2ISTAT 1996
• il 95% delle imprese ha meno di 10
addetti, ed occupa circa il 50% della
forza lavoro in Italia
• Un ulteriore 4,4% delle imprese ha un
numero di addetti compreso tra 10 e
49, ed occupa poco meno del 20%
della forza lavoro
Banca d’Italia
•nel 34% delle imprese con un numero
di addetti compreso tra 20 e 49, la
prima quota di proprietà è superiore al
50%.
•Se si considerano le prime tre quote di
proprietà esse superano il 50% nel
90% dei casi.
Grande
rilevanza del
fenomeno
nell’economia
italiana
La Piccola
Impresa:
3specificità della piccola impresa:
a)rilevanza degli aspetti personali e
soggettivi dei membri
dell’organo di governo
economico;
b)coincidenza tra proprietà
dell’impresa e controllo della
stessa
c)dimensione non grande.
… la piccola impresa è fenomeno il
cui studio può essere
adeguatamente affrontato solo
quando si porta l’attenzione sui
fattori soggettivi di chi la crea e
gestisce in modo da rendere
difficilmente separabili le vicende
vitali dell’impresa da quelle
personali.
Le opportunità competitive
che la piccola impresa si trova
ad affrontare la portano a
dover prendere in
considerazione processi di
riallocazione del capitale di
rischio sempre più veloci e
legati a vari aspetti della vita
della piccola impresa .
In questi
momenti
può rendersi
necessario
un processo
di
valutazione
del capitale
economico,
sia per
esigenze di
supporto
alla
valutazione
delle
opportunità
strategiche,
sia per la
riuscita
dell’operazio
ne stessa.
!il processo di valutazione può innescarsi
anche in seguito alla stime di performance
delle imprese, al di là delle pure risultanze
contabili di periodo
!per l’ammissione ai mercati regolamentati
dei titoli azionari è necessaria una stima del
valore della società in procinto di quotarsi;
Anche la normativa fiscale prevede l’utilizzo
della valutazione d’azienda per varie finalità.
!La legge finanziaria (disposizione contenuta
all’art. 5 della L. 448/2001) prevede la
rivalutazione di partecipazioni non quotate
detenute da persone fisiche ai fini del calcolo
del capital gain derivante dalla loro cessione.
!Trasferimento dell’azienda o di un suo ramo
(capitale di cessione), nel caso di vendita o
valutazione della opportunità di vendita;
!in caso di crescita per linee esterne o,
alternativamente crescita per integrazione tra
due o più aziende, mediante un processo di
fusione o acquisizione;
!in caso di liquidazione d’azienda (capitale di
liquidazione)
!in caso di trasformazione di società (capitale
di trasformazione)
!crescita della compagine sociale per
l’ingresso di nuovi soci o attraverso una
quotazione sul mercato del titolo.
!nel caso di successione generazionale nella
proprietà e nel governo delle imprese può
sorgere la necessità di una valutazione del
capitale economico.
!la formazione del bilancio di esercizio
(capitale di bilancio o di funzionamento).
Elencazione dei diversi scopi per i quali può darsi luogo
al processo di valutazione d’azienda (o ramo della
stessa) i seguenti casi, possono dare origine a diverse
configurazioni di capitale:
4Caratteri del capitale economico:
!Generale
!Razionale
!Dimostrabile
!stabile
Pur mantenendo i suoi caratteri
peculiari, Il valore del capitale
economico di una PICCOLA IMPRESA
potrà tenere conto anche delle
caratteristiche specifiche dell’attività
sotto un profilo oggettivo. La validità
della definizione è riconosciuta se
espressa in modo univoco per PI e GI.
Gli organismi contabili europei hanno generalmente sostenuto il concetto di
valutazione “generale” rendendolo il cardine della valutazione effettuata da
esperti
la valutazione del capitale economico , nella prospettiva oggettiva, deve essere
condotta secondo un’ottica “generale” e “astratta”, che consente di apprezzare le forze
economiche dell’azienda a prescindere dalle abilità particolari e dalle condizioni
specifiche relative al soggetto che le governa. Queste condizioni specifiche saranno
invece influenti sulla formazione del prezzo effettivo di trasferimento.
