2
Nel secondo capitolo si valuta l’impatto di Internet sulle strategie
delle imprese. Con lo sviluppo delle reti di trasmissione e del web,
con l’emergere di concetti quali connettività e convergenza, le
imprese hanno la possibilità di modificare le proprie strategie per
sfruttare appieno le opportunità offerte dalle tecnologie ICT.
Le sfide imposte dalla globalizzazione richiedono alle aziende di
operare in un mercato dove velocità e efficienza sono condizioni
irrinunciabili, si fa strada quindi il concetto di connessione
continua con clienti, fornitori, partner e si impone il modello di
impresa estesa.
Il presente capitolo vuole dare un contributo a riguardo,
spaziando dalle opzioni strategiche alle possibili modalità
realizzative, quindi sono state approfondite le possibili alternative,
che può perseguire un’impresa, focalizzando l’attenzione sulle
problematiche organizzative.
Sono stati presentati anche alcuni casi aziendali al fine di poter
evidenziare come sono state attuate le diverse strategie.
Nel terzo capitolo è stato affrontato il caso studio del Pastificio
Garofalo, valutando come l’introduzione di Internet all’interno
3
dell’azienda possa cambiare l’attuale strategia ed organizzazione
interna , in particolare nel caso della gestione commerciale.
Il lavoro è stato realizzato contribuendo, ad un livello operativo
alla raccolta e alla razionalizzazione di informazioni, alla
pianificazione dei contenuti, nella fase di implementazione del
progetto Internet, che ha previsto la realizzazione sia del sito
istituzionale sia del sito di e-commerce.
Inoltre ho analizzato l’influenza di questa innovazione sulla
gestione del processo commerciale , verificando i processi, le
posizioni di lavoro attuali e proponendo i correttivi necessari al
fine di rendere tale innovazione efficiente.
In conclusione ho tracciato le linee guida per il cambiamento,
indicando al Pastificio la strada da seguire per far sì che Internet
consenta di migliorare il servizio offerto alla clientela ,
aumentando quindi coerentemente con la propria strategia basata
su un livello di servizio elevato, la percezione dell’immagine
aziendale.
Desidero ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine in
questi anni, ma soprattutto coloro che hanno permesso lo
svolgimento di questa tesi, in primis il Prof. Raffa che ha accettato
4
di seguirmi in questa avventura, il Prof. Capaldo che mi ha fornito
l’assistenza necessaria per portare a termine il mio
lavoro,seguendomi giorno per giorno, e l’azienda Lucio Garofalo
S.p.A., che nelle persone:
Dott. M.Menna Direttore Generale
Dott. G. Schisa Direttore Stabilimento Lucio Garofalo
Dott.ssa M.Lucchesi Responsabile Area Commerciale
Dott. E.Viola Area Sales Manager
Sig. S. Genovesi Responsabile Produzione
Sig. A.Chiaese Responsabile Personale
ha reso possibile la stesura della mia tesi, contribuendo in maniera
fondamentale, rendendo disponibili tutte le informazioni
necessarie, in modo da agevolare il mio lavoro di ricerca ed
approfondimento.
5
Capitolo I
GLI SCENARI DELLA INTERNET ECONOMY
Lo sviluppo dell'e-business in Italia sta iniziando ad assumere un
ruolo rilevante per le imprese, recuperando il ritardo rispetto agli
altri Paesi industrializzati, ed avviando un processo irreversibile di
cambiamento nel modo di interagire delle aziende con il mercato.
Infatti, tutte le aziende, di qualsiasi dimensione, sono sollecitate a
ripensare e adattare il proprio modello di business alla crescente
affermazione nel mercato dell'economia digitale.
Indipendentemente dal focus strategico (business to business,
business to consumer o e-procurement), la padronanza delle
nuove tecnologie, delle strategie organizzative, delle relazioni di
business, delle risorse e delle competenze proprie della Internet
Economy, costituisce un fattore decisivo per il futuro di ogni
azienda.
L' e-commerce in Europa è infatti in piena espansione, e anche
l'Italia è investita da un processo di cambiamento destinato ad
avere un impatto profondo e duraturo.
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Modelli di business basati su Internet in grado di
replicare/rimpiazzare processi tradizionali sono in fase di
maturazione e nuovi processi on-line stanno ridefinendo il modo
con cui le aziende interagiscono con consumatori, fornitori e
canali di distribuzione.
Per affermarsi in questo scenario competitivo, ciascuna azienda
deve adottare un nuovo modello di business che adotti solide
basi tecnologiche e capacità organizzative in grado di supportare
canali di distribuzione efficienti, eccellente servizio al cliente,
tecnologie/processi scalabili.
In Italia, il bacino d'interesse più importante per la Internet
economy è rappresentato dalle numerose PMI presenti nel nostro
territorio.
In questo capitolo si è analizzato lo scenario esistente,
evidenziando il numero di imprese italiane con collegamento e
sito Internet, i tassi di crescita e focalizzando il mio studio sulle
modalità di utilizzo, enfatizzando le opportunità offerte ma anche
i fattori critici. Infine è presente anche uno spaccato della
situazione nel resto del mondo, in particolare riferito al mercato
del commercio elettronico.
7
1. LE TENDENZE IN ATTO NELLA RETE
Una recente ricerca di Mate/CommerceNet Italy ha rilevato su
un campione di 500 PMI appartenenti a diversi settori (industria,
commercio, servizi ed edilizia) che circa il 75% ha un
collegamento ad Internet con una percentuale che sale al 100%
per quelle aziende che hanno un numero di addetti compreso tra
100-500.
75 %
25 %
Aziende collegate
Aziende non collegate
Fonte: MATE/CommerceNet Italy, 2000
Il 52% delle imprese collegate ( vedi fig. seguente) non ha ancora
un proprio sito Internet mentre, di coloro che lo hanno
realizzato, circa l'80% lo utilizza solo come pagina web di
presentazione o "brochureware".
8
48%
52%
Fonte: MATE/CommerceNet Italy, 2000
I dati testimonierebbero una situazione abbastanza statica dello
sviluppo dell'e-business; in realtà si è rilevato che di tutte le
aziende dotate di internet circa l'80% sta valutando la possibilità
di utilizzare soluzioni e-business per la gestione degli acquisti ed il
23% sta sviluppando progetti di commercio elettronico.
A supportare tali considerazioni va sottolineato l'andamento di
crescita positivo negli ultimi anni.
Secondo una recente indagine svolta dal Censis il fatturato del
settore on-line è aumentato del 23,4% nell'ultimo biennio
attestandosi a 53 mila miliardi.
AZIENDE CON SITO
AZIENDE SENZA SITO
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1.1 NUMERO DI IMPRESE ITALIANE CON
ACCESSO AD INTERNET
A fine 2000 oltre 640 mila aziende/ istituzioni dispongono di
collegamento a Internet, cui si aggiungono 2.8 milioni di utenti
privati, con tassi di crescita nel numero di collegamenti
particolarmente dinamico nel comparto consumer.
SETTORI 1998 1999 2000 2001
Finanza 5.189 10.362 21.761 32.101
Industria 91.899 193.235 333.020 463.232
Commercio 59.700 132.433 233.085 348.113
Servizi 124.599 266.819 416.903 605.482
PAL 16.563 28.193 45.149 55.256
PAC 204 204 204 204
Istruzione 6.161 9.980 13.375 15.599
Tot. Business
304.315 641.226 1.063.497 1.520.381
Consumer 638.969 2.861.055 4.514.109 5.711.514
Totale Italia
943.284 3.502.281 5.577.606 7.231.895
Fonte: Sirmi SpA, 2000
Si riportano, nella tabella seguente, i tassi di crescita relativi al
numero di collegamenti ad Internet.
N. imprese italiane con accesso ad Internet trend 1998-2001
10
SETTORI 99/98 00/99 01/00
Finanza 100% 110% 48%
Industria 110% 72% 39%
Commercio 122% 76% 49%
Servizi 114% 56% 46%
PAL 70% 60% 22%
PAC 0% 0% 0%
Istruzione 62% 34% 20%
Tot. Business
111% 66% 43%
Consumer 346% 58% 27%
Totale Italia
271% 69% 30%
Fonte: Sirmi SpA, 2000
Considerando la situazione italiana nel 1999 si possono fare
alcune osservazioni: il comparto consumer è il più dinamico, si
contano, infatti, 2.8 milioni di collegamenti ad Internet, valore
più che triplicato rispetto a quello del 98 (anche grazie al lancio di
offerte di abbonamento gratuito da parte dei principali ISP
nazionali); nel comparto business le aziende con il maggior
numero di accessi sono quelle dei settori Servizi e Industria
mentre quelle con il minor numero (senza considerare le PAC)
sono quelle della Finanza.
Tassi di crescita relativi al numero di imprese con
accesso ad Internet
11
Se si analizzano i tassi di crescita si nota che il passaggio dal 98 al
99 è stato particolarmente significativo: le aziende con Internet
sono aumentate mediamente del 111%, gli utenti consumer del
348%, portando ad una percentuale di crescita media del 241%;
per gli anni seguenti è previsto un trend di crescita ancora
sostenuta (sempre a due cifre), ma di dimensioni
progressivamente più ridotte a causa della progressiva diffusione
degli accessi, e del raggiungimento, in alcuni comparti, di livelli di
quasi saturazione del mercato dei collegamenti.
I valori assoluti relativi al numero di utenti Internet sono
indicativi di un fenomeno in forte crescita: tenendo conto della
percentuale di aziende informatizzate che hanno un collegamento
si ha tuttavia una diversa percezione della velocità di diffusione e
sviluppo del processo, per certi versi meno ottimistica: nel 1998
meno del 22% degli utenti business sono collegati a Internet, nel
1998 la percentuale è quasi doppia (38.5%), ma solo alla fine del
2000 oltre la metà delle imprese sono collegate alla rete; nel
comparto consumer il processo di diffusione dei collegamenti è
più rapido, ma si parte da percentuali estremamente limitate (nel
12
1998 solo il 15% delle famiglie con PC disponeva di accesso alla
rete).
Si ha in questo modo un'idea della lentezza con cui generalmente
avvengono i processi di introduzione delle nuove tecnologie nel
nostro paese:
1
SETTORI 1998
1999
2000
2001 2002 2003
Finanza 11.9% 22.5% 45% 63.2% 78.0% 86.9%
Industria 26.1% 43.9% 62.6% 73.9% 81.1% 89.1%
Commercio 17.4% 32.5% 49.1% 64.7% 78.7% 87.2%
Servizi 22.8% 40.9% 55.5% 73.0% 84.7% 92.5%
PAL 17.5% 26.7% 39% 45.5% 52.6% 69.0%
PAC 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% 100.0%
Istruzione 44.6% 66.0% 82% 94.8% 97.8% 100.0%
Tot. Business
21.8% 38.5% 54.9% 69.6% 80.4% 88.9%
Consumer 15.0% 54.0% 71.0% 77.0% 82.0% 87.0%
Totale
Italia
16.7% 50.3% 67.2% 75.3% 81.6% 87.4%
Fonte: Sirmi SpA, 2000
La percentuale delle aziende informatizzate collegate ad Internet
è, nel 1999, inferiore al 40%, con il settore Finanza, a conferma
di quanto detto in precedenza, particolarmente arretrato a causa
di un tradizionale atteggiamento conservativo pur se in via di
Percentuale di imprese informatizzate con accesso ad
Internet
13
superamento (il 22% contro il 39% medio); segnali incoraggianti
si ricavano invece dall’istruzione che ha probabilmente
considerato Internet come importante fonte di informazioni
didattiche.
Le Pubbliche Amministrazioni Centrali hanno tutte un
collegamento ad Internet, bisogna però considerare la loro
limitata numerosità, e il fatto che si tratta di enti di grandi
dimensioni (la diffusione di collegamenti è legata positivamente
alla dimensione aziendale).
Infine il comparto consumer: calcolando che le famiglie Italiane
sono in totale circa 21.193.000, che quelle che possiedono un PC
sono il 25% ed infine che quelle con collegamento ad Internet
sono il 54% di quelle informatizzate, si ricava che le famiglie che
accedono ad Internet nel 1999 sono 2.861.055.
Considerando le previsioni si nota che la crescita dei collegamenti
è continua, ma con incrementi sempre minori e che nel 2001 il
75% degli utenti informatizzati sarà dotato di collegamento ad
Internet.
Con il passare degli anni (a partire dal 2001) i settori Business e
Consumer procederanno sempre più allineati in relazione alla
14
misura della diffusione dei collegamenti, riducendo le differenze
che si notavano a favore del Business nel ’98 e a favore del
Consumer nel ’99 e nel ’00.
E’ fondamentale inoltre tener conto delle dimensioni delle
aziende, quando si analizza l’impatto di Internet.
Aziende con accesso ad Internet, analisi dimensionale, valori
percentuali
79,3
95,7
100,0
20,6
4,3
0,1
0
20
40
60
80
100
Piccole Medie Grandi
Si No Non sa
Fonte: IDC, 2000
Ormai l’accesso ad internet è un risultato raggiunto dalle grandi e
medie imprese, mentre nelle piccole vi sono ancora margini di
crescita.