOy (CBCCO-12(n-
1)n) interessanti possibilità di sviluppo nelle
applicazioni alla microelettronica, e soprattutto nel
campo della ricerca di base.4
In particolare, nel presente lavoro di tesi, l’interesse è
stato rivolto ai composti CBCCO-1223, caratterizzati
da elevata Tc (fino a 81 K), e moderata anisotropia della funzione d’onda ( 2018−≈=
ab
*
c
*
m
m
g ,
dove m*ab, m*c, sono, rispettivamente, le masse efficaci delle coppie di Cooper, lungo la direzione
parallela ed ortogonale ai piani superconduttori).
Nell’ambito del lavoro di tesi, i film sono stati caratterizzati dapprima mediante diffrattometria a
raggi X, per quanto riguada le proprietà cristallografiche; poi mediante misure elettriche, per
quanto riguarda le proprietà di trasporto.
Nella prima parte del Cap. I, saranno dapprima brevemente illustrate le proprietà generali dei film
CBCCO, poi verrà illustrata la tecnica di fotodeposizione laser “Pulsed Laser Deposition” (PLD);
nella seconda parte, grazie all’analisi degli spettri di diffrazione a raggi X, saranno discusse le
proprietà cristallografiche dei superreticoli CBCCO-(2xn): (BaCuO2)2/(CaCuO2)n (superreticoli
detti 2xn, che hanno composizione chimica CBCCO-12n(n+1)) e le caratteristiche strutturali in
relazione alla struttura dei più comuni HTSC.
Nella prima parte del Cap.II verrà discussa la fenomenologia degli HTSC, ed esposte le proprietà
elettriche di trasporto, comuni a gran parte degli HTSC, in presenza o meno di campo magnetico;
nella seconda parte, brevemente, i modelli teorici che meglio descrivono il comportamento nello
stato normale e superconduttore dei superreticoli CBCCO, e che sono stati utilizzati nel corso
dell’analisi dei dati sperimentati raccolti.
Nel Cap. III verrà descritto l’apparato sperimentale per la fotodeposizione laser e l’apparato
sperimentale utilizzato per la caratterizzazione dei film mediante misure di trasporto elettrico.
Nel Cap. IV, infine, saranno illustrate e discusse le misure sperimentali, realizzate durante il lavoro
di tesi, relative alla caratterizzazione dei film CBCCO-1223 (2x2) mediante diffrattometria a raggi
X e misure di trasporto.
Per quanto riguarda la misure elettrich di trasporto, dapprima saranno analizzate alcune proprietà
dei film nello stato normale, con particolare attenzione rivolta agli effetti del disordine strutturale e
dello spessore, nelle curve di resistività )T(abr e nella larghezza delle transizioni.
Successivamente, verranno discusse le proprietà di trasporto dei film nello stato superconduttore, in
presenza di campo magnetico, con l’interesse rivolto allo studio dell’energia di attivazione per il
moto dei vortici e dell’anisotropia del mteriale.
Dall’analisi delle caratteristiche I-V, infine, verrà stimata la densità di corrente critica del materiale,
e studiata la linea d’irreversibilità (che determina l’inizio della dissipazione resistiva), che separa
una fase solida di linee di vortice (fase tipo “Vortex-Glass”) da una liquida (fase “Vortex-Fluid”).
1
Fig.1.1: Blocco IL
Cap. I: Crescita e proprietà di superreticoli
superconduttori CBCCO
1.1 Proprietà generali dei Superreticoli CBCCO
Il primo passo per crescere film sottili di
strutture artificiali di materiali cuprati è la
cosiddetta struttura Infinite Layer (IL): A-
CuO2. Essa consiste in una infinita
ripetizione di piani CuO2 intervallati da un
catione di terre alcaline A (Ba, Ca, Sr, nel
nostro caso). La struttura IL, vedi fig.1.1,
è infatti la più semplice che contenga
piani CuO2, considerati parte essenziale
del meccanismo della superconduttività ad
alta temperatura critica5,6,7.
La fase IL è termodinamicamente
instabile e non può essere cresciuta
tramite reazione a stato solido a pressione atmosferica, ma solo mediante sintesi
ad alta pressione. Nondimeno, la crescita epitassiale è permessa dalla
stabilizzazione pseudomorfica indotta dal substrato (SrTiO3 per il BaCuO2 e
SrCuO2, NdGaO3 per il CaCuO2).
La PLD consente la crescita di film IL di buona qualità cristallografica, come è
provato dagli spettri di diffrazione X mostrati in fig.1.2.
La struttura BaCuO2 è meno stabile di quelle basate su Ca o Sr. Può essere
cresciuta solo in uno stretto intervallo di condizioni di crescita:
-bassa temperatura (massimo 530 o C), a causa dell’alta instabilità termodinamica;
2
Fig.1.2: Spettri IL di
BaCuO2,SrCuO2, CaCuO2
-bassa pressione di ossigeno (massimo 10-2 bar), poichè il BaCuO2 ha la
tendenza ad incorporare ioni ossigeno nei piani Ba;
-spessore minore di 300 Å.
Al contrario, è possibile crescere le due strutture più stabili CaCuO2, SrCuO2 a
temperature del substrato più alte (fino a 600oC) e pressione di ossigeno fino a 0.1
mbar, e soprattutto con spessori fino a 1500Å.
I composti IL hanno carica ben compensata, e perciò non sono superconduttori,
piuttosto hanno un comportamento semiconduttivo5,6.
Invece, i superreticoli ottenuti
depositando alternativamente in
sequenza due IL di differente
composizione hanno proprietà del
tutto diverse 5,6,7,8..
Inizialmente, sono state, quindi,
studiate le proprietà di trasporto dei
superreticoli di composizione
(CaCuO2)n/(SrCuO2)m, dove n, m,
indicano il numero di strati depositati
per cella unitaria. In questo
superreticolo, non è stata osservata
alcuna traccia di superconduttività. In
questo superreticolo, evidentemente,
sia il layer (CaCuO2)n che il layer
(SrCuO2)m hanno cariche ben
compensate e nessuno dei due può comportarsi da blocco di riserva di carica CR 6.
I superreticoli cresciuti e studiati nel lavoro di tesi, del tipo (BaCuO2)2/(CaCuO2)n,
sono, invece, superconduttori.
Questi sono cresciuti a temperature (fino 630o) e pressioni di O2 (fino ad 1 mbar),
più alte rispetto alle condizioni favorevoli alla crescita dei due IL separati.
3
Blocco
“Riserva di carica”
Blocco
“Infinite-Layer”
Λ
Piano CuO2
Ba
Ca
Cu
O
Fig.1.3: Supercella di un superreticolo
(BaCuO2)2/(CaCuO2)2.
Λ rappresenta il parametro di supercella
lungo l’asse c.
Fig.1.4: Spettro dell’eterostruttura 5
BaCuO2/CaCuO2
Questo risultato suggerisce che quando un blocco relativamente sottile di
(BaCuO2)m è inserito in sequenza con un blocco (CaCuO2)n, esso può accomodare,
rispetto alla struttura ideale di un IL, ioni ossigeno in eccesso, comportandosi così
come un blocco di riserva di carica (CR) per il secondo costituente del
superreticolo, il blocco (CaCuO2)n.
In questo caso ci si aspetta un
sistema con cariche non
compensate, e quindi la
superconduttività11,5.
Grazie alla tecnica di deposizione
“layer-by-layer” PLD è dunque
possibile costruire superreticoli
artificiali con alto grado di
complessità 9,10.
Dalla posizione dei picchi di
diffrazione X nei film IL è stato
calcolato il parametro reticolare
lungo l’asse c del film, uguale a
3.2 Å per il composto IL di
CaCuO2 cresciuto sul substrato di
gallato di neodimio (NdGaO3),
4.2 Å per il BaCuO2 cresciuto su
titanato di stronzio (SrTiO3
[001]). La grande differenza nel
valore del parametro reticolare è
prevedibile data la differenza nel
raggio ionico tra Ca e Ba. Questa
differenza ha fatto sorgere serie
domande sulla possibilità di crescere superreticoli epitassiali contenenti strati
successivi di BaCuO2 e di CaCuO2 .
4
Fig.1.5:Spettri dell’eterostruttura
(BaCuO2)2/((Ca, Sr)CuO2)2.
Fig.1.6:Spettro5 dell’eterostruttura
((BaCuO2)2/(CaCuO2)2)32/(CaCuO2)10.
Per investigare questa possibilità, è stata depositata su titanato di stronzio
l’eterostruttura BaCuO2/ CaCuO2/BaCuO2/CaCuO2 con uno spessore del singolo
layer di circa 80 Å per il BaCuO2 e di 40 Å per il CaCuO2.
Questa eterostruttura è stata cresciuta a 520o C con una pressione di ossigeno
molecolare di 3x10-3 mbar; per tali valori dei parametri entrambe le fasi IL sono
stabili ed epitassiali.
Lo spettro del film ottenuto rivela la
presenza simultanea dei picchi di
diffrazione delle fasi IL del BaCuO2 e del
CaCuO2.5
La larghezza delle “rocking curve” di
entrambi i costituenti è di circa 0.1o e
comparabile con quella del substrato di
titanato di stronzio (0.05o).
Sono evidenti frange ben risolte, vedi
l’inset di fig.1.4, nei picchi del BaCuO2
dovute all’interferenza tra i due layers di
BaCuO2 separati dal layer di CaCuO2.
La PLD permette un ottimo controllo della
stechiometria di ogni modulo costitutivo
del superreticolo (blocchi IL e CR);
infatti la stechiometria del target da
ablare col laser viene quasi esattamente
riportata sul film depositato sul
substrato9,10. Tale tecnica, inoltre,
consente di crescere superreticoli di
diversa struttura semplicemente variando
la composizione chimica dei targets ed il
5
numero di impulsi laser incidenti su ciascun target per completare un layer5. Nel
caso dei superreticoli
(BaCuO2)2/((Cax,Sr1-x)CuO2))n , ottimi film epitassiali possono essere depositati
variando il valore di x, come dimostrano gli spettri, vedi fig.1.5, per i due casi
estremi (BaCuO2)2/(CaCuO2))2 e (BaCuO2)2/(SrCuO2)2 dove lo “shift” relativo
delle posizioni dei picchi di uguali indici di Miller, è dovuto al maggior raggio
ionico del Sr2+ rispetto al Ca2+.
Un ulteriore esempio di deposizione di superstrutture offerto dalla tecnica PLD è
visibile in figura 1.6, che mostra lo spettro di diffrazione dell’eterostruttura
[(BaCuO2)2/(CaCuO2)2]N/(CaCuO2)M, dove il numero di sequenze N è uguale 32,
M=10, cioè una struttura composta da un film IL molto sottile (30 Å) depositato
epitassialmente su un superreticolo 2x2 spesso 400 Å.
Sia i picchi del superreticolo, sia i picchi dell’infinite layer CaCuO2 sono ben
visibili; questo suggerisce che l’ordine cristallografico non viene perso dopo le 32
iterazioni necessarie per la deposizione del superreticolo CBCCO-1223 (2x2).
6
Fig.1.7: Andamento della resistività 6dei
uperreticoli (BaCuO2)2/((Ca,Sr)CuO2)2
depositati a diverse pressioni di O2
1.2 Proprietà generali di trasporto dei Superreticoli CBCCO
Le proprietà di trasporto elettrico dei superreticoli artificiali
(BaCuO2)2/((Ca,Sr)CuO2))n, 2xn, aventi strutture ottimizzate, sono
qualitativamente differenti per i film
contenenti Ca piuttosto che Sr. Infatti, i
film di (BaCuO2)2/(SrCuO2)2 non hanno
mai mostrato superconduttività, mentre
i film basati sulla superstruttura
(BaCuO2)2/(CaCuO2)2 (CBCCO-2x2)
sono superconduttori in un ampio
intervallo di condizioni di crescita5.
Come è evidente dalla figura 1.7,
l’andamento delle curve ρ(T) per i film
basati sul Ca puttosto che sullo Sr,
depositati a differenti pressioni di
ossigeno, è molto diverso.
Le proprietà di trasporto dipendono
fortemente dalla pressione d’ossigeno
in camera durante la crescita. L’ossigeno, infatti, agendo da drogante del blocco
CR, determina la concentrazione di portatori di carica nel film.
Il valore assoluto della resistività alla temperatura ambiente (300 K) per campioni
cresciuti in condizioni simili è comparabile. Questo aspetto suggerisce una
concentrazione confrontabile di portatori nello stato normale. D’altra parte il
comportamento della resistività è drasticamente differente a basse temperature.
Tutti i campioni (BaCuO2)2/(SrCuO2)2 mostrano un andamento in temperatura di
tipo semiconduttivo, mentre i film 2x2 basati su Ca, cresciuti a maggiore
pressione di ossigeno, hanno una vera transizione allo stato superconduttore.
7
Fig.1.8: Confronto tra lo spettro del
supereticolo (BaCuO2)2/(SrCuO2)2 (a)
e del (BaCuO2)2/(CaCuO2)2 (b)
Quanto più alta è la pressione di O2 (fino ad 1 mbar), tanto più alta è la
temperatura critica osservata (temperatura alla quale la resistenza è zero, nel
limite della nostra risoluzione sperimentale).
La differenza di comportamento tra i due t pi di film può essere facilmente
spiegata dal minore grado di
interdiffusione5,6 del sistema Ba-C ,
rispetto a quello Ba-Sr, dovuta alla
minor differenza nei raggi ionici tra Ba
e Sr, rispetto a Ba e Ca.
Ulteriore supporto all’ipotesi
dell’interdiffusione, viene dallo spettro,
vedi fig.1.8, di diffrazione di due
superreticoli con composizione
(BaCuO2)2/(SrCuO2)2 (spettro
superiore) e (BaCuO2)2/(CaCuO2)2
(spettro inferiore).
In questo caso i picchi sono stati
indicizzati usando le convenzioni usate
per i superreticoli: SLo indica il picco di
struttura media, la cui posizione dipende
dal parametro reticolare medio del superreticolo c=( 2d(Ca,Sr)CuO2) + 2d(BaCuO2) )/4,
mentre le sigle SL +1, SL +2 indicano, rispettivamente, il primo ed il secondo picco
satellite.
Una grande differenza nell’intensità dei picchi può essere notata tra i due spettri:
mentre l’intensità del picco SLo per i superreticoli (BaCuO2)2/(SrCuO2)2 è circa un
ordine di grandezza più grande di quella dei picchi satelliti, nel caso del
(BaCuO2)2/(CaCuO2)2 , invece, tutti i picchi hanno intensità comparabile.
L’ultimo caso si verifica quando le differenze nei fattori di struttura e nella
spaziatura reticolare tra blocchi componenti (blocco IL e blocco CR) sono grandi.
8
Quindi nel caso del superreticolo (BaCuO2)2/(SrCuO2)2 è necessario assumere una
notevole interdiffusione Ba-Sr, l fine di spiegare l’intensità del picco SLo , molto
maggiore di quella relativa ai picchi satelliti.
Questa interdiffusione può quindi deprimer o distruggere la superconduttività nei
superreticoli basati sullo Sr5,6.
Studi delle proprietà superconduttive, diverse dalla temperatura critica, sono stati
di particolare rilevanza per comprendere come le caratteristiche di questi
superreticoli artificiali (inusuale blocco CR, interfacce, numero variabile di strati e
di piani CuO2 nel blocco IL, disordine strutturale) influenzassero le proprietà
fisiche di interesse pratico come densità di corrente critica J c, ene gia di pinning
dei vortici Uo , magnetoresistenza e anisotropia.
Tra i nostri superreticoli ((BaCuO2)2/(CaCuO2)2)N, dove N è il numero di
supercelle, migliori dal punto di vista delle proprietà superconduttive sono
risultati i composti 2x2, aventi N compreso tra 16 e 40. In assenza di campo
magnetico abbiamo avuto più di una transizione con temperatura critica di 80 K, e
larghezza di 12- 6 K.
In campo magnetico di 1 Tesla, applicato lungo l’asse c, l’abbassamento della Tc è
intorno a 6-8 K, perciò più dell’YBCO-123, ma molto meno del BSCCO-2212 2.
Da misure di magnetoresistività in funzione della temperatura11, realizzate presso
il Dip. di Fisica dell’Università di Genova, si è stimata l’energia di attivazione per
il moto dei vortici nell’ambito di un modello alla “Arrhenius”, Uo, i torno a 1600
K in un campo di 4 T. Tale valore è intermedio tra i 500 del BSCCO-2212, 670 K
del BSCCO-2223, ed i circa 15000 K dell’YBCO-123 11,14.
A causa della struttura dei nostri superreticoli 2x2 (che possiedono un blocco CR
sottile e simile a quello dell’YBCO, ma blocco IL simile a quello del BSCCO-
2223) ci saremmo aspettati un valore di U0 più elevato. La discrepanza,
specialmente vicino a Tc, potrebbe essere spiegata dal disordine strutturale di
questi superreticoli, specialmente all’interfaccia tra i due block-layer cresciuti
consecutivamente, che probabilmente accresce lo spessore efficace del blocco CR,
esaltando il carattere 2D di questi superreticoli 5,41.
9
Il ruolo del disordine in questi superreticoli è soprattutto confermato dalla
larghezza delle transizioni e dall’alto valore della resistività residua, che risulta in
contrasto con l’alto valore della densità di portatori di carica (lacune), pari a
p=0.78 per cella unitaria, oppure 0.26 per piano CuO2, come ottenuto da misure di
effetto Hall11,14.
Misure di densità di corrente critica, realizzate fissando una soglia per la
dissipazione nelle caratteristiche I-V, hanno fornito valori di 4-8 x 109 A/m2,
mentre per i film di YBCO-123, J c(T=0 K) è dell’ordine di 1010-1012 A/m2 e per il
BSCCO-2212-2223, invec J c �108-109 A/m2 .2,25
E’ utile, infine, mostrare la comune struttura a blocchi (CR e IL) presente nella
maggior parte dei superconduttori ad alta temperatura critica3, sia quelli esistenti
in natura, sia quelli artificiali come i nostri superreticoli CBCCO-1223.
Riportiamo, dunque, alcuni interessanti dati in letteratura3, ch evidenziano la
somiglianza dei film CBCCO-1223 con i più comuni HTSC.
Il blocco CR ha la stessa composizione chimica (CuBa2O4-x) e simile
composizione strutturale del blocco CR dell’YBCO-123; il suo spessore di 8.8 Å
è vicino al valore di 8.2 Å per l’YBCO (contro i circa 29 Å del BSCCO-2223).
Il blocco IL è simile a quello dei composti (Hg, Tl)BCCO-1223, BSCCO-2223,
ed il suo spessore, di 6.4 Å, è prossimo ai 6.37 Å del TBCCO-1223 e 6.47 Å del
BSCCO-2223 (mentre nell’ YBCO-123 è di circa 3.36 Å).
10
11
Risulta evidente la somiglianza nella struttura del blocco CR del CBCCO-1223 e
dell’YBCO-123, e del suo blocco IL con quello del BSCCO-2223, TBCCO-1223.
In conclusione, è possibile crescere superstrutture artificiali basate su due blocchi,
variando in maniera oppurtuna sia lo spessore dei singoli blocchi che la loro
composizione chimica, al fine di realizzare nuovi materiali in cui le proprietà
fisiche superconduttive possano essere via via ottimizzate.
Grazie alla riproducibilità, versatilità, e alla precisione nella stechiometria della
tecnica di fotodeposizione laser PLD, abbiamo quindi depositato film di CBCCO
variando sia la composizione chimica del blocco di carica CR che lo spessore del
blocco IL, al fine di ottimizzarne le proprietà fisiche e di trasporto; il nostro scopo
è, infatti, quello di raggiungere una temperatura critica attorno a 100 K, una
piccola anisotropia ed una grande densità di corrente critica, conservando una
grande stabilità (e non-tossicità), omogeneità ed epitassialità nella struttura.