Zanda, ammettendo varie configurazioni della
valutazione aziendale secondo le prospettive del
venditore, del compratore e secondo le finalità per
cui è compiuta la valutazione, ammette che “per
l’individuazione del valore del capitale economico
si esige il concorso di due requisiti: un requisito
oggettivo (finalità del trasferimento d’azienda:
segnatamente casi di cessione o fusione) ed un
requisito soggettivo (posizione del perito
indipendente)
Tuttavia l’indagine sui rapporti tra il carattere di
piccola impresa dell’azienda e il suo valore
economico diviene più efficace se si amplia lo
spettro di osservazione a tutte le situazioni
operative in cui è coinvolta la problematica di
valutazione dell’azienda.
La caratteristica fondamentale della piccola
impresa, è la diretta influenza che il suo soggetto
economico esercita sulla gestione dell’impresa
influenzandone i risultati e la capacità di reddito
future, condizionando così anche il processo di
valutazione del capitale economico.
Il capitale economico,
secondo il Guatri,
combina e ottimizza le
caratteristiche
giudicate positive ai
fini della stima:
razionalità,
dimostrabilità e
neutralità più,
eventualmente, la
stabilità.
Guatri Zanda
Il capitale economico è un
valore legato alla capacità
futura dell’impresa di
produrre reddito
Valori trasferibili Valori intrasferibili
5OSWW
s
++=
∑
⋅=
n
s
SA
vUW
1
Valore
strategico
Zanda
Scuola
tedesca
quantità derivata
dalla definizione del
capitale economico
quantità a se determinata
a prescindere dal capitale
economico
«valore generale» sarà quel
valore che, in normali
condizioni di mercato, può
essere considerato congruo
per il capitale di un’azienda,
trascurando la natura delle
parti, la loro forza
contrattuale e gli specifici
interessi ad eventuali
negoziazioni;
Il valore di una azienda
determinabile nella
prospettiva strategica
dell’utilità della sua
acquisizione per una
specifica parte verrà
dunque definito «valore
soggettivo»;
il «prezzo»,
rifletterà fenomeni
di carattere
contingente, in
relazione alla
domanda e
all’offerta e alle
motivazioni di
specifiche parti
interessate
all’acquisizione.
Le stime possono inoltre
essere raggruppate in
base al grado di
formalizzazione
(informale formale o
d’ufficio) a seconda che
queste abbiano una
funzione meramente
conoscitiva, conoscitivo-
cautelativa (la costruzione
di una garanzia), o
vincolante (conferimento,
trasformazione, scissione,
fusione ecc.).
È difficile parlare di stime
d’ufficio in cui tenere conto di
valori non oggettivamente
dimostrabili.
Danno certezza e
garanzia dei valori
espressi ai soggetti
tutelati per legge
determinando un
valore vincolante
astratto e imparziale.
D’ufficio
Garantiscono l’informazione
dei soggetti terzi all’impresa,
ma per sua caratteristica tiene
conto delle prospettive
soggettive su cui si sviluppa
l’ipotesi di stima
Garantiscono
l’informazione dei
soggetti terzi
all’impresa, la
valutazione dovrà
essere il più possibile
neutrale.
Formali
La stima viene fatta nell’ottica
della parte interessata
Nessuna peculiarità
specifica
dell’investitore,
interessato
Informali
Valore soggettivoValore generale
6I metodi di stima del capitale economico
diretti
indiretti
Valori flusso Valori stock
Finanziario reddituale patrimoniale
Metodi misti
Valori di
mercato
7È da considerare che ciascun metodo che rispetti i
requisiti di razionalità e che utilizzi informazioni
dimostrabili è in generale accettabile e la scelta dovrà
orientarsi in base alle circostanze specifiche dando peso
ad alcune variabili determinanti come:
!gli andamenti economico finanziari prospettici
dell’azienda;
!la qualità delle informazioni disponibili e
concretamente utilizzabili riguardo a tali andamenti;
molto utile può risultare lo studio degli andamenti
economico finanziari lungo il ciclo di vita dell’azienda.
!il tipo di azienda e il tipo di valutazione da operare;
come più volte ricordato non sarà la stessa cosa
valutare una piccola impresa, strettamente legata alle
sorti del suo soggetto economico, o una grande impresa
managerializzata.
si dovrà comunque
tendere a una
determinazione che
risulti quantomeno
metodologicamente
ragionevole
nell’impostazione e
rigorosa
nell’esecuzione delle
varie fasi che la
compongono
risulta chiaro che la stima operata da due diversi periti potrà
raggiungere risultati differenti, entrambi condivisibili, nella
misura in cui l’impostazione metodologica sia ragionevole
con riferimento al tipo di azienda oggetto di stima e alle
ipotesi di base della valutazione
8Analisi empirica di alcuni casi
pratici
attività edili ed
immobiliari
30%
commercio all'ingrosso
e al minuto minuto
21%
somministrazione al
pubblico
14%
professionisti e agenti
14%
prestazioni di servizi
21%
Composizione del
campione
stima d'ufficio del
valore generale
36%
stima formale del
valore generale
43%
stima informale del
valore generale
14%
stima informale del
valore soggettivo
7%
tipo di stima
Analitico
patrimoniale
29%
metodo misto
57%
reddituale puro
limitato nel tempo
14%
metodo adottato
Si desume che il tipo di stima più frequentemente richiesto sia la stima formale o d’ufficio del valore generale, così
come richiesto ad esempio dall’art. 2343 c.c., da altre norme civili e fiscali e nelle procedure giudiziarie
9Analitico patrimonialeeffetti dell’art. 5 L.448/2001 (stima formale del valore
generale)
attività edili ed immobiliari2002TUSA srl14
misto con determinazione
autonoma
dell’avviamento
effetti dell’art. 5 L.448/2001 (stima formale del valore
generale)
commercio all'ingrosso e al
minuto minuto
2002fgh S.r.l.13
misto con determinazione
autonoma
dell’avviamento
effetti dell’art. 5 L.448/2001 (stima d'ufficio del valore
generale)
prestazioni di servizi2002Watt s.n.c.12
metodo misto con
capitalizzazione
limitata del reddito
medio
effetti dell’art. 5 L.448/2001 (stima formale del valore
generale)
prestazioni di servizi2002Agenzia Ippica Mediterranea snc11
metodo misto con
capitalizzazione
limitata del reddito
medio
effetti dell’art. 5 L.448/2001 (stima formale del valore
generale)
somministrazione al pubblico2002Yellow bar snc10
Analitico patrimonialeoperazione di trasformazione ex art. 2498 (stima
formale del valore generale)
attività edili ed immobiliari1999TUSA snc9
Metodo misto con
capitalizzazione
limitata del reddito
medio
valutare l’opportunità di un’acquisizione totale della
ditta in questione (stima informale del valore
soggettivo)
prestazioni di servizi2002ORCIANOTTI & C. srl8
reddituale puro limitato nel
tempo
valutare l’eventuale allargamento della base societaria
(stima informale del valore generale)
professionisti e agenti2001F.lli Rosaneo snc7
reddituale puro limitato nel
tempo
valutare l’eventuale cessione di partecipazione (stima
informale del valore generale)
professionisti e agenti2001STUDIO ASSOCIATO GUANCETTI6
misto con determinazione
autonoma
dell’avviamento
incarico conferito dal tribunale per la liquidazione dei
soci uscenti (stima d'ufficio del valore
generale)
somministrazione al pubblico1992società di fatto Eredi “LO BELLLI”5
misto con determinazione
autonoma
dell’avviamento
perizia del CTU proposta nel corso di una causa civile
(stima d'ufficio del valore generale)
commercio all'ingrosso e al
minuto minuto
1995impresa familiare “MAWAT”4
misto con determinazione
autonoma
dell’avviamento
cessazione di collaborazione in impresa familiare e
valutazione della quota del collaboratore
(stima formale del valore generale)
commercio all'ingrosso e al
minuto minuto
1991impresa familiare “MAWAT”3
Analitico patrimonialeconferimento d’azienda in soc. di capitali ex art. 2343
c.c (stima d'ufficio del valore generale)
attività edili ed immobiliari1979della ditta individuale “L’ANONIMO"2
Analitico patrimonialeconferimento d’azienda in soc. di capitali ex art. 2343
c.c (stima d'ufficio del valore generale)
attività edili ed immobiliari1978ditta individuale LUCCI PIERO1
metodo adottatomotivo della valutazioneSettore di attivitàannoragione sociale#
10
analisi delle perizie effettuate per un motivo e un tipo omogeneo
(perizie relative alla norma dell'articolo 5, legge 28 dicembre 2001, n. 448)
5Totale:
1attività edili ed immobiliari
1
commercio all'ingrosso e al
minuto
2prestazioni di servizi
1somministrazione al pubblico
frequenzaAttività
5totale:
1metodo patrimoniale
4metodo misto
frequenzametodo utilizzato
si può dedurre
l’influenza che il
tipo di
valutazione
effettuata e il
settore di attività
dell’impresa
determinano
sulla scelta del
metodo di
valutazione